Calma apparente... o forse no.
Forse, calma reale.
Il mio cuore si è un po' calmato.
Il percorso adottivo comporta periodi di alti e bassi emotivi. Una notizia, magari infondata, può creare il più grande sconforto, e una notizia, altrettanto infondata, può creare la più grande gioia.
Io sono in uno stadio di calma, non tanto apparente quanto, decisamente, reale.
Questo stato è l'optimus nel percorso adottivo, quando si lascia che i giorni scorrano senza soffrire di malinconia o senza ansia o depressione.
Ho notato che io funziono in questo modo:
Vicino alle "scadenze" (sempre disattese, per altro), io inizio ad agitarmi. Superata la scadenza, visto l'esito negativo, io inizio un forte periodo di crisi.
I casi in cui ciò è accaduto sono, ad esempio, quando mi aspettavo che i nostri documenti sarebbero stati tradotti.
Lo scorso anno, ad aprile, mi attendevo che i nostri documenti sarebbero già stati tradotti (anche perché mi avevano detto che lo sarebbero stati 3/4 mesi dalla consegna degli stessi).
Invece, quando ho chiamato il mio ente, mi hanno detto che dovevo attendere Agosto!
Sono andata in crisi, la prima...
Poi la cosa si è ripetuta a Ottobre, data della scadenza per il deposito dei nostri documenti (scadenza che poi non ha significato nulla, per me, visto che depositati o non depositati alla fine non abbiamo ricevuto alcun abbinamento...)
Comunque sia, la nostra pratica è stata fra le ultime ad essere depositata (il giorno prima della scadenza ufficiale) e sono andata in crisi...
Sono andata in crisi a Gennaio, ovvero il mese successivo al termine della scadenza della data che permetteva eventuali abbinamenti prima del blocco di 6 mesi (che poi chissà di quanti mesi sarà veramente...), sono andata in crisi a Giugno, data della scadenza entro cui dovevano riaprire le adozioni in Vietnam (forse era Giugno 2012 la data giusta?)
Insomma, vado in crisi al momento delle scadenze e poi mi rassereno ma sto sempre un po' peggio.
L'ultimo anno e mezzo è stato uno schifo su tutta la linea. Un susseguirsi solo e sempre di cattive notizie, una conoscenza di un mondo molto diverso da quello che mi aspettavo che mi ha solo lasciato nuove ferite, alcune più profonde, altre più lievi ma solo ferite su ferite.
Dopo i vari tentativi di avere un figlio naturalmente e dopo avere passato quasi due anni in una situazione orribile (che è quella di una donna che tortura il suo corpo per avere una cosa così naturale come un figlio), ho vissuto il primo anno del percorso adottivo con grande gioia, con fiducia.
Il secondo anno e mezzo, da quando ho dato mandato all'ente, è stato di nuovo una grande tortura in cui io sembro un insetto nella ragnatela che mi dibatto senza poter andare da nessuna parte.
Da qualche giorno, però, è successo qualcosa e sono molto serena, come non lo ero da moltissimo tempo. Da anni direi.
La parte acuta della crisi è passata un po' da sola, in questi giorni, così come è venuta. E ora mi sento molto molto tranquilla, come disinteressata.
Non ho alcuna fiducia che possa accadere qualcosa di bello dal punto di vista adozione almeno per il prossimo anno intero, non credo sostanzialmente più a niente di quanto mi viene detto e mi sento completamente in balia del caso.
Eppure sono tranquilla. Anzi, forse proprio per questo sono tranquilla.
Mi sono di nuovo ritrovata, anche senza bimbo.
Ho voglia di fare tante cose, come studiare, che esulano da mio figlio.
Ho ripreso a dipingere la cameretta ma sono senza ansia. Lo faccio prima di tutto perché mi piace ristrutturare mobili, poi perché certamente è una cosa positiva per mio figlio quando arriverà e poi perché mi da i nervi quella camera con gli attuali colori più un mobile neanche dipinto ma ancora grezzo...
E poi si, dico la verità, io ADORO ristrutturare mobili. E' come se il legno mi parlasse, come se quella materia mi desse energia. Se avessi tempo (visto che fra lavoro e studio ne ho davvero poco), mi metterei a rimodernare sedie o comodini e poi a venderli.
Sono serena, molto serena.
Sono pronta a vivere ancora tanto tempo di attesa.
Il mondo dell'adozione è un mondo precario, precario come è precaria la vita, tutto sommato.
Gli enti preposti all'adozione sono un po' un aglomerato di persone che si barcamenano in un'attività che è una via di mezzo fra un'etica e un business (e spesso il business ha il sopravvento sull'etica), troppo spesso sono pasticcioni e bugiardi. Tutto è sempre giustificato ma io non ho ancora capito una sola di queste "giustificazioni".
Non ci sono davvero MAI cattive intenzioni, c'è la precarietà vera di un sistema precario composto da persone con i loro difetti e le loro paure..
Insomma, tutto è molto precario e io sono serena.
Aspetto ma forse non aspetto. Da qualche giorno va così.
Io spero che duri questa fase, sono i giorni migliori da anni, senza viaggi, senza sorprese, senza momenti particolarmente felici con mio marito o gli amici, senza niente di niente, io ho trovato un angolino del mio cuore che avevo dimenticato.
Forse, la verità, è che non ci credo più.
E' chiaro che ci credo ancora ma ... non ci credo più...
Difficile da spiegare, bisognerebbe viverlo e visto come si arriva a questo punto non auguro a nessuno di viverlo.
Forse, questa è solo la vita che spinge verso la luce e la gioia o, almeno, verso la serenità.
Al momento non ci sono scadenze, il percorso è senza scadenze, nessuno sa niente.
Mi do io una scadenza ad un anno da oggi per cui, fino a quella scadenza, potrei stare come in questi ultimi due o tre giorni.
Serena.
Non credo che ci riuscirò, ma non è detto.
A volte capitano delle cose belle.
Al limite, spero davvero che il periodo prosegua il più a lungo possibile.
Serena.
Cara Plotina te lo auguro veramente di rimanere serena per tutto il tempo che ci vorrà e non dico altro perché hai scritto cose bellissime.
RispondiEliminaSei una donna forte, sai ascoltarti e sai agire di conseguenza dunque penso che il tuo stato emotivo di adesso dipenda dal tuo istinto di sopravvivenza psicologica. Non tutti ci riescono, a presto ciao.
Ciao tesoro! Ci sono, ci sono, ci sono! non ti arrabbiare :D
RispondiEliminaVorrei riuscire a crearmi anche io una bolla per il blog, come fai tu, e come infatti facevo fino a poco tempo fa... ma ho smesso di tormentarmi per questa cosa, credo che quando sarà il momento ricomincierò a scrivere in maniera naturale. oggi ne ho voglia e penso che lo farò.
Ci credi se ti dico che tutti i giorni, almeno una volta al giorno, ti penso e mi dico che magari proprio quel giorno hai ricevuto la telefonata che tanto attendi....?
Sicampeggia ha ragione, una delle tante qualità straordinarie che ti caratterizzano e che sai farti del bene, ascolti i tuoi bisogni e li segui. La maggior parte delle persone non riesce a farlo e vive di violenze psicologiche giornaliere... Hai tanto da insegnare e io so che prima o poi avrai qualcuno a cui farlo...
Ti stringo fortissimo!
Ecco io non lo volevo dire ma sono d'accordo con Micol: saresti proprio una brava mamma, che poi, in effetti, già lo sei, manca solo questo bimbetto. Un bacio
RispondiEliminaciao ragazze! siete davvero molto care GRAZIE!
RispondiEliminavoi siete come una cosa bella...