Una mia collega ha sbadierato per anni, a destra e a manca, la sua ferma convinzione di non avere figli.
Di fronte a qualsiasi collega o amica con pargoli, esprimeva le peggiori considerazioni in relazione alla piattezza della vita che avrebbe avuto con dei bimbi, al fatto che lei non sopportava i bambini e al fatto che non capiva perchè tutti si intestardissero a fare figli.
Anzi, sottolineava con vigore quanto fosse banale e insensata la vita con un figlio.
A me non l'ha mai data a bere perchè chi afferma così tante sciocchezze tutte insieme, alla fine nasconde ben più profondi disagi a riguardo.
Secondo me chi non vuole avere figli non ha bisogno di farne alcuna pubblicità, né si gira dall'altra parte quando vede un bambino. Semplicemente, vive la propria vita serenamente e non inserisce nei propri progetti un bambino.
Sono quelle persone che riescono a non avere incidenti di percorso con gravidanze inattese e che sono in genere molto impegnate con progetti o studi o forti obiettivi personali che non includono un figlio.
Non c'è bisogno di denigrare chi desidera o ha un figlio se non lo si desidera... sarebbe un po' come denigrare una persona che mangia il gelato in un momento in cui noi non ne abbiamo assolutamente voglia! Oppure dire che il gelato è uno schifo perché noi non lo mangiamo mentre un altro lo sta mangiando.
Ieri sera la mia amica mi ha chiamata da lei per dirmi che... attendeva un bimbo!
E che oltretutto non è neanche capitato per caso ma che, negli ultimi mesi aveva cambiato idea e così avevano deciso di provare ad averlo.
Siccome per tutta la vita ha sempre detto che non l'avrebbe desiderato, ovviamente è rimasta incinta al secondo tentativo!
Sono chiaramente molto contenta per lei che sarà sicuramente una splendida mamma.
Ma ieri sera, mentre tornavo a casa, mi chiedevo perchè diavolo la vita debba fare tutti sti giri tortuosi e dare subito il bimbo ad una donna che ha avuto forti dubbi per tutta la vita e a non farlo vedere neppure con il binocolo a me che invece lo sto cercando in tutti i modi.
Questo è il discorso più sciocco che si possa fare, ma è praticamente impossibile non porselo in alcune occasioni.
Per fortuna non c'è un limite massimo di bambini da dispensare nel mondo per cui mi auguro che lei abbia presto il suo bimbo e magari anche un altro in seguito e che a me, prima o poi, arrivi il mio.
Arriverà ben il mio turno... prima o poi...
...ma ecco qui l'inghippo... la causa di tanta tanta tristezza...
La domanda è: ma chi l'ha detto che debba esserci un "mio turno"?
...chi l'ha detto?
Come al solito... speriamo.