laurea

laurea
xx

lunedì 31 dicembre 2012

L'ho vista!

C'erano due fotografie. E poi c'erano due fotografie. E poi, sempre, c'erano due fotografie.
E in quelle immagini mi sono persa come se fosse un mare immenso, come mai nessuna immagine mi aveva catturata e coinvolta e conquistata.
C'erano due fotografie con una bimba con il caschetto e gli occhietti scuri, il nasino delizioso, la bocca come un fiore.
C'erano due fotografie di una bimba con una maglietta gialla e questa bimba, con questi occhi, mi ha preso il cuore, letteralmente, non è un modo di dire, me l'ha preso davvero e adesso ce l'ha lei.

Quello che c'è stato prima e quello che c'è stato dopo sono come un sogno e l'unico particolare davvero concreto, nel mio cuore e nella mia mente, sono quegli occhi e quel visino rotondo e dolce e forte insieme.

Siamo arrivati all'incontro felici e, paradossalmente, impreparati. Ho immaginato molte volte il momento in cui avrei visto la foto di mia figlia o mio figlio ma, devo ammettere, là dove ho proprio sognato ad occhi aperti, rischiando incidenti stradali, ritardando agli appuntamenti, non ascoltando il mondo che mi fluiva intorno, era nell'immaginare il primo incontro. Sotto sotto, non ho mai pensato che una fotografia potesse avere tutto questo potere... è pur sempre solo una fotografia!

E così eravamo lì all'ente che scherzavamo e ci facevamo foto ricordo, che giocavamo con i giochi destinati ai bimbi, che sentivamo una tensione che poi non capivamo neanche tanto bene.
L'incontro con referente e psicologa è stato piacevole, ci hanno dato alcune notizie su nostra figlia e tutto diventava vero, quasi vero...  era come se ogni parola fosse grandissima e importantissima, erano La Storia quella della Vita...
Ma noi continuavamo ad essere i soliti burloni scherzosi che assaporavamo tutto con gusto, che eravamo completamente immersi ad ascoltare ma... ma quel momento doveva ancora esserci e mai avrei pensato che si potesse sentire quando il cuore veniva occupato.

E' arrivata la domanda: e allora, la volete vedere?
Ed ecco queste due fotografie... di nostra figlia.
Il mondo si è fermato. Letteralmente fermato.
Non so cosa ho detto, credo niente, mio marito non parlava, credo che fosse lì a bocca aperta come me.

Ho la sensazione che volessi dire qualcosa ma non ci riuscivo, io che sono una che ogni volta che ho visto le immagini dei figli delle mie amiche mi sono subito fatta un'idea, non riuscivo a farmi una vera idea di mia figlia, non avevo idee, avevo solo un sentire. Stava avvenendo questo processo del cuore...incredibile e praticamente impossibile da spiegare...

Lei è entrata in me, ecco, è accaduto questo. E' andata dritta nel cuore e si è adagiata lì e io l'ho sentito, fisicamente.

So che ci siamo ritrovati da soli e mio marito, ad un certo punto, ha detto: E' una tigre!

Lì mi sono risvegliata e ho pensato: ecco, meno male che mi dice come è perché io non lo capivo, si, è una tigre!
E così ho aggiunto: Diventerà una donna bellissima!

In tutto le fotografie erano 3 ma la terza l'abbiamo recuperata solo in seguito dal file contenente il suo dossier che mi ero fatta scaricare in una chiavetta.  In una ha una espressione dolcissima e questa fotografia non l'abbiamo vista all'abbinamento ma fa lo stesso perché era trasparente anche senza, appena siamo usciti da quel momento unico e vero e siamo rientrati nel sogno che è stata quella giornata, comunque, la conoscevamo già e forse mio marito ha visto subito, da cuore a cuore, una caratteristica che io so che fa già parte di mia figlia.

In una fotografia ha uno sguardo dolcissimo e sembra voglia parlare, nell'altra è curiosa e un po' intimorita e, nell'ultima, socchiude un po' gli occhi e lì la sento forte e sicura, in questa foto sembra una tigre... una piccola tigre.
E' sempre bellissima, per me è bellissima!
E' praticamente perfetta, ha tanti capelli, un bel visino, occhi, naso e bocca di dimensioni e forma praticamente perfetti. Non mi sembra abbia difetti, in pratica, se ce li ha non li vedo.
Perché lei non è perfetta, chiaramente, ma è assolutamente perfetta per essere nostra figlia! Ogni giorno mi sembra già che ci assomigli sempre di più, ho già detto a mio marito che, secondo me, è tutta me da piccola!

Incredibile!
Eppure lo continuo a pensare e me l'hanno detto anche mia mamma e mio papà e zii vari...

E poi c'è stata la feste della gioia vera e della vicinanza vera di tutte le persone che fino ad un mese fa pensavo che fossero completamente disinteressati e invece hanno pianto davanti a quella foto e hanno già riempito la bimba di regali e stanno continuamente pensando a lei e mi chiamano per dirmi questo o quello ma sempre che riguarda la mia bimba.

E c'è mio marito, che basterebbe vederlo così felice per sentirmi già la donna più felice del mondo.
Lui è esterefatto! Mi mette una tenerezza incredibile e vorrei sempre dirgli che lo so come è felice, lo so, lo vedo, lo sento, lo so.

E' tutta gioia.

Ecco, per me è andata così.
Adesso inizia questo 2013 e io ho capito questo: le cose capitano... anche quando ce le sia aspetta!  quindi... Auguri che ognuno riesca a raggiungere ciò che desidera!


giovedì 27 dicembre 2012

Domani vedo mia figlia! Davvero Davvero Davvero!

DOMANI VEDO LA MIA BAMBINA.
DOMANI VEDO LA MIA BAMBINA.
DOMANI VEDO LA MIA BAMBINA.

INCREDIBILE!
miracoloso, incredibile, incredibile!

Non capisco quasi più niente, me lo continuo a ripetere e non ci credo.
In alcuni momenti ho il cuore che batte così forte che mi sembra di svenire. Mi sembra LETTERALMENTE di volare!
Non ho mai avuto questa sensazione in vita mia!
Non è un modo di dire, è la verità! Mi sembra di volare! Se sto ferma e mi concentro mi accorgo che ci metto qualche secondo a tornare a terra. E' una questione di fibrillazione, non so cosa sia.
Volo, mi sento più leggera.
Sono così felice che non si può capire!

Incredibile! Domani vedo mia figlia! La mia piccola Virginia! Vedrò una fotografia piccola, chissà... mi sono immaginata per anni questo momento... quando avrei visto la sua foto. Ed è DOMANI! incredibile!


INCREDIBILE!

Chiedetemi se sono felice:

Sono la donna più felice del mondo!

mercoledì 26 dicembre 2012

È buona, l'aria.

Sono tornata a vivere.

Dopo anni e anni, ieri sera, mi sono accorta che mi ha abbandonata la sensazione di perenne attesa che da lungo tempo contraddistingueva le mie giornate, anche le piú liete o le piú  impegnate.
Era come indossare continuamente abiti non adatti alla stagione... d'estate avevo troppo caldo e d'inverno troppo freddo.
In generale, comunque, era come se non ci fosse mai sufficiente ossigeno per poter respirare.

Lunedi 17 dicembre, dal mio ente, hanno chiamato per dirmi che l'abbinamento era formalizzato e che avrei ricevuto maggiori informazioni entro il 24.
La mia reazione é stata sorprendente... dapprima attonita ho chiamato mio marito, i miei genitori, mia sorella e la mia amica F. e poi... mi é scesa una stanchezza indicibile! Come se avessi fatto uno sforzo fisico infinito, come non ero stanca da anni... mi viene in mente la fatica che si sente dopo qualche giorno dalla fine dei traslochi... quando la casa è quasi a posto ma non si ha più la forza per spostare un foglio e davvero si raggiunge il massimo della fatica sia fisica che psichica.

Alla sera sono tornata a casa, mi sono sdraiata sul lettino di mia figlia e in pochi minuti mi sono addormentata. Al risveglio ho capito inequivocabilmente che si... ce l'avevo fatta. Ero diventata mamma!
E ho anche capito che, per la prima volta dopo tanti anni, avevo abbassato la guardia, mi ero permessa di dirmi: va bene così, ce l'hai fatta, va bene così...

Nei giorni fra lunedi e venerdi 21 dicembre ho cercato di riprendere le forze, di rendermi conto davvero che fosse tutto vero, di crederci, in attesa della chiamata successiva, quella in cui davvero avrei conosciuto mio figlio o mia figlia.

Venerdi 21 dicembre finisce il calendario Maya e, secondo gli studi di questa antica civiltà, inizia un nuovo ciclo di vita.
Per me e é statocosì. Venerdi pomeriggio, alle 15, ho ricevuto la telefonata in cui mi hanno comunicato che siamo diventati genitori di una bimba di quasi due anni e mi hanno detto la sua data di nascita...

Ora...io avevo le liste con i nomi dei bimbi in attesa in Vietnam e posso dire, in assoluta sincerità, che fra tanti bimbi e tanti nomi, solo un nome di bimba mi aveva davvero colpita... Oh come mi piaceva! Pensavo anche che stesse benissimo aggiunto al nome Virginia...
Un giorno ho detto a mio marito testuali parole: se fosse xxxx sarebbe un sogno!
Si, ho proprio detto così...
Mi dava l'impressione che dietro a questo nome, fra tanti, ci fosse DAVVERO una bambina, era un nome che mi parlava.
Facciamo finta che questo nome fosse Thi Anh.

Quando mi hanno chiamato mi hanno detto la sua data di nascita... e io ho capito che era LEI!PROPRIO LEI!

Sono impazzita di gioia e ho iniziato ad urlare È THI ANH! È THI ANH!
Saltavo e piangevo e mi dicevo che era troppo, troppo! E che mia figlia era proprio lei  che fra tanti avevo visto subito e individuato ed amato!
La Vita mi ha sorpresa.

Da quel momento, tutto insieme, é tornato l'ossigeno ed ora io respiro. Adesso mi pare che il tempo abbia davvero il "tempo giusto", che è quello della vita e non quello dell'attesa. Ora sento che sono completa, sono me stessa, sono mamma.

Sono mamma!

In questi giorni ho stilato la lista delle cose da preparare per accogliere mia figlia ma mi sento  tranquilla, sono tranquilla.

Venerdi 28 firmerò l'abbinamento e vedrò la sua foto, spero di ricevere anche indicazioni sulla partenza che però, in base alla nuova normativa vietnamita, deve avvenire entro pochi mesi dall'abbinamento. Ma già ora tutto ha un senso.
La amo. La amo moltissimo, lei è stata nel mio cuore a crescere per anni e lei è cuore del mio cuore, è come me stessa e anche di più. La conosco. Lei è mia figlia e io la amo, la amo, la amo!

Ora sto aspettando di piangere via tutto il dolore di questi anni. Sto attendendo la catarsi. Sento dentro di me un punto sottile e profondo in cui si annida la mia trasformazione, un punto in cui ogni minuto del mio calvario ha ancora un peso, in attesa di uscire e di essere lavato dalle lacrime per trasformarsi in acqua e scorrere via  e rendermi leggera e consentirmi di volare completamente.

Con calma arriverà il mio parto del cuore e io piangerò tutte le mie lacrime. Di gioia.

venerdì 21 dicembre 2012

SONO MAMMA! SONO MAMMA!

SONO DIVENTATA MAMMA!!! SONO DIVENTATA MAMMAAAA! SONO DIVENTATA MAMMAAAAAAAAAAAAAAA!!!!

Mia figlia non ha ancora 2 anni! HO UNA BIMBA!!!
SONO MAMMA DI UNA BAMBINA CHE NON HA ANCORA DUE ANNI!!!

SONO MAMMA DI UNA BAMBINA CHE NON HA ANCORA DUE ANNI E ARRIVA DAL VIETNAM E IO SONO LA PERSONA PIU' FELICE DEL MONDO E NESSUNO E' FELICE COME ME!

La mia piccola si chiamerà Virginia e in più avrà il nome vietnamita che non dico per privacy ma è un nome BELLISSIMO!

la mia bimba è una femmina! è sana, è sana!
INCREDIBILE!

l'ho saputo da pochissimo, da quasi un'ora forse e io sono felice e lo dico a tutti voi, CAMP, CAAAAMPPPPP!!! DOVE SEI????? SONO MAMMA! SONO MAMMA!!!!!

EVVIVAAAAA!!!

vi racconto tutto nei dettagli appena smetto di saltare qui sulla sedia dell'ufficio mentre piango di gioia!

mercoledì 12 dicembre 2012

ma daaaaiiiii

Cosa dire del fatto che oggi UN GUFO ha attraversato la strada a mio marito e si è appollaiato su un albero? Mio marito ha fermato l'auto e si è messo a guardarlo... il gufo ha guardato mio marito e poi FLUUUUSHHHHH... ha aperto le ali ed è volato via riattraversandogli la strada.

Le lenticchie portano fortuna.. ma i gufi! I gufiiiiiii!!!!
SONO ASSOLUTAMENTE IMBATTIBILI!

Il mondo ci parla, è meraviglioso!


venerdì 7 dicembre 2012

segni

Ci sono dei segni.
Segni che qualcosa sta succedendo nel mondo... nel mio mondo...energia pura nell'aria.

E non aggiungo altro ma racconto.

Circa due settimane fa sono stata trovare un mio amico all'ospedale. Mentre cammino per entrare, alla sera, con l'aria fredda e il buio di novembre, penso che io sto camminando per strada e che sono un po' come una donna incinta agli ultimi mesi di gravidanza (visto che avevo ricevuto aggiornamenti positivi sulla mia pratica).
Penso che mi dispiace che la gente non veda la mia pancia adottiva, che non faccia come con le donne incinta agli ultimi mesi, che un po' ti viene da sorridere quando le vedi e presti loro un po' di attenzione se puoi, per agevolarle...
E poi penso che è bello che la gente sappia che si aspetta un bimbo, che peccato che con me non si veda...

Vado dal mio amico e all'uscita c'è un banchetto per la raccolta fondi per qualcosa. Cammino e il signore che cercava di attirare la gente a firmare mi guarda e dice: "Ehhhh, stasera le mamme sono particolarmente buone con noi!"
E io: "Scusi ma lei come fa a sapere che io sono mamma?"
E lui, immediatamente, con una sicurezza che mi ha atterrito: "Ma lei E' mamma!".

Vi lascio immaginare la mia meraviglia e la mia gioia! Allora... allora si vede!!!

Ma non è finita, racconto altri due fatti e l'ultimo è meraviglioso ma segnalo che mi accadono piccoli fatti, piccoli regali che a raccontarli tutti uno non ci crede... 

 Dal almeno 2 anni (ma dico... almeno!), mio marito ed io stiamo cercando un orsacchiotto da regalare a nostr# figli#. Abbiamo cercato in, direi, centinai di negozi, in Italia e all'estero e la frase: "dai, cerchiamo l'osacchiotto!" è diventata un must dei nostri viaggi, escursioni, giri di shopping.
L'ultima volta è stato a settembre, non tanto che l'ho cercato ma  che sono appositamente uscita di casa per comprare l'orsetto (mi ero detta: e adesso basta eh!) e sono tornata con una giraffa!!!
Perché questo è l'orsetto che vorremmo portare al momento dell'incontro... è un pupazzo importante...
non deve essere troppo grande né troppo piccolo, con il pelo morbido morbido ma non troppo corto né lungo, con una bella espressione, resistente, bello... bellissimo.
Comunque, nel periodo natalizio la ricerca si intensifica perchè l'idea è di mettere un pacchetto sotto l'albero con l'orsacchiotto... ma l'anno scorso e l'anno prima, nonostante una ricerca estenuante, non l'abbiamo proprio trovato e neanche per tutto questo anno...

Ieri sono andata in università e al ritorno, in stazione, in libreria c'è uno scaffale pieno di pupazzi, li guardo tutti uno ad uno, certi erano magnifici e mi dico che anche stavolta avrei preso un altro animale che gli orsetti che c'erano no, non mi piacevano proprio...
vedo anche una bella pecora, magnifica!
poi... mi giro... in mezzo agli scaffali: ECCOLO! IL SUO ORSETTO!

Era lui, proprio lui, non c'erano dubbi! E noi l'abbiamo cercato per tanti anni! L'ho preso in mano e non riuscivo più a staccarmi, era come se ci fosse un po' di mi# figli# in quel pupazzo. L'ho baciato e abbracciato e me lo passavo nella guancia e quasi mi veniva da piangere e anche in treno non riuscivo a riporlo nella busta perché era assolutamente perfetto, morbidissimo, delizioso, simpatico e delle dimensioni perfette!
Quando l'ha visto mio marito ha esclamato: E' lui! E' lui!
Ed eccolo qui... finalmente l'abbiamo trovato...

Ma, non è finita, e l'ultima cosa che mi è accadute è incredibile!

Questa mattina mi sono alzata, lavata, vestita, insomma, tutto pronto per andare al lavoro. Prendo la spazzola (quella che uso sempre per pettinarmi prendendola dal solito cesto in cui era stata riposta anche la sera prima) e mi siedo sul letto per pettinarmi. Mi pettino, appoggio la spazzola poi mi alzo. Raccolgo le cose sul letto, pigiama, spazzola, e… compare improvvisamente un piccolo involto in carta trasparente con dentro tre bellissime lenticchie d’argento che, ricordo subito, mi aveva regalato circa 3 anni fa una collega e che avevo completamente dimenticato e non vedevo da ANNI! Non so come siano comparse lì, sulle lenzuola sopra al letto, non lo so… Una spiegazione logica c’è… penso abbia a che fare con la spazzola e il letto ma io non riesco assolutamente a darmela. In qualche modo lì ci sono finite ma come non lo so, assolutamente non lo so. 
E le lenticchie... portano fortuna!

Che siano tutti segni?

Io faccio come gli indiani. Mi siedo e aspetto.

domenica 2 dicembre 2012

è DI NUOVO Natale!

Da oggi si parte con il tour de force natalizio.
Proprio così, ormai Natale è diventata una faticaccia e ogni anno è sempre peggio.
Devo trovare il modo di interrompere tutto questo ma ancora non ci sono riuscita perché questo clima natalizio pare coinvolga tutti e siccome tutti si sentono più buoni alla fine non si fa altro che correre fra cene, regali, auguri.

Iniziamo venerdi sera con una cena fra amici per farsi gli auguri, poi un'altra cena sabato sera da altri amici per fare gli auguri anche a loro, domenica 9 shopping con mia sorella per acquistare alcuni regali insieme. 
Il 16 acquisti per i regali ai nipotini e, soprattutto, riprese video per il mio tirocinio.
Il 18 c'è lo spettacolo teatrale di mio nipote loscalmanatoammaliatore, il 21 lo spettacolo dell'altro nipotino (ma dico io, ma le zie una volta non andavano agli spettacoli teatrali...), il 22 nel tardo pomeriggio auguri con i parenti e cena con amici per auguri..., il 23 festa di compleanno per mio nipote l'intellicenteilmiopreferito, il 24 cena della vigilia come di consueto a casa nostra e quindi 25 Natale dai miei, 26 dai miei che ci sono anche i miei nipotini che il 25, quest'anno, sono dagli altri nonni, il 29 vengono a dormire qui sempre i miei nipotini e quindi poi il 31 con qualche festa o cena o altro per capodanno.
Per ora non ci sono altri progetti ma è già tantissimo soprattutto perchè io, invece, vorrei stare a casa a studiare e chiudere i battenti per tornare dopo le feste che senza mi# figli# per l'ennesimo anno io non ho voglia di festeggiare.

Comunque non riesco a dire di no perché altrimenti si offendono tutti, il Natale ti coinvolge comunque  quindi conviene non pensarci.

martedì 27 novembre 2012

a ben guardare...

Ieri eravamo a pranzo da mia madre quindi avevo mami, papi e pure sorella lì con me.
Non c'erano i nipotini con il solito subbuglio che mettono quei due adorabili monelli e quindi chiacchieravamo tranquilli.
Domande sull'adozione non ne arrivano dalla mia famiglia, come ho ampiamente spiegato, ma ieri, ad un certo punto, ho preso il cellulare e ho mostrato la foto della bellissima bimba di una delle due care amiche che in questo momento è in Vietnam con sua figlia dopo 4 anni di attesa...

C'è stato un attimo di gelo e mia sorella mi dice: ma come... ma sono in Vietnam? ma si è sbloccato?
I miei genitori e mia sorella non sapevano niente dello sblocco ed erano solo aggiornati sul fatto che avevo rifatto tutti i documenti per la Cina.
E io: Si
E lei: ma... ma...ma ci sono tante coppie davanti a voi dopo queste?
E io: no, con il nostro ente poi ci siamo noi...

E' scoppiato il putiferio!

Erano strafelici che io non sapevo più cosa dire!
Mio papi che ha quasi 80 anni non aveva capito niente e guardava la foto e diceva: Che bella, che bella, prendila prendila! Si si, prendila pure eh!Guarda che bellaaaa!!!
Ma papi! ma non è mia figlia e mica la scelgo!

Però è stato bello lo stesso perché erano davvero felici e io mi sono resa conto che...
era come se, in tutti questi anni, anche loro avessero imparato a tutelarsi e a forza di sentire solo notizie negative avessero un po' smesso di crederci ...
Ieri mi è sembrato che loro ci tenessero eccome a quest# bimb#!
Mia sorella era al settimo cielo e mia mamma piangeva...
Poi parlavano della festa quando arriverà e dicevano che devo affittare un locale grande come una palestra...

Alla sera, mia sorella mi ha mandato un messaggio di controllare il passaporto che se è scaduto o in scadenza ci vuole molto a rifarlo in questo periodo, sotto le feste...
Io gliel'ho detto che non partirò per le feste ma gli ho anche detto che l'ente si aspetta abbinamento entro pochi mesi e quindi mi ha fatto piacere questa attenzione... era come starmi un po' vicina ed è stato bello...

Insomma, è stato bello.

Adesso sono sempre qui con niente in mano tranne la speranza ma considerando che per anni non ho più avuto neanche quella, direi che non sia poco.
E poi ho anche un po' di amore in più, che magari c'era ma io non lo riuscivo a vedere.

giovedì 22 novembre 2012

con le buone notizie

Lunedi sera mio marito ha trovato un gattino investito da un'auto.
E' iniziata una pazza corsa alla ricerca di gestire questo micino a cui, nel giro di pochi giorni, è stato asportato un occhio e ha subito un'operazione per suturare il labbro completamente aperto. La difficoltà più grande, però, è la mandibola che sembra rotta ma speriamo sia solo lussata e che fa si che, per ora, il micino venga alimentato con la siringa.

Noi l'abbiamo gestito solo in parte e poi ci siamo rivolti alla associazione animalista di cui faccio parte ma ci sentiamo molto responsabile per questo micetto e credo di avere fatto non meno di 100 telefonate fra tutte le persone che conosco per trovare uno stallo idoneo.
Il micio, infatti, ha la FIV che è l'aids felino. Non è più di tanto un problema ma si trasmette agli altri gatti e quindi deve prenderlo qualcuno che non abbia gatti... e deve essere qualcuno che sa occuparsi di gatti... e nessuno vuole un gatto in questo stato, da imboccare...
Lo dico con certezza perché mi hanno detto tutti NO.

Comunque, la mia associazione è veramente bella e il micio al momento è seguito ed amato sebbene non sia libero che può muoversi cullato e coccolato in una cucina vicino alla stufa come invece meriterebbe.
Ma... nel momento più frenetico, quando mio marito arrivava dal veterinario ed io lo aspettavo trafelata e quindi entravo in auto per recuperare il micio sanguinante rannicchiato nel baule (dopo che aveva provato la sistemazione più idonea in tutti i sedili dell'auto...) ecco che suona il telefono ed era il mio ente.

Non mi da nessuna notizia eclatante, niente di certo, sicuro, tangibile, nessun abbinamento per intenderci... Anzi, la strada è ancora impervia soprattutto in Vietnam che ha dato ben pochi esempi di pratiche in lista 1 sbloccate... ma mi dice che la pratica sta andando benissimo, va tutto davvero bene e dalla provincia sta avanzando e di stare tranquilla e che i tempi che prevedono per la chiusura sono buoni.

Io sono lì con il gatto e l'urgenza e mio marito che cerca di capire anche lui...

E poi metto giù e dico: dice tutto bene e corro dal micio, e parliamo con il veterinario, e inizio le due milioni di telefonate e vado a casa e penso al gatto che sta male, a come mi guardava, a cosa deve avere provato là solo in mezzo alla strada con le macchine che lo schivavano ed era buio e lui aveva male...
...e penso alla nostra pratica in vietnam...
E chiedo alla mia amica se ho capito bene un passaggio e lei mi conferma che esiste 'sto passaggio e che la sua pratica l'ha avuto qualche mese prima dell'abbinamento...

E così poi realizzo un po', solo un po', che forse la ruota sta girando davvero anche per noi.

E poi corro ancora perché a fermarsi uno ha paura.
E tanto non è successo niente ma non sono abituata a buone notizie, sono 3 anni che riceviamo solo notizie negative... tutto fermo...tutto fermo...
e uno impara a reagire alle cattive notizie... non alle buone.

E poi ci si ferma ancora ogni tanto e ci si rende conto che ci si può fermare davvero a viverle le buone notizie.
Con calma e cautela, in punta di piedi, ma ci si può fermare un po' a pensarla con piacere una buona notizia, ogni tanto posso farla uscire dal cassettino e ripetermela e gustarmela e pensarla, e poi la ripongo perché non vorrei mai che si rompesse. Sono fragili, le buone notizie.

sabato 17 novembre 2012

questione di nomi

Oggi siamo stati da mia suocera.
Ad un certo punto ha voluto anticiparci il nome  che mio cognato ha deciso di dare al suo futuro figlio (che nascerà a febbraio).
L'occasione era davvero ottima per "svelarle" i nomi che abbiamo deciso di dare a nostr# figli#.

Quindi glieli abbiamo detti e il commento è stato: per il nome femminile assoluto silenzio (tanto che poi gliel'ho ripetuto) e per quello maschile: ma accidenti! Voi date sempre i nomi dei miei parenti! Tua sorella ha usato il nome di mio papà e tu usi quello di mio nonno!

Questa risposta non so cosa significhi, credo che non le piaccia ma questo l'ho dedotto dall'espressione della faccia...
Per il nome al femminile, invece, quando gliel'ho ripetuto mi ha detto: E' bello.

E bon, basta, fine. Non ha detto altro e per tutto il pranzo (e davvero per tutto il pranzo...) ha continuato a parlare del nome del nostro futuro nipotino che, oltretutto, nascerà nel New Jersey dove vive mio cognato.

Forse non ci crede più che quest# bimb# arrivi per cui non ritiene necessario esprimere pareri o opinioni sul nome, forse era davvero coinvolta dal nome del nostro futuro nipotino essendo un nome ultimamente un po' inusuale (Rocco) a cui verrà accompagnato un altro nome perché così desiderano i miei cognati.

Sta di fatto che io ho qui i nostri due nomi che per noi sono concreti e pensati ed amati.
Pensiamo al nome di nostr# figli# da anni.

L'idea iniziare era che, se fosse stato un bimbo con più di 2 anni, avremmo senza dubbio tenuto il suo nome mentre, se fosse stato più piccolo, avremmo valutato come comportarci.

Sbirciando nelle liste dei bimbi vietnamiti disponibili all'adozione internazionale abbiamo verificato che la maggior parte sono molto piccoli e quindi abbiamo pensato di aggiungere un nome italiano a quello vietnamita e questo sia perché alcuni nomi sono davvero difficili da pronunciare in italiano sia perché, per lo più, i nomi dati ai bimbi vietnamiti abbandonati così piccoli sono scelti dai direttori degli istituti e non posso pensare che siano nomi pensati, amati, riflettuti come quelli che potremmo dare noi..
Oltre a questo non sappiamo quali saranno i desideri di nostr# figli#, in alcuni momenti potrebbe desiderare un nome italiano, in altri un nome vietnamita, in altri... entrambi!

Vorrei scriverli questi nomi ma  la ricerca è ancora in corso e già anni fa pensavamo di avere trovato i più bei nomi possibili e invece poi li abbiamo cambiati entrambi,  spero di poter presto postare il suo nome vero, completo...

Nel frattempo, non riesco a mettermi in contatto con l'ente che aveva detto ci avrebbe fatto sapere di eventuali sviluppi.
Per ora non c'è problema, il problema è l'8 di dicembre... quando prepareremo l'albero di Natale.
Lì diventa tutto difficilissimo e la mancanza che sentiamo nel cuore quotidianamente,  quel giorno gira nell'aria come fosse vera.

venerdì 16 novembre 2012

nel momento del bisogno...

Questo percorso adottivo mi ha insegnato l’egoismo e il menefreghismo della gente. Oppure, l'incapacità di occuparsi davvero degli altri.
Noi siamo stati lasciati completamente soli da parenti e amici di lunga data.
Chi ci ha capito ed accompagnato sono amici che conosciamo da poco tempo o, soprattutto, tante coppie in attesa come noi e quindi perfettamente consapevoli della situazione. Forse, tante coppie sole come noi…

Nel nostro caso specifico sia la mia famiglia che quella di mio marito non ci hanno minimamente accompagnati durante questi anni di attesa. Mia sorella e il fratello di mio marito hanno raggiunto il massimo del menefreghismo e credo che mia sorella, in 4 anni, non mi abbia mai una volta chiesto come sta andando il percorso adottivo…
Ogni tanto suo marito chiede e ho smesso di dargli anche solo brevi aggiornamenti perché poi se ne esce con frasi del tipo:” Eh… e ci vorranno ancora anni!” oppure, da una volta all’altra, si dimentica quel poco che gli ho detto e mi chiede magari sull’aggiornamento di tre mesi prima!

Mio padre esce con frasi del tipo: “Speriamo che non arrivi il bambino così finisci l’università… “
Il fatto è che io ho 39 anni e mi sono iscritta all’università qualche anno fa e per quanto tenga ai miei studi non c’è neanche da fare un paragone a quanto io desideri diventare mamma…
Mia madre è completamente fuori discussione, ogni tanto sente in televisione qualche notizia relativa all’adozione e allora arriva con domande o considerazioni assurde. Naturalmente, nessuno mi chiede niente, non fanno neanche domande del tipo: come va, c’è qualche aggiornamento.
Inoltre, ogni volta che mi parla di mi# figli# mi dice: quando arriverà non potrò guardarlo io, ormai sono vecchia.
In pratica, non ricordo una sola volta, in questi 4 anni (considero solo quelli da cui ho fatto domanda di adozione ed escludo quelli in cui cercavo il bimbo nella mia pancia) in cui ho sentito vero affetto nei confronti di mi# figli# e comprensione verso questo percorso eterno, lunghissimo e difficilissimo.
Niente, niente di niente.

Anzi… mia sorella l’unica cosa che ha saputo dirmi è che dovevo assolutamente provare la fecondazione assistita e quindi, in qualche modo, è come se pensasse che tutta questa attesa me la sono cercata, che potevo usare altri metodi…

La mia testimone di nozze è sparita per quanto riguarda questo argomento. Non è mai stata troppo coinvolta così presa dal suo tram tram e dai suoi problemi, e ora ignora la cosa completamente, come se ne avesse già a basta dei suoi problemi per avere tempo per me.
Ma mi dispiace perché lei è parte della famiglia e per me è come una sorella. Insomma, un’altra sorella che se ne infischia completamente.

Quindi la domanda che mi pongo in questi giorni è: ma quando arriverà quest# bambin#, con che faccia ‘ste persone dimostreranno la loro gioia e mi diranno che sono contente? E come dovrò interpretare i pianti che sicuramente ci saranno?
Perché le scenate “d’affetto” ci saranno sicuramente, e anche i regali.

Ma io non ci credo più e mi dispiace di questo, perché magari potrò anche lasciarmi affascinare da tante belle scenette che vedrò ma prima o poi, passata magari l’euforia dei primi tempi, mi fermerò a pensare e non potrò non ricordare questa indifferenza.
Oppure, e questa è la cosa peggiore, non potrò che notare ciò che davvero questi miei parenti sentono che è indifferenza.

Ma, d'altronde, chi chiede un nuovo nipotino? Ne abbiamo già due splendidi che appagano completamente tutta la famiglia, per non parlare della mia testimone di nozze che ha anche lei due bimbe adorabili e un nipotino in arrivo. Cosa ce ne facciamo di quest# mi# figli#?

Eppure, per me e mio marito, sarà il nostro mondo e il nostro sole e pochi bimbi al mondo sono amati e desiderati tanto come lui o lei...

domenica 11 novembre 2012

qualche novità...

Finalmente è arrivato il riposo.
Uscita dal tunnel di tutto questo studio mi sembra che il cielo, che in questi giorni è davvero nuvoloso, non sia mai stato così limpido, che il sole splenda alto e caldo (e invece, oggettivamente, non lo si vede neanche a cercarlo...) e che tutto sia più bello e luminoso!
Effetti della vita che torna a scorrere...

Dopo i primi momenti di assoluta disperazione mi sono fatta una ragione dell'assurdità dell'accaduto durante l'esame e ora sono serena sia perché accanirmi contro il destino non servirà a cambiare la situazione, sia perché quel che conta è che io ho studiato e quindi risostenere l'esame a gennaio non sarà una fatica così immane e quindi, senza tante recriminazioni (che non mi porterebbero da nessuna parte), testa bassa e vado avanti.

Ma... qualcosa sta accadendo nel mio percorso adottivo, qualcosa di MOLTO MOLTO MOLTO importante, ovvero, il mio ente continua a sostenere che va tutto bene e ritiene che non dovrebbe tardare molto all'abbinamento! 
Proprio così, avete letto bene!

La mia pratica è fra le più vecchie del mio ente ed è già depositata in Vietnam ma, a detta loro, sta procedendo speditamente...
Insomma, continuano a dirmi che sta andando tutto bene e che si aspettano buone notizie... a breve...

Basterebbe già questo a rendermi la persona più felice del mondo ma il Vientam ha reso pubbliche le liste dei bimbi in stato di adozione e queste sono davvero molto scarne con pochissimi bimbi iscritti ogni mese.
E così, rispetto ai milioni di bambini in adozione in tutto il mondo, dopo tanti anni dall'inizio del nostro percorso adottivo, io credo di poter restingere il campo dei bimbi che potrebbero diventare mi# figli# fino a sentirmi spezzare il cuore e girare la testa dall'emozione.

Sta succedendo qualcosa nel mondo, sta succedendo qualcosa di importante nel mio mondo.

Ripercorrere le tappe del mio percorso adottivo sarebbe troppo lungo, di quando anni fa mi avevano dato il nome di una provincia vietnamita in cui sarebbe stata depositata la nostra pratica e che invece non era niente perché c'è stato il blocco del  paese, e la mia sofferenza in merito, e accettare il blocco del paese, e aspettare il passare dei giorni, dei mesi, degli anni, e rifare la domanda in nazionale, e preparare i documenti per la Cina, e non riuscire a depositarli, e riprendere l'attesa in Vietnam... e ora, questa luce di vera speranza.
Sono solo parole e a me servono i fatti ma non riesco a non crederci.

Se non avessi perso la fede durante questi anni di attesa, ora pregherei, ma ho sofferto così tanto nella speranza che Dio si ricordasse di me e, soprattutto, di mi# figli# che non  ci riesco più.
Riesco solo a sognare.



mercoledì 7 novembre 2012

secondo esame

non l'ho passato.
Sono ancora in ateneo perchè attendo mio marito che da uno scritto.
Non l'ho passato per un motivo assurdo.
Vado dall'assistente per l'interrogazione sul manuale di storia del teatro. va tutto molto molto bene, e mi sorprendo pure che le parole escono così bene, rispondo davvero perfettamente.
L'assistente mi dice, per me benissimo, il mio voto è 30.
A questo punto devo passare dal professore che interrogerà sulla parte monografica (che consiste in un testo che ha scritto lui e in un altro che è un classico della storia del teatro) che poi farà media con la parte per cui mi ha interrogata l'assistente.
Mi chiede una domanda su Strindberg e su un altro autore che non ho mai sentito... capisco quindi  che lui intende qualcosa che non ho studiato per cui gli dico: guardi, io ho studiato questo testo e quest'altro.
E lui: ma questo è il corso che farò da febbraio a giugno del prossimo anno!
non posso interrogarla su questo.
E io: si ma guardi che è indicato nel sito...
non c'è verso, mi dice che non può, io gli rispondo che per quanto ne sapevo io il corso poteva essere stato fatto nel primo semestre  lui no, che non l'ha fatto e che è un corso del II semestre e non c'è stato verso.
non mi ha passata.

fine della storia.
gli ho chiesto se poteva considerare valida la prima parte dell'esame e lui mi ha detto no, la prossima volta devo ridare tutto.
gli ho detto che a marzo vorrei laurearmi e lui mi ha detto che non può interrogarmi su quei due libri (di cui uno l'ha scritto lui, brutto bastardo fascista di merda).

dopo di me passa una ragazza con testi di un corso di due anni fa e lui dice: ecco, i testi di due anni fa vanno bene ma non posso interrogare su un corso che devo ancora fare. che bastardo, ma che bastardo.

adesso sono in un internet point perché ho smesso di stare nelle scale a piangere. non so neanche io cosa fare.

farò così, in attesa che esca mio marito piango.
e nel mentre cerco i testi giusti per l'esame perché comunque non ho alternativa e questo esame lo devo dare.


martedì 6 novembre 2012

primo esame...

Mi collego al volo perché sono appena arrivata a casa e devo riuscire a riposarmi almeno un'ora e poi a ripassare almeno per due ore (visto che per l'esame di domani sono molto indietro con il ripasso).

HO PASSATO IL PRIMO ESAME!!!!

Ho preso 26 e la professoressa voleva darmi 27 ma l'assistenza era un po' stronza e si è opposta. Mi è capitata solo un'altra volta di avere a che fare con un'assistente stronza ma va bene lo stesso.
Sono molto, molto, molto contenta ma anche molto concentrata.
L'obiettivo è passare entrambi gli esami per cui, al momento, sto come trattenendo le emozioni e resto concentrata. Avrei un sacco di cose da raccontare ma sono le 15.50 e se dormo un'ora saranno le 17.00 quando mi sveglierò, dovrò studiare fino alle 19.00 e poi bon, di nuovo, quello che è fatto è fatto. Rien ne va plus.

Vado avanti...

lunedì 5 novembre 2012

domani ho il primo esame...

E va là...
Sto terminando il ripasso per il primo esame e ormai, come si dice: rien ne va plus...
Oggi mi sto dedicando solo all'esame di domani e, ormai, non credo che siano queste ultime ore di studio a determinarne l'esito.
Più che altro sto cercando di rimettermi in forze perché mi sento tutta anchilosata, credo sia anche per via del fatto che sono giorni che sto sempre seduta, e poi è lo stress.
Sto cercando di convincermi che ho studiato e quando si studia i professori lo capiscono, che il voto sia alto o basso. A me non interessa niente del voto, mi interessa solo lasciarmi l'esame alle spalle.
Sto anche cercando di non stancarmi troppo oggi perché quando il giorno prima dell'esame mi ammazzo di studio poi il giorno dopo resto stanca e non do il massimo per cui, ormai, rallento il ritmo e, come dicevo... rien ne va plus...


domenica 4 novembre 2012

a 2 giorni dall'esame

Mai più, io una cosa del genere non la vivrò mai più. Mai mai mai mai mai più.
Sono arrivata ad un punto di fatica e stress che non avevo mai raggiunto in vita mia e il carceriere sono io stessa con la mia stessa esigenza di raggiungere questo obiettivo di superare i due esami.
Il paradosso, in tutto questo, è che uno degli esami è sulla storia del teatro in cui studio i grandi classici del teatro in cui spesso ci si pone i grandi perché della vita.
Perché la vita, che senso ha...
E spesso a queste domande non ci sono risposte se non che la vita è fine a sé stessa, che non porta ad altro se non alla morte.
In particolare, uno dei testi si focalizza sulle forme più estreme del teatro contemporaneo con le esperienze del Living Theatre, di  Grotowski, di Eugenio Barba e di Peter Brook. Sono figure strane, che portano il teatro ad essere quasi un replicato della vita, a consentire un'esperienza "altra" allo spettatore come per fare sentire la vera vita, il suo vero essere, là dentro, in teatro. Che poi diventa para-teatro.

Quindi la mia situazione è di piena e completa alienazione.
Vivo qui dentro da 3 giorni con alle spalle tante ore di lavoro e studio e studio e lavoro e questo mondo alternativo che si è venuto a creare che è diventato quello vero in cui per fortuna ho l'orto in cui posso affondare le mani e sentire l'odore della terra bagnata.

Andiamo anche al cinema, ci sono andata anche ieri sera e così vedo queste storie come da un punto di vista diverso, quella di un'internata che si risveglia dal suo sogno, entra nella realtà di un film e poi torna nel suo sogno.

E tutto questo me lo sono costruita io per raggiungere questo mio obiettivo dei due esami.
Sono pazza?
Direi di si visto che la volontà umana non pensavo potesse arrivare a tanto.
Intendiamoci, spiegare che è un mese e mezzo che io lavoro e poi studio fino a cena e poi studio fino alle 23.00 con pausa solo il venerdi sera e il sabato sera e la domenica sera (in cui studio tutto il giorno) è difficile perché uno dovrebbe vedermi.
Mi vede mio marito che non sa cucinare ma in 'sti giorni cucina perché io ho sempre ancora mezzora di studio da fare e così pulisce le cozze, affetta il prezzemolo, prepara la pizza che ieri sera abbiamo riso come due scemi perché non ho mai visto una pizza (bruciata) tanto fine in vita mia, era come un sottilissimo strato di pasta, ma di meno di 2 mm, incredibile! In compenso i bordi erano enormi, dei veri manicotti di pasta. E ci siamo mangiati quelli.

Insomma, mai più una cosa del genere. Mai più chiedere a me stessa così tanto.
Per questa volta, però, io non mollo.

venerdì 2 novembre 2012

a 4 giorni dall'esame

Oggi ho studiato circa 8 ore ma fra una cosa e l'altra ne considero solo 6 di studio pieno.

Ho studiato soprattutto un libro per Storia del Museo (fase terza rilettura con memorizzazione) e ho dedicato meno tempo a Storia del Teatro leggendo un testo che avrei dovuto studiare ma è già tanto se riesco a leggerlo tutto una volta.Sono scelte che ho dovuto fare, cerco di orientarmi di più nei manuali e nei libri che nel programma d'esame (di entrambi gli esami) sono della parte istituzionale e un po' meno a quelli della parte monografica. E' chiaro che è un terno al lotto...

Per i prossimi 3 giorni il programma è serratissimo, sono uno spillo, mi arrabbio per tutto, non mi va bene praticamente niente, sono stanca e mi trascino per casa ciabattando e urlando a destra e a manca critiche di tutti i tipi a mio marito che ieri si è arrabbiato talmente tanto da mettersi ad urlare così forte che adesso è senza voce. Perché anche lui mercoledi ha un esame a riprova che il mio esempio non gli è servito a niente.

Adesso andiamo al cinema che è l'unica cosa che riusciamo a sopportare.

Proseguirò con la cronaca dei prossimi giorni, se non mi sentite più venite a salvarmi... salvarci.



martedì 30 ottobre 2012



 





Per chi festeggia Ognissanti, per chi festeggia Halloween, per chi le festeggia entrambe, per tutti: Buona festa!



mercoledì 24 ottobre 2012

I PRIMI ABBINAMENTI!!!

A questo link la notizia che attendevo da ANNI:

Il mio ente, CIFA, finalmente comunica i primi due abbinamenti dal Vietnam dopo anni di attesa e di blocco.

Questi due abbinamenti sono per due mie carissime amiche e io sono felicissima per loro.

Quasi ogni giorni, per tanti anni, ho condiviso le mie paure, ansie, gioie o illusioni con loro, è stato un rapporto fatto di messaggi, telefonate, aggiornamenti, tanta tanta comprensione e solidarietà,.
E' stato un percorso per sentirsi meno sole.
La mia gioia al momento del loro abbinamento non si può descrivere facilmente a parole, ho davvero pianto di gioia e ho davvero gioito per loro e per le loro bimbe, e siccome sono persone con cui ho sempre avuto un rapporto molto bello, ho sentito davvero il cuore pieno di felicità per la loro felicità.

Il percorso adottivo trasforma davvero, ci si sente soli e più che soli, in pochissimi capiscono, ho amiche di anni che se ne sono completamente infischiate, che non chiedono, che non si interessano, che dimostrano ogni giorno che "fa lo stesso" perché a volte è meglio evitare il dolore degli altri, si sta meglio.
Ho scoperto non amiche e ho scoperto parenti egoisti e disintessati con situazioni che forse non metabolizzerò mai perché ho capito che non è detto che la gente sia felice che io diventi mamma, che a volte un bambino in più si trasforma solo in un regalo in più o in un qualcosa di meno che uno può ricevere perché ci sarà anche mio figlio a cui pensare.

Insomma, il mio percorso adottivo mi ha fatto capire meglio la gente e ho anche capito che tante persone preferisco non approfondirle perché sono come dei vermi che strisciano nella terra e non sono degli uccelli che volano, troppo concentrate solo su loro stessi.

 Per quanto riguarda il mio percorso adottivo, il fatto che i primi dossier del mio ente siano stati abbinati è davvero positivo anche perché le pratiche abbinate erano quelle, cronologicamente, prima della nostra.
In pratica, ora in Vietnam dovrebbe essere il nostro turno con il nostro ente.

Quindi, ora potremmo avere delle speranze.

Io continuo ad avere una gran paura, sono talmente tanti anni che aspettiamo che non riesco più a credere a niente, sono qui che navigo a vista.

Resta il fatto che, finalmente, ho festeggiato due amiche e le loro bimbe e questo è stato bellissimo! E insieme a loro ho festeggiato un'altra amica, che era depositata in un altro ente, e che anche lei finalmente ha abbracciato il suo bimbo.

Sono miracoli, veri e proprio miracoli anche se Dio non so più se esiste. Se c'è, comunque, per ora si è dimenticato di me.

martedì 16 ottobre 2012

ho voluto la bicicletta?

Anche oggi ho preso ferie per studiare.
Ho la testa che scoppia e sono indietrissimo nel programma.
Sono stanca morta e non so come farò a studiare ancora almeno mezzora per poi dedicare almeno un'ora e mezza a scaricare video per il tirocinio.
non ne posso più...
Ho fatto una cavolata a mettermi in questo progetto museo aziendale per il tirocinio e per di più ho coinvolto mio marito che deve venire a filmare... oltre a questo, non so come farò a studiare tutto quello che devo.

Accatasto i libri in colonne con quelli che ho letto già 2 volte e ripassato, quelli che ho letto solo una volta, quelli che non ho ancora letto...
Rendiamoci conto che ho gli esami il 6 e 7 novembre che è alle porte, sono distrutta, arriverò distrutta e non so come fare e i video per il tirocinio mi tolgono ore preziosissime.

Un disastro completo e devo davvero farcela altrimenti non finisco più questa università.

...ma perché mi sono messa in 'sto pasticcio?

giovedì 11 ottobre 2012

niente niente niente

E passano i giorni e non capita niente. Al mio ente non arriva nessun abbinamento e noi stiamo qui a marcire e nostro figlio o nostra figlia pure e tutta la situazione è frustrante, triste, penosa.
Sono arrabbiata quel poco che riesco ad esprimere più della tristezza.
Siamo senza appigli in balia di non si sa cosa.

Stanno arrivando con il contagocce abbinamenti a tutti gli enti in Italia e a molti all'estero, ma al mio ente non arriva niente.
Non so più cosa fare a parte disperarmi.

lunedì 8 ottobre 2012

studiare, studiare, studiare...

Per riuscire a superare i due esami del 6 e 7 novembre sto prendendo tutti i giorni di ferie disponibili in modo da poter studiare il più possibile.

Ho previsto di stare a casa almeno un giorno alla settimana per circa un mese e mezzo e, per questa settimana, sono stata a casa oggi.

Per oggi ho finito di studiare ma dovrei ancora scaricare del materiale video per il tirocinio visto che circa 3 settimane fa abbiamo filmato un edificio storico di appartenenza della azienda per cui lavoro ma ancora non ho prodotto un breve filmato rappresentativo. Adesso, sinceramente, chi ha voglia di farlo?

Questo mese dovremo andare a filmare almeno un altro edificio che si trova a circa 5 ore d'auto da casa nostra... Poi per ottobre non filmeremo altro ma a novembre staremo via due giorni per filmare due edifici in due luoghi diversi, il tutto il sabato e la domenica come da accordo che ho accettato (anzi, pure proposto...).

Mi sto chiedendo se non sono pazza e se non potevo sostenere semplicemente un esamino da 3 crediti (fra l'altro senza voto ma solo con una certificazione del docente che attesta che sia stato superato) che poteva tranquillamente sostituire il tirocinio..
Il fatto è che mi piaceva l'idea di partecipare alla creazione del museo aziendale e, certamente,come esperienza non c'è paragone.
Con due esami da preparare, però, sto davvero faticando troppo.

La certificazione che ho collaborato con il Museo mi serve almeno per gennaio/febbraio ma ho ancora molti video da produrre quindi non posso far altro che procedere almeno con uno in questo mese.
E' tutto molto difficile.

Stringo i denti e vado avanti.

mercoledì 3 ottobre 2012

La giudice

Sono stata dal giudice per l’adozione nazionale perché volevo sfogarmi e dirgli la mia rabbia che in 3 anni non ci avessero mai chiamato.
Invece mi sono trovata davanti una giudice splendida, una donna di una dolcezza e sensibilità eccezionali.
Ci ha accolti con un sorriso caloroso… era vestita quasi come me con una lupetto e un gilet grigio sopra… è stata gentilissima, ci ha detto che ci capiva, che era dispiaciuta, che il nostro percorso internazionale è stato terribile, che non sapeva cosa dirci per la nazionale, che ci sono talmente tante domande…
La nostra relazione è molto bella e l’integrazione fatta in questo secondo percorso lo è ancora di più, lei ha detto che non sa i motivi per cui tante coppie non vengono chiamate se non proprio perché ci sono troppe richieste e troppi pochi bimbi.
E va bene così…

Siamo rimasti che per ora noi siamo in sospeso con il Vietnam ed è opportuno vedere se ci saranno sviluppi a breve perchè davvero le cose si stanno muovendo.
Tutti gli enti con dossier depositati hanno ricevuto abbinamenti in lista di bimbi sani, tranne il mio che è sempre stato l’ente più lento in Vietnam…

Però è stato bello mettere un po’ pace a questa situazione che ci lasciava con l’amaro in bocca. Ultimamente incontro persone che sanno solo dirmi che conoscono il tizio o il caio o il sempronio che ha fatta domanda di adozione e dopo un anno, un anno e mezzo, sono state chiamate dalla nazionale, oppure, è arrivato un bimbo dall’internazionale.
Non so neanche cosa dire quando mi raccontano di questi fatti tranne che sono sfortunata e che il percorso adottivo non è una scienza certa…

Per noi non è andata così, noi dopo 4 anni dalla domanda siamo ancora qui.

giovedì 27 settembre 2012

l'Appeso

Ho finalmente trovato il coraggio di sentire il mio ente.
Conferma che gli ultimi sviluppi sono positivi.
Nessun riferimento a tempistiche.
Quindi, si sta qui come sempre, fortuna che fra studio e lavoro non riesco neanche a respirare, peccato che anche in apnea si riesca a pensare...

lunedì 24 settembre 2012

studio

Questo DEVE essere l'ultimo autunno che passo sopra ai libri.
Devo assolutamente chiudere la mia carriera universitaria perché sono esausta di tutto 'sto studio e di tutto 'sto stare chiusa in casa a studiare.
L'impresa è ardua perché devo sostenere due esami in due giorni cosa che, per me che lavoro, è difficilissimo.
Comunque sia sto dando tutto quello che ho.
Per farcela non ho trovato altre alternative che attingere ai giorni di ferie che avevo accumulato negli anni e che avevo sempre pensato di utilizzare qualora, per qualche miracoloso caso, fossimo stati chiamati per l'adozione nazionale (che prevede, in molti casi, un percorso che non consiste immediatamente nell'essere a casa in maternità ma, magari, nel dovere recarsi più volte nell'Istituto in cui è il bimbo).
Sebbene il 2 ottobre andremo nuovamente dal giudice per riiniziare il percorso nazionale, vedo questa strada assolutamente lontanissima e impercorribile sia perché, se davvero il Vietnam si fosse sbloccato credo che dovremo ben avere qualche indicazione su come procederà la nostra pratica e quindi dovremo "rinunciare" al percorso nazionale, sia perché, comunque, i tempi italiani sono peggio di quelli vietnamiti e questo è dir tutto...
Andremo dal giudice per toglierci qualche sassolino dalla scarpa, ecco.

Insomma, i giorni che avevo lasciato per l'avvicendamento al bimbo non mi servono più e quindi li userò per studiare perché non posso permettermi di non passare questi esami. Anche psicologicamente non posso pensare ad un altro anno di studio come gli ultimi 5 passati (ci metterò 6 anni a laurearmi visto che sono iscritta "part time" quindi sostengo solo la metà degli esami previsti ogni anno... ma pago più del 50% di tasse.. ).
Oggi era uno di questi giorni, ho studiato tutto il giorno e ora manca ancora un capitolo prima di chiudere il libro e non pensarci più fino a domani.
Un capitolo su tutto il teatro spagnolo del '600. Per chi se ne intende è una montagna.

Vado a prendere il piccone...

Ma, se non avessi avuto lo studio ad accompagnarmi durante l'attesa adottiva, non ce l'avrei fatta. E penso con terrore alla possibilità di laurearmi e non avere ancora qui mio figlio.

giovedì 20 settembre 2012

notizia positiva ma scava scava è sempre la solita minestra

Dopo tanto tempo, finalmente, una notizia positiva.
Un ente italiano (NAAA) ha segnalato, nel suo sito, che sono arrivati i primi abbinamenti dal Vientam in lista 1 (che sarebbe la lista dei bimbi sani in cui noi siamo in attesa).

Questa notizia è davvero molto positiva perché finalmente qualcosa si è mosso e, in qualche modo, la macchina burocratica vietnamita ha trovato almeno un canale per sbloccare alcune pratiche.

Le voci che circolano sono positive, io non ho ancora avuto il corraggio di sentire il mio ente ma ovunque si rincorrono notizie che parlano di una ripartenza.

Ieri ero molto contenta di questa notizia, oggi sono più titubante.
Questo percorso adottivo è stato talmente e solo percorso da notizie negative che non credo che, a noi, capiterà niente di buono a breve.
Se anche si sbloccheranno delle pratiche saranno quelle più vecchie e significa quelle di coppie che attendono ancora da più tempo rispetto a noi e che sono state ri-depositate a Gennaio (ben 9 mesi fa...). Inoltre, la nuova normativa prevede una certa autonomia delle provincie vietnamite per cui, esattamente come in Italia, possono esserci provincie che lavorano meglio ed altre peggio.
In ultimo, la mia pratica chissà a che punto è...

In sostanza, più passano i giorni e più aumenta l'incertezza. L'unica certezza era il percorso Cina perché in Cina le cose avvengono come da accordi, in Vietnam è sempre tutto un'incertezza.

Per ora quindi devo solo cercare di smettere di pensarci e di fare congetture che non serve a niente. Devo anche trovare il coraggio di sentire il mio ente che, comunque, fino a che non ha qualcosa di certo non ci dirà niente.

Quindi, nervi saldi.
Abbattersi è inutile, questa incertezza fa parte di questo percorso come l'attesa, come il nulla che accade ogni giorno, come le delusioni.
A chiunque voglia intraprendere un percorso adottivo io dico: pensateci molto ma molto bene perché può essere terribile.

martedì 18 settembre 2012

per oggi time out

Sono a casa in mutua, ho avuto una ricaduta psico-fisica.

Il ritmo che tengo da una quindicina di giorni è quello di studiare fino alle 11 di sera, poi al sabato mi occupo del Museo Aziendale, poi le varie ed eventuali della vita.
Risultato, oggi sono a pezzi.

Sono talmente a pezzi che se non sto a casa anche domani mi sa che non riesco ad andare avanti e quindi penso che starò a casa due giorni consapevole che, in ufficio, la situazione non è drammatica come al solito.

Spero che almeno al lavoro ora si calmerà un po' la frenesia che ha caratterizzato la prima metà dell'anno. Tutto ha a che fare con l'Italia e con il mondo, c'è troppa burocrazia e le aziende si perdono dietro a tutte queste nuove norme che appesantiscono il lavoro in modo incredibile.

In questi giorni sto studiando tantissimo, dare due esami è davvero un'impresa...
in più il tirocinio mi impegna molto più del previsto e quindi riesco ad andare avanti solo pensando di fare piano, di fare passo dopo passo.

Sabato andremo a filmare un immobile per il tirocio e, fortunatamente, sebbene sia a 150 km da casa mia, è esattamente in un paesino sede di un museo che devo visitare per il mio esame. Si, perché l'esame di Storia del Museo prevede la visita anche ad alcuni musei...

Devo ammettere che mio marito è bravissimo! Io non sono capace di fare le riprese video necessarie per il museo e le sta facendo lui, io mi limito a dirgli cosa vorrei che filmasse.. 
in più, mi sta accompagnando in tutti questi musei.
E' bravissimo!
Impegnato tutti i sabati eppure non si arrabbia mai.. io invece ho un caratteraccio, devo assolutamente migliorarmi.
Io non riesco a farmi scivolare le cose addosso. Il problema principale è proprio questo, non riesco a non dare importanza a certe cose. Invece, nella vita, alla fine, poche cose sono davvero importanti perchè scorre via troppo in fretta, perché un giorno la morte ci prenderà e tutto questo sarà stato niente.

giovedì 13 settembre 2012

settembre

Oggi fa freddo, il freddo settembrino.

Ho vissuto tante volte questa atmosfera che inizia già al mattino quando apro la finestra e vedo l'aria tersa autunnale, con il cielo pulito pulito e il fresco che entra nelle ossa.
Amo l'autunno e, di conseguenza, ho sempre apprezzato questi primi accenni della mia stagione preferita.

Questa mattina, però, come un brutto ricordo che è emerso all'improvviso, al piacere del momento si è accostata una sensazione di forte tristezza, di desolazione, frutto probabilmente di alcuni ragionamenti di questi giorni.
Sono anni, infatti, che settembre è il mese in cui si attende di più. Ogni anno per qualche motivo è sempre un mese di attesa più intensa e particolare, una volta attendiamo il rideposito dei documenti (attività assolutamente inutile a due anni di distanza...) un'altra volta attendiamo visto che ci hanno rifatto preparare un documento  giusto un mese prima e a qualcosa servirà (salvo poi scoprire che era inutile e che non dovevano richiederlo...), e così via, ogni anno per 3 anni a settembre c'è stata l'attesa speciale, quella seguita da delusione ancora più grande.
Quella che poi ad ottobre ci si lecca le ferite della fantasia che ha viaggiato, quella che lascia ammaccato il cuore e desolata la mente.

Ecco qui che vivo l'ennesimo settembre ma questa volta sono già triste prima per questa perdita di tempo, per questo nulla che accade costantemente, per questa solitudine dell'attesa sola e ancora più sola perché le voci di chi ci sta accanto sono lontane lontane, come forse sono comunque lontane geograficamente le uniche persone che possono capire ritrovandosi nella stessa situazione.

Questo freddo, questa mattina, mi è entrato nelle ossa e anche nel cuore.

giovedì 6 settembre 2012

Questo qui sopra è il mio orto.
Ci sono gli zucchini (si vedono 3 fiorellini...),  cavoli, cavolfiori, broccoli, finocchi, cicoria, porri, fagiolini,  cardi, spinaci,  insalata...
Ho piantato anche rape e ravanelli...

E' un orto grande che amo molto ed è una cosa bella della vita.


Questa qui , invece, è il mio cane Bella M.
Lei per me è come una cura per ogni dolore.

Ecco, queste sono alcune delle cose belle che possiedo.

Oggi ho sentito Alex Zanardi che diceva, in televisione, che la vita con lui era stata molto generosa e che la Dea Bendata non finiva mai di dargli gioie. Ha vinto le paraolimpiadi in una specialità in cui si pedala la bicicletta con le braccia e lui è senza gambe.
E mi sono ricordata di una cosa in cui credo molto, ovvero di ricercare sempre con ogni sforzo possibile la gioia.
Che non arriva mai da sola ma va ricercata e, se non ci si arrende, poi arrivano anche gli orti,  i cani... e i bambini.


giovedì 30 agosto 2012

non illudersi mai.

C'è stato qualche contrattempo.
Non partiamo "subito" con la Cina, dobbiamo aspettare alcuni passaggi burocratici.

Questa notizia mi ha destabilizzato tantissimo, ho iniziato a stare molto molto male, male agli occhi in primis (io sono molto miope e gli occhi sono un punto debole), con dolori al nervo ottico che non riuscivo neanche a tenere gli occhi aperti. Dolore lancinante alle ovaie che pensavo di avere una ciste come due anni fa che mi hanno operata d'urgenza... Dolore alla cervicale che non riuscivo più a muovermi.
Terribile.
Il tutto in una sera. I miei colleghi, il giorno dopo, mi hanno chiesto che cosa mi era successo per essere in quello stato...

Ed era solo successo che devo aspettare la burocrazia e che non posso davvero mai sognare in questo percorso di adozione perchè poi la realtà mi riporta sempre nel baratro.

Non me l'aspettavo, speravo di potere iniziare davvero un percorso adottivo come tutte le altre coppie... dove i bambini arrivano... dove le cose succedono.

Invece no. Ferma qui immobile.

Ora va meglio, con qualche fatica sono riuscita a ritornare padrona di me stessa. Studio e vado avanti con le riprese video per il Museo, non vedrò i miei cagnoloni del canile per qualche tempo per via dello studio e del tirocinio ma andrò avanti a testa bassa. Cercando di non pensare.

Porca vacca!