laurea

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mercoledì 13 marzo 2013

A casa!

Eccoci a casa!

A me sembra di vivere un sogno, mi sembra che questa non sia la mia vita e che questo sia un sogno bellissimo.

Avessi dovuto pensare a come avrei voluto fosse mia figlia l'avrei immaginata come la mia cucciola, niente di più e niente di meno, è assolutamente perfetta, è quanto avevo sognato nei miei sogni più belli e ancora di più.

Il viaggio di rientro è stato stressante perché, fra la partenza dall'albergo ad Hanoi e il rientro a casa, abbiamo impiegato circa 24 ore. La piccola ci ha sorpresi perché in aereo non ha neanche fatto caso al vuoto d'aria e ha continuato a giocherellare con qualcosa, ha poi dormito 8 ore e quindi, nel prendere la coincidenza a Parigi e nel rientrare con il secondo volo, era abbastanza riposata e non ha fatto pianti di alcun tipo.

In Italia ci ha accolti il papà di mio marito e, al rientro a casa, è stato molto bello perché qui in casa c'erano i miei genitori e mio suocero si è fermato a pranzo. Nostra figlia ama i nonni! Ha dato confidenza dopo poco tempo e quando se ne sono andati ormai correva da uno all'altro facendosi prendere in braccio a turno!
Li ha stregati e sono tutti impazziti per lei!

Ha una predilezione particolare per mia sorella e mio cognato, soprattutto per mia sorella... la adora, letteralmente! Se c'è lei non esiste più nessun altro, pare si capiscano al volo su tutto, come se fossero sulla stessa lunghezza d'onda!
Mia sorella ha sempre voluto una bimba e quando ha visto la mia piccola è impazzita di gioia, anche se aveva visto video e foto dal vero le è piaciuta tantissimo e adesso non vede l'ora di vederla in ogni momento!

Abbiamo avuto giorni davvero impegnativi fra i primi saluti ai parenti e i primi documenti per la residenza e il pediatra. Ora rallenteremo il ritmo. Dobbiamo fare delle analisi per verificare lo stato di salute (anche se ci sembra tutto a posto la porteremo in un ospedale dove eseguono controlli ad hoc per bimbi provenienti da paesi stranieri) e dobbiamo ancora incontrare altri parenti e amici ma faremo tutto con calma. Credo che l'importante sia creare la nostra famiglia e fare tesoro di questi giorni in cui ancora mio marito è a casa dal lavoro.

Si adorano, letteralmente. Si cercano praticamente sempre con lei che dice raramente Mamma ma praticamente sempre Papà!

Ha paura dei miei cani e del gatto... L'ennesima paura da superare. Inutile specificare che sono parte integrante della famiglia, sono la nostra casa, per noi i nostri animali non si possono non accettare...
Con molta calma stiamo cercando di farle prendere fiducia ed ora siamo al punto che già li pettina anche se, quando li vede in piedi che camminano, si lamenta e ci cerca.

Credo che per il fine settimana chi dovrà iniziare ad avere paura saranno i nostri cani che già lei chiama e indica praticamente sempre.

Ora è rientrata dopo essere andata a giocare al parco con suo papà, questa mattina siamo andate a tagliarle la frangetta che era un po' lunga e ora le preparerò la cena.
Sono io che vivo tutto questo?
Se è un sogno, per favore, non svegliatemi.


ps. Ho pensato se ritornare sui post passati e corregerli visto che ora ho una connessione decente (anche se non riesco più a formattare i post né a cambiare i colori o i caratteri...) ma credo che li lascerò così, con i loro errori, parte integrante di un percorso e, forse, vera testimonianza resa dall'altra parte del mondo.

martedì 5 marzo 2013

Ultima notte in Vietnam

Ultima notte ad Hanoi. Domani sera partiamo e giovedi mattina saremo in Italia dopo 12 ore di volo fino a Parigi dove sosteremo per circa 3ore e poi, finalmente, prenderemo il volo di rientro. Oggi è stata una giornata malinconica, siamo rimasti a vedere il lago per qualche tempo, abbiamo girovagato per la città vecchia, abbiamo gustato l'ultimo Pho con i nostri compagni di viaggio e tutto aveva uno strano sapore che sapeva di addio o di un arrivederci fra tanti anni quando tutto sarà diverso. Mi dispiace di essere stata male i primi tempi, non ho potuto evitare questa brutta influenza ma mi dispiace, per il resto, questo non è stato un viaggio, è stato qualcosa di più e il ricordo di questa terra non è solo un ricordo di un luogo visitato ma è la radice e la sorgente del sorriso di mia figlia, è l'intensità del suo sguardo e il suono della sua voce. Qui c'è la sua origine e ciò rende questa terra più cara di ogni altro luogo al mondo. Questa sera sono piena di paure. La mia cucciola avrà timore, al ritorno, di cose semplici come stare seduta legata nel seggiolone del'auto, avrà il terrore dei miei cani e del mio gatto che da me non sono opzionabili ma sono parte integrante della famiglia e lei me la immagino come strillerà... Sarà tutto un po' difficile e stasera le dicevo che mi dispiace portarla via da qui, mi dispiace che avrà paura, mi dispiace averla tolta dalla sua routinne... Vorrei che non soffrisse e che non dovesse affrontare tutte queste prove. Spero di essere per lei una buona mamma, se lo merita. È così buona e cara che, davvero, merita una brava mamma e ciò anche considerando tutte le prove che sta superando uscita come è da un istituto dove orari e regole erano sempre le stesse, giorno dopo giorno. Io ce la metterò tutta.

sabato 2 marzo 2013

Ad Hanoi

Giorni vietnamiti con il caldo che entra nella pelle e la gioia nel cuore, con mia figlia e mio marito che si inseguono e io che mi meraviglio ogni attimo, con la risata della mia bimba che mi risuona nel cuore e con lo stupore di cio' che mi sta accadendo, di questo miracolo. Soprattutto, giorni in cui finalmente sono me stessa. pinamente, in cui il bello e' davvero bello e il brutto e' davvero brutto, in cui tutto e' semplicemente come deve essere e io vesto i panni di me stessa, in cui non attendo piu' e la vita fluisce come deve, con me pienamente consapevole. La prima settimana con la mia bimba avrebbe potuto essere vissuta in qualsiasi citta' del mondo, non c'erano ristoranti con gli sgabelli in mezzo alla strada in cui donne con il cappello a cono preparano il Pho, non c'erano motorini con bambini e cani e borse della spesa tutto contemporaneamente che viaggiano, non c'erano donne bellissime con gli occhia mandorla vestite di un abito lungo ed elegante che attraversano la strada, c'eravamo io, mia figlia e mio marito che ci stavamo conoscendo. Dal giorno successivo l'incontro sono stata male, ho avuto la febbre alta e qualsiasi forma possibile di malattia intestinale ma questo non per aver mangiato qualcosa di insano ma per un'influenza che ha fatto tutto il suo decorso incurante di cio' che mi stava accadendo, ha iniziato con male fortissimo alla gola, giorni afoni, e poi febbre altissima, stanchezza pazzesca e dolori allo stomaco, poi raffreddore davvero fastidioso e infine tosse ed ora, dopo 11 giorni, sto finalmente bene. Ma questa influenza ha buttato fuori un sacco di cose brutte che ho vissuto in questi anni e che io mi ammalassi cosi' tanto davvero non solo non me l'aspettavo ma non penso sia stato neanche un caso perche' davvero avevo accumulato troppo dolore. In mezzo a tutte queste malattie c'era la mia piccola..., e' una bimba adorabile, davvero simpatica. Sembra l'abbiano creata apposta come la volevo... non le aggiungerei ne' toglierei niente! La prima notte non voleva dormire nel lettino e abbiamo iniziato una certa lotta durata quasi un'ora o forse anche di piu'. Il suo non era un capriccio ma reale paura di dormire da sola nel lettino, in un mondo che non conosceva, con due estranei... si e' battuta come una tigre e io tanto la amavo ed ero orgogliosa di lei e tanto non l'ho tirata su pur continuando a parlarle con calma, risistemarla, coccolarla... Mi dispiace di averle imposto questa prova cosi' dura ma io penso che la prime regola per stare bene sia dormire bene e in tre in un lettone forse lei ce la faceva ma io no e se io sono nervosa lo diventa anche lei. Alla fine la mia cucciola si e' addormentata e da allora dorme senza problemi nel lettino come probabilmente ha sempre fatto in Istituto dove non aveva me ad accudirla ogni secondo. Ma al mattino appena si sveglia o al pomeriggio quando si addormenta per il sonnellino viene nel lettone e sono i momenti della giornata che preferisco perche' lei e' dolcissima e mi si butta addosso cercando baci e coccole e li' si stiamo strette strette che non la lascerei pie'. Lei non ha pianto quando ha lasciato l'Istituto. Per qualche momento si e' accorta di cio' che stava accadendo quando il furgone e' partito ma si e' distratta guardando fuori dal finestrino perche' e' curiosa e riflessiva. Io credo che mi abbia sostituita facilmente con una delle didi che si prendeva cura di lei e mi dedica amore e coccole impensabili con un'estranea e sono certa che ha fatto questa trasposizione che le consente di stare serena (e infatti durante il giorno e' serena e solo occasionalmente, di notte, fa incubi che io vedo come positivi perche' certamente ha vissuto un trauma che deve in qualche modo esprimere, fosse pure in un sogno). Lei cerca costantemente la gioia. Non ci sono dubbi, vuole essere felice con una forza e una costanza difficili da descrivere. Vuole essere felice, ricerca la felicita' ed evita i conflitti. Si sa incaponire come una tigre in gabbia per cio' che teme (per esempio, non voleva assolutamente stare nel passeggino, e con assolutamente intendo dire proprio in modo definitivo, lei non ci voleva proprio stare...) ma per il resto, anche se attua tutte le consuete dinamiche dei bimbi che fanno capricci (che fa anche lei, certo!), sento in modo inequivocabile che non ha voglia di perdere tempo, che se vuole la bibita anziche' l'acqua si, se la prende, piange, scivola a terra e fa finta di essere la bimba piu' triste della terra contorcendosi e dibattendosi, ma se vede che non gliela do si rialza e inizia a correre... fa lo stesso mamma, non vedi che ci sono cose piu' belle? Ecco, mia figlia ha voglia di vivere e di imparare, ne ha tantissima. Con mio marito il rapporto non e' stato facile,non era abituata a uomini e fino ad oggi non si e' mai lasciata prendere in braccio per piu' di qualche secondo senza poi scoppiare a piangere, pero' ormai da giorni giocavano continuamente con lei che lo chiamava sempre, anche quanto era in bagno e fino a ieri urlava YE' ma da oggi lo chiama APAP che e' l'attuale sua versione di PAPA'. Oggi, al Mausoleo di Ho Chi Min, finalmente, mio marito ha avuto la sua vittoria e forse anche lei perche' ad un certo punto si e' lasciata prendere in braccio ed e' stata li' per mezzora con lui che, talmente contento, per tutta la mezzora non le ha mai cambiato posizione per il timore che cambiasse idea e volesse scendere. Sono bellissimi insieme. Lei lo chiama e lui corre, mangia piu' con lui che con me, sicuramente le sue risate piu' belle le fa con lui e devo dire che mi sembrano due innamorati con lei con ancora quaalche paura ma ormai completamente affascinaata. Piccole grandi conquiste in questa Hanoi che, da qualche giorno a questa parte, abbiamo iniziato a scoprire ed amare, nel tempio della letteratura, lungo i suoi bei laghi o nelle sue pagode. Speriamo comunque di tornare presto a casa perche' e' chiaro che, per la piccola, passare da due anni in istituto a una vita in hotel e' strano e forse neanche tanto sano ma, per quello che potremo, ancora per qualche giorno, cercheremo noi per lei, consapevoli, di trattenere quanto possiamo di questa terra che ci ha dato il nostro bene piu' grande.