laurea

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giovedì 24 febbraio 2011

Della Libia e del nord Africa

Se penso a ciò che sta accadendo in Libia e, in generale, in nord Africa  vengo presa da un grande senso di sconforto e da un altrettanto grande sentimento di ammirazione.
Il popolo africano sta cercando una propria strada, una propria via, e lo sta facendo con estremo coraggio, con il massimo sacrificio.

Io sono senza parole,attonita, ma ritengo sia giusto impiegarne almeno alcune perché il sacrificio di vite umane è qualcosa di talmente mastodontico che sembra impossibile e ciò che sta accadendo mi sta sconvolgendo profondamente tanto che vorrei fare qualcosa, vorrei poter aiutare, vorrei poter contribuire.

In Libia muoiono falciati a centinaia, migliaia, dai colpi di un criminale come Gheddafi. Mia madre ha usato una giusta descrizione: è un diavolo.
Lo stesso diavolo che abbiamo accolto qui a casa nostra con tutti gli onori, con tutte le pagliacciate che si confanno ad un Faust vero e proprio.
Io sono allibita da come la mancanza di etica sia accettata senza colpo perire in un paese come l'Italia in cui c'è stato chi è morto per un ideale, per un pensiero, per una causa giusta...
Qui ora vale tutto, vale tutto!

Ieri ho sentito quella specie di uomo (ma forse è di cera? Forse ormai è imbalsamato e viene mosso dai fili?) di Berlusconi che diceva l'ennesima coglionata.

Lui ha detto che c'è il rischio che si diffonda l'integralismo islamico e nello spendere queste parole (oltre a quelle di dire che è "piacevolmente" colpito da questo moto verso la libertà dei popoli del nord Africa) ha instillato il seme della paura.

Perché avrebbe potuto dire che questo era il primo passo per una società più giusta, per una società democratica.. Avrebbe potuto apprezzare quei martiri che stanno morendo per un ideale...

Avrebbe potuto spiegare al popolo italiano che ci sono tanti africani disposti a dare la vita pur di essere liberi...

E invece no, lui ha detto che ora c'è il rischio dell'integralismo islamico...

Pazzesco..


Così si diffonde sempre più, in questo nostro paese già fin troppo razzista e fascista, il concetto: rivolte in Africa = integralismo islamico!
Non va bene, non va bene!

In quel telegiornale, a mio avviso, falso e corrotto che è il TG1, ai primi sbarchi dalla Tunisia, era stato detto che chi stava fuggendo dalla Tunisia erano i "contrabbandieri che vivono nelle coste Tunisine".
Hanno detto esattamente questo, l'ho sentito io con le mie orecchie! E le persone per bene che sono scappate per dare un futuro ai loro figli? O per avere loro stessi un futuro più degno?


Ma perché?
Perché dire cose a tal punto crudeli e così qualunquistiche su queste persone che stanno vivendo una situazione così difficile e, soprattutto, che stanno compiendo un atto così eroico?

L'Africa uscirà dal proprio torpore, la cultura sempre più diffusa genererà persone più colte, più preparate, più conscie dei propri diritti e queste persone acquisiranno diritti e privilegi.
Io spero che di immigrati qui ne arrivino tanti, che come molti italiani nel mondo, a suo tempo, portino nuove iniziative e nuove forze, che cambino questa nostra società e che la rendano più giusta.
Magari poi non sarà così, ma  il figlio di una di queste persone, nei barconi, potrebbe essere spinto dal desiderio di compiere un sogno... il sogno di una vita degnitosa e giusta, che è poi il sogno per i quali i suoi genitori hanno rischiato la vita, per il quale i suoi zii o nonni hanno dato la vita... e allora potrebbe cambiare tanto, tutto. Ne basta uno. Perché il volere di uno solo smuove il mondo.


Io, al momento, mi inchino a quegli uomini e donne che stanno lottando per la libertà.

mercoledì 23 febbraio 2011

si vivacchia...

Al fine di supportare le coppie adottive durante la lunga attesa, i servizi sociali di ogni regione d'Italia, mettono in atto alcune iniziative.
Nel caso della nostra provincia sono stati creati una serie di gruppi di auto mutuo aiuto.
Da un anno frequentiamo quindi questi incontri che ci hanno consentito di conoscere due coppie molto simpatiche e di trascorrere alcune belle serate sia durante l'appuntamento ufficiale che durante cene e incontri che abbiamo organizzato nel mentre.
 
In alcuni momenti è stato molto utile questo gruppo di nuovi amici perché sicuramente comprendevano immediatamente la situazione e gli stati d'animo e quindi era possibile uno scambio vero e sincero con suggerimenti/consigli o anche solo comprensione davvero consci.
 
Questa sera al corso diremo che noi non parteciperemo più.
Per mio marito è sempre stata una tortura e sinceramente non gliene può fregare di meno (ma, oggettivamente, come ho già detto più volte, a lui non frega neanche tanto di avere un figlio o di adottarlo, è un po' trasportato delle situazioni e reagirà, forse, solo se mai arriverà questo figlio di cui non sente affatto l'esigenza).
Per me era importante ma ora mi rendo conto di non avere più voglia di andarci.
 
Non ne ho voglia perché si parla di adozione e io non ho voglia di parlarne...
Le altre due coppie hanno avuto un percorso più consueto e in un caso hanno già da qualche mese uno splendido bimbo di 6 anni, e nell'altro caso andranno a breve in Russia a fare il secondo viaggio per la rivedere la loro piccola (anche lei di 6 anni) che hanno già conosciuto nel primo dei 3 viaggi previsti per la procedura Russia.
Ora, per come sta andando questo percorso adottivo, per me è meglio evitare il discorso adozione, è meglio allontanarmene.
 
Tutto questo, in qualche modo, è una piccola sconfitta. L'ennesima sconfitta di questo percorso di merda.
Il percorso è quello di volere un figlio.
 
Oggi sono un po' giù di morale, non stanno andando molto bene le cose.
Al lavoro per me è durissima, non è un periodo positivo e non ho neanche voglia di entrare nel merito della situazione.
A casa è altrettanto dura perché in questo periodo litigo spesso con mio marito e sono decisamente intollerante verso quasi tutto senza contare che, anche lui, dopo la morte di S., è ancora più disinteressato a tutto quello che concerne la famiglia per cui ogni cosa che fa mi sembra uno sforzo e decisamente credo stia meglio quando fa le cose per i fatti suoi. Il problema è che non ho voglia di rimboccarmi le mani per sistemare ciò che non va (in una coppia non si va sempre d'accordo e a volte, per riuscire a ristabilire l'armonia, è necessario impegno, non tutto le situazioni si risolvono così, per caso, vivendo... molte volte è necessario cercare di sforzarsi per creare armonia, oppure cercare di trovare le risorse perché le cose vadano bene). In questo periodo io non ho voglia di fare niente per cui lascio andare la barca alla deriva perché non ho la forza di fare diversamente e poi perché, francamente, sono stufa.
Per quanto riguarda il percorso adottivo l'unica cosa che voglio fare è dimenticarmene...
 
Non c'è niente che vada davvero male però non c'è neanche niente che vada davvero bene per cui, in questo periodo, si vivacchia...

lunedì 21 febbraio 2011

s'è rotto...

Non mi ero accorta che fosse passato così tanto tempo dal mio ultimo post.
I giorni sono volati e non sono stati giorni molto entusiasmanti... troppo frenetici, troppo stancanti.
 
Venerdi sono stata nel capoluogo di provincia. Una giornata stressantissima.
Sono stata a fare un'ecografia per verificare lo stato della mia endometriosi.
Pare che la cura della pillola continuata stia funzionando. I nidi di endometriosi sono meno fitti, un po' disgregati. Ma il dottore mi ha già detto che se dovessi evitare di prendere la pillola per soli due mesi tutto riprenderebbe come prima...
 
Ora devo andare dalla mia ginecologa e vediamo un po' cosa dirà. Il problema è che anche per andare da lei devo andare sempre nel capoluogo e sono due ore di auto...
Sono andata anche a fare alcune fotocopie in università perché non avevo ancora recuperato tutti e 7 i libri per il prossimo esame.
 
E qui mi metterei a dire tante e tante parolacce perché non mi spiego come cavolo si possa dare un esame con 7 libri! E sto parlando di TOMI!
Oltretutto, almeno 3 di questi scritti PRIMA del 1920 e 2 PRIMA del 1960! Ma possibile che nel mondo dell'arte non ci sia niente di più moderno da presentarci?
Perché non ho recuperato libri ristampati! Ho proprio dovuto fare le fotocopie da libri tutti rotti e invecchiati perché assolutamente introvabili e devo dire che no, in questo caso non ho provato il sacro rispetto verso i libri antichi, ho provato solo un gran disgusto perché non ci credo che sul barocco romano non ci sia qualche testo più moderno rispetto a quello che ho copiato del 1957!
 
Oltrettuto, andare al capoluogo è stato un grandissimo stress già di per sé.
Io non sono fatta per la città.
Abito in un paesino di 1700 abitanti, per arrivare al lavoro, nella città che è anche la provincia, ci metto 4 minuti e non c'è neanche un semaforo. Quando devo parcheggiare nel parcheggio che ho descritto nel post precedente già mi viene l'orticaria se perdo 10 minuti per trovare posto e invece in città, per parcheggiare vicino all'università, ci ho messo mezzora, facendo 5 volte il viale e il contro viale, e alla fine ho parcheggiato in divieto con il terrore che mi portassero via l'auto!
 
Io non riesco ad apprezzare i pregi della città, neanche se penso al fatto che io per andare all'università e per fare un'ecografia da un dottore idoneo ho dovuto farmi due ore di auto...
 
In città ci sono tantissimi eventi, ho aperto un giornale e le iniziative per la serata erano tantissime, avrei potuto vedere "il cigno nero", l'ultimo film di Darren Aronofsky (il mio regista preferito) in lingua originale... avrei potuto andare a vedere almeno 3 spettacoli teatrali tutti e 3 molto molto interessanti, avrei potuto andare a vedere con comodità una bellissima mostra d'arte contemporanea inaugurata la scorsa settimana...
 
Ma io adoro le mie montagne, adoro l'aria di montagna quando mi sveglio, adoro il silenzio del giorno e della notte, adoro le mie galline, adoro il fiume sotto casa, adoro vedere le mucche al pascolo a 500 metri da casa...
 
Insomma, io non sono fatta per la città.
E se devo andare a vedermi lo spettacolo teatrale ci vado lo stesso, faccio due ore d'auto e alla fine vado a vederlo... senza contare che qui da noi abbiamo due bellissime stagioni teatrali e passano i migliori spettacoli itineranti d'Italia.
 
Insomma, io non sono fatta per la città...
 
Comunque sia, il venerdi è stato molto stressante, alla sera volevamo andare al cinema (a vedere, appunto, il Cigno Nero che invece poi abbiamo visto domenica) e invece siamo stati a casa perchè davvero io non ce la facevo e poi V.B, era stato da solo tutto il giorno...
 
Sabato sera sono venuti a trovarci i miei nipotini A. e C. di 4 e 2 anni.
Bellissima serata ma... che fatica!
Ne hanno combinate d'ogni con tanto di bombardamento aereo sugli animali della savana e successivo intervento salvifico da parte dei pompieri!
Ci aggiungo i salti nel letto, le tirate di coda al gatto e le dita negli occhi al cane...
 
Insomma, direi che non c'è stato un attimo di pace e ciò mi ha fatto pensare a quanto tutto sommato la nostra attuale quiete non sia poi così da disprezzare...
I bambini sono molto impegnati e se anche con loro è tutto più bello, non potendo fare altrimenti, sto cercando di godermi questi momenti di solitudine che hanno degli aspetti positivi.
 
Siamo quasi a fine febbraio e mi rendo conto che fino a giugno ci sono ancora diversi mesi, poi chissà a giugno cosa diranno delle adozioni in Vietnam, è tutto così vago, così incerto...
A un anno e 3 mesi dal mandato guarda qui che blocco...
E' l'ulteriore aspetto innaturale in mezzo al già troppo innaturale percorso adottivo.
 
In questo fine settimana mio marito mi ha fatto veramente incavolare!
Lui è la persona più distratta che io conosca, quasi ogni cosa che fa la deve fare due volte perché la prima si è dimenticato qualcosa inoltre non ha molta cura delle cose in generale.
 
In pratica, mio marito è proprio giusto che sia istruttore di boxe perché ha la delicatezza di un elefante.
E infatti... in casa rompe tutto.
Tutto, tutto, tutto.
E' come se, avendo sotto mano qualcosa di valore, lui non avesse alcun tipo di cura, come se fosse qualcosa che non vale niente..
Spostare un prezioso soprammobile in cristallo piuttosto che il giornale, per lui è la stessa cosa, per lui sono la stessa cosa!
 
Ha rotto i bicchieri di cristallo, ha rotto quasi tutte le tazzine del servizio da 12 della Thun, ha rotto praticamente ogni mio soprammobile e, purtroppo, domenica mattina ha rotto la mia amatissima tisaniera di vetro della Guzzini!
Ci sono rimasta malissimo!
Stavamo svuotando la lavastoviglie e io gli stavo giusto dicendo che sarei andata nella più bella drogheria della mia città per prendere qualche buona tisana avendo finito le ultime acquistate.
Gli stavo giusto dicendo che con la nuova tisaniera (regalatami a Natale) era molto comodo e pratico fare le tisane...
 
E lui tira fuori dalla lavastoviglie la tisaniera e dice: cos'è questo? (perchè mancava il coperchio...), l'ha girata e patatrak!!!
Rotta distrutta in mille pezzi!
 
Ci sono rimasta malissimo, malissimo.
 
La domenica è stata quindi un disastro, niente di positivo e devo dire che sono ancora arrabbiata adesso...

lunedì 14 febbraio 2011

fine settimana

In questo fine settimana ho fatto molte cose.
Venerdi sera siamo andati a cena in un nuovo ristorante cinese - giapponese.
A noi piace moltissimo mangiare il sushi e in questo ristorante era buono anche se c'era molta scelta.
 
Comunque sia la cena è stata davvero piacevole perché per via di V. B. (ho deciso di non scrivere più tutto il nome completo del mio cagnolino per motivi di privacy - mia ovviamente, non sua!) era da un po' che non uscivamo alla sera.
 
La giornata lavorativa era stata particolarmente impegnativa e parlarne a cena è stato molto utile per stemperare un po' la tensione anche se mi sono trascinata per tutto il fine settimana, soprattutto alla notte, i pensieri lavorativi.
 
Sabato siamo andati a vedere la mia nuova auto!
Ho acquistato un'auto di seconda mano!
 
Premetto che io utilizzo la mia auto per brevissimi tratti di strada, non perché non ami guidare ma perché, per i viaggi più lunghi, uso sempre quella di mio marito.
Per me è sufficiente una utilitaria in quanto lavoro a 5 minuti da casa e, se si aggiunge che la devo parcheggiare in un luogo pieno di buchi (anzi, crateri!), di polvere, di proprietari di auto che bollano le auto altrui con la portiera o con retromarce sbagliate o, comunque, con parcheggi frettolosi, direi che non valga la pena acquistare un'auto nuova o di valore.
 
Attualmente ho una cinquecento acquistata 17 anni fa!
La adoro!
E' rossa, assolutamente perfetta per me, mi calza come un vestito comodo che amo moltissimo.
 
Ma... oramai questo vestito è davvero tutto bucato, direi che sia a brandelli...
 
Ha una fiancata completamente bollata e rigata (in modo molto evidente),  il cofano posteriore è bollato anche lui (avevo fatto retromarcia contro un palo...), il paraurti è stato avvitato alla bene meglio da mio marito con viti esterne grossissime, il cofano posteriore non sta più su, tutte le portiere e anche il cofano non si chiudono più (incredibile come in tanti anni che l'auto ha questo problema nessuno mi abbia mai rubato niente da dentro!), perde olio in modo sempre più copioso, si ingolfa mentre va almeno una volta o due al mese (ormai sono espertissima nel gestire l'inconveniente e metto le 4 freccie con disinvoltura mentre dietro suonano alla grande e mi insultano mentre mi superano...), alcune marce, in salita, non le tiene più (e considerando che ne ha solo 4 sta diventando davvero un problema...).
Insomma, io devo dire che nell'ultimo anno mi sono vergognata ad andare in giro con questa auto.
Io che sono una menefreghista pazzesca, ho davvero notato, in almeno 3 o 4 occasioni, che ho cercato di non fare vedere che auto avevo...
 
Ce l'ho da tantissimi anni e mi fa soffrire l'idea di demolirla, la vorrei regalare ma... è irregalabile!
Non è davvero possibile, farei un dispetto a quella persona perché non vale l'importo del trapasso.
E' un'auto da disperati e io la usavo perché, fino a pochi mesi fa, aveva un motore perfetto, assolutamente perfetto, e poi perché, appunto, è come Goldrake se io fossi Actarus...
 
Ormai però non ce la fa più e tutto sommato va bene così, è ora di cambiare.
 
Ho così trovato un'auto perfetta visto l'utilizzo.
 
Si tratta di una Atos del 1999.
E' climatizzata, 5 porte, con ruote nuove sia da neve che non. Mi è stata consigliata dai nostri meccanici di fiducia dicendoci che è un'occasione perchè è stata tenuta benissimo, sono stati rifatti i freni nel 2010 ed è anche stata cambiata la cinghia di trasmissione.
La pago solo 1500€.
 
E' nera e questo non mi piace molto perché, per me, avrei preferito un'auto di un colore più vivace.
 
Ha due piccoli bolli che andremo subito a sistemare e quindi è come se l'avessimo pagata 1800 euro (perché continiamo di spendere al massimo 300€ per la sistemazione).
 
E' molto spaziosa all'interno e direi che, se dovesse mai arrivare un bambino piccolo, sia l'ideale anche da quel punto di vista.
 
Visto che mi servirà per i motivi detti sopra, secondo noi va bene. Spero di poter fare presto il passaggio perché ho molta voglia di cambiamenti e da qualche parte bisogna ben iniziare!
 
Sabato sera siamo stati a cena da alcuni amici, genitori adottivi di un bambino splendido, stupendo!
Questo bimbo è stato adottato da grande, in adozione italiana e, come nella maggior parte per i casi di adozione nazionale, è stato sottratto alla sua famiglia per via dei maltrattamenti e delle percosse subite.
Ha evidenti tracce di botte in tutto il corpo e ha un passato molto, molto difficile.
 
E alla fine è approdato dai miei amici e in pochi mesi ha fatto grandi progressi riuscendo in molti casi a gestire l'ansia e l'angoscia che improvvisamente lo assalgono.
 
Ha detto a mio marito (visto che ha saputo che è istruttore di boxe): ma quando vedi due persone che si picchiano poi ti vengono in mente i ricordi?
 
Per noi è stata un'esperienza molto forte ma molto positiva perché mi sono sentita davvero vicina a questo bambino, anche se io le botte non le ho mai prese, anche se io non ho il suo passato, io lo ho amato molto durante i momenti passati insieme e sono davvero felice che abbia potuto trovare dei genitori così splendidi come quelli che gli sono stati abbinati.
 
Domenica, invece, sono stata alla manifestazione "se non ora, quando?"
Quella "faziosa", organizzata dalla sinistra, quella per cui bisognerebbe vergognarsi...
 
Io non mi sono vergognata, io non ho visto nessun organizzatore di sinistra, io non ho visto donne faziose.
C'erano tante donne normali, come me.
 
Credo che in Italia, su questo discorso di Berlusconi, potrebbe uscirne una guerra civile.
E questo perchè le persone che non lo sopportavano adesso lo odiano e le persone che prima lo apprezzavano adesso lo amano incondizionatamente.
Si stanno creando due fazioni talmente nette e talmente opposte che potremmo andare avanti per sempre.
 
A me fa schifo. Come se ogni volta che lo vedessi io vedessi un vecchio porco. Per me è un vecchio porco lussurioso e bavoso.
 
Anni fa non la pensavo così, allora pensavo solo che fosse un egocentrico ladro assetato di potere e che bramava di essere ossequiato da tutto.
 
Con gli anni è peggiorato. Secondo me.

giovedì 10 febbraio 2011

L'albero caduto

Due giorni fa ho assistito ad una scena che mi ha molto toccata.
 
Lungo la provinciale che conduce dal mio paese al lavoro, ho visto abbattere un grosso albero.
Si trattava di un pino che avrà avuto almeno 40 anni.
 
Alcuni taglialegna bloccavano la viabilità in modo da consentire all'albero di cadere sul ciglio della strada senza causare incidenti visto che si trovava nella scarpata laterale alla strada.
 
Mi è dispiaciuto moltissimo vedere quella mastodontica pianta cadere inerme.
 
Mi sono immaginata una pianta felice, che con i rami alti veniva toccata dal sole, dal vento, dalla pioggia e dalla neve.
E mi sono immaginata un essere primordiale ma vivente, che improvvisamente, si è visto falciare via la vita.
 
Lui se ne stava lì, a vedere passare le auto di giorno e ad ascoltare il rumore dei suoni del bosco di notte, se ne stava lì felice a vivere e improvvisamente, dopo 40 anni, qualcuno ha deciso che quel giorno, esattamente quello, sarebbe morto.
 
Vederlo cadere è stato molto triste perchè era in splendida salute, era davvero rigoglioso e grandissimo.
 
Lui era un albero e l'ho visto così inerme davanti al volere dell'uomo da non potere non riflettere a quanto anche l'uomo sia inerme davanti alle leggi della natura, davanti alla caducità umana, davanti alla morte.

martedì 8 febbraio 2011

Che fatica!

Ieri è stata una giornata molto dura.
Siamo stati dal nostro ente che ci ha riunito per fornirci gli ultimi riscontri sulle procedure in Vietnam.
 
Il clima non era sereno e alla fine i referenti non hanno parlato spiegando tutto ciò che forse avrebbero voluto dirci mentre alcune coppie di amici erano molto arrabbiate e quindi si è creata una situazione paradossale in cui i referenti cercavano di difendersi da accuse che non facevano altro che evidenziare crepe nella gestione delle pratiche che poi, alla fine, sono state anche confermate.
 
Io non so più cosa dire tranne che l'unico modo per arrivare a mio figlio è l'ente che ho scelto che, con la mia pratica, sembra si stia comportando correttamente.
 
La referente dall'Italia andrà in Vietnam a marzo/aprile per fare di nuovo il punto della situazione e quindi si tratta del terzo viaggio da settembre ad oggi.
Credo che, quanto meno dall'Italia, escludendo eventuali errori passati, stiano facendo il possibile e la mia intenzione è quella di affidare davvero a loro tutto quello che dovrà essere necessario per raggiungere mio figlio e questo perché, punto primo è il loro lavoro e sanno farlo meglio di me, punto secondo io non ho né la voglia né la forza di occuparmene.
 
Ho deciso di godere di ciò che ho adesso e così voglio fare e devo dire che in questo momento un figlio non mi manca. Da quando per qualche motivo ho girato una chiave interiore che non pensavo di avere, io non ho assolutamente più questa gran smania di avere un figlio.
Ieri ne parlavo con mio marito e dicevo che mi piacerebbe arrivasse un bimbo di 7/8 anni.
Un bambino più grande perchè sono stanca di bambini piccoli.
Ho letto tantissimo in merito, ho vissuto con molta intensità la crescita della mia figlioccia, di sua sorella, dei miei nipoti, dei bimbi di alcuni amici, e ora io sono stufa di bambini piccoli.
Forse, sono stufa dei bambini in generale.
 
Oppure forse sono solo stanca, direi addirittura, nauseata, di aspettare.
Fa lo stesso, il risultato non cambia.
Per ora va bene così.
 
In questo periodo ho riflettuto moltissimo sulla richiesta di part time.
Il discorso di non chiedere il part time per riuscire poi ad andare in maternità con uno stipendio pieno non ha più alcun senso visto il tempo che dovrà ancora passare.
A questo punto, quindi, davvero nulla osta in merito.
Tranne... lo stipendio.
Sta di fatto che con una riduzione di orario avrei uno stipendio più basso (ma dai???) e con tutte le spese che abbiamo attualmente sarebbe una modifica dolorosa.
Sono qui che mi dibatto fra l'incudine e il martello.
 
Da una parte vorrei chiederlo, un part time verticale con la possibilità di stare a casa tutto il venerdi, dall'altra parte mi trattengo perchè mi dico che alla mia età io posso resistere ancora, che lavorare mi coinvolge, che sono nel pieno di una situazione lavorativa che non dovrebbe vedermi ritirare ma che mi dovrebbe vedere andare avanti motivata.
 
Ma io non ce la faccio più a stare così tante ore seduta e al chiuso!
E' una questione anche fisica, soprattutto fisica.
Non ce la faccio più...
E' come se avessi bisogno di aria...
Non ce la faccio più di riunioni, questioni, situazioni.
Avrei voglia davvero di dedicare delle buone ore allo studio, di provare con i miei progetti legati agli studi sul'arte, di seguire la mia casa, di dedicare qualche momento a preparare cena, ad andare a trovare qualche amica con calma, ad avere il tempo.
Il tempo di prendere il fiato da questa corsa alla quale, e questa è la grande verità, non sono più interessate.
 
Vorrei rallentare il ritmo o dedicarmi ad altro. Ho dato troppe ore a questo lavoro e se anche questo è giusto perché è lavoro, dall'altra parte mi dico che, se ho seminato e adesso ho la fortuna di poter raccogliere, sarebbe ora di farlo.
 
E poi torno su sti calcoli e questi euro in meno e a quello che ci faccio con questi euro e alla situazione che si creerebbe.
E allora sono punto e a capo.
Chiedo il part time o non chiedo il part time?
 
Si vedrà, come spesso capita, alla fine certe decisioni si prendono quando si smette di pensarci ma ci si è condotti, in qualche modo, dalla vita.

giovedì 3 febbraio 2011

BUON ANNO!!!

Oggi non mi sento molto bene.
Sono qui in ufficio mezza influenzata e noto che questo malessere ha uno strano decorso.
In alcuni momenti sto malissimo, mi sento tutta chiusa, ovattata, ho male alle ossa, alla pancia, agli occhi..., in altri momenti sto bene, mi sento in forma, sono assolutamente come sempre.

Lo strano in tutto questo è che i momenti down e i momenti up iniziano senza alcun preavviso per cui magari sto parlando con un collega e, nel mezzo del discorso,  passo da down ad up o viceversa e quindi sembro pazza!

In un momento up sono andata a prendere delle paste e delle pizzette per festeggiare il TET che è il capodanno vietnamita. E' stata una bella festa in cui tutti erano un po' straniti di festeggiare questa ricorrenza ma io ero contenta come una Pasqua e ho fatto gli auguri a tutti!

Buon anno del gatto per il calendario vietnamita e buon anno del coniglio per il calendario cinese!
Comunque vada, sarà un successo perchè sono considerati entrambi anni molto fortunati!

In questi giorni, senza mio marito a casa, me la sto cavando bene e devo dire che il callo che mi ero fatta anni fa alla vita in solitudine c'è ancora e mi ci sono ri-abituata presto.
Oltretutto, per anni ho vissuto senza televisore e, in questi giorni, la sto in effetti guardando molto poco come se a stare da sola non avessi bisogno di tante parole.

Che poi non sono sola... V. B., M,. e le mie due galline mi tengono molto impegnata.

Innanzitutto V. B..
Lo amo, lo adoro!
E' veramente perfetto per me, assolutamente perfetto!

Questo è un amore grande e immenso, lo sento fortissimamente!
Non con tutti gli animali della mia vita ho creato lo stesso magico rapporto, con ognuno ho creato un rapporto, sempre bellissimo, ma con pochissimi quel rapporto meraviglioso che può crearsi solo in alcuni casi nella vita fra persone o fra persone e animali.
Con V. B. io impazzisco di amore! Mi piace tantissimo!

Innanzitutto, impara subito.
E con subito intendo davvero subito.
Sa capire questi comandi:
Pipì Fuori! (ovvero, fa la pipì a comando quando glielo dico! Anche se glielo dico una volta ogni 10 minuti!) Seduto! Fermo! Porta (la pallina)! Lascia!.
Adesso gli sto insegnando "straiato" e poi vedremo...

A parte il "lascia" che può salvargli la vita se per caso incontra un boccone avvelenato (S. lo sapeva il "lascia" ma ormai aveva mangiato troppo veleno...), tutto il resto è per imparare a comunicare e noi stiamo comunicando benissimo!

Mi diverto tantissimo con lui, è simpaticissimo!
Al mattino lo guardo dalla finestra della camera e lui passeggia per il giardino, scodinzola agli uccellini, tira i ciuffi di erba, fa gli aguati alle galline che però sono dentro al pollaio...
Insomma, è uno spasso!

Purtroppo dobbiamo attendere ancora una ventina di giorni prima di poterlo portare a passeggio perché non aveva fatto alcun vaccino e quindi potrebbe prendersi qualche malattia. Questo mi dispiace moltissimo perchè è molto diffidente e gli sarebbe servito avere dimestichezza con l'esterno in questo periodo che è ancora così piccolo.

Il mio micio M. mi fa molta compagnia di notte. Appena porto V. B. in cuccia M. si risveglia del torpore (non che se ne stia mai senza avermi a portata di sguardo...) e così di notte ho una compagnia molto rilassante perché mi permette di addormentarmi con il suono delle sue fusa e di risvegliarmi sempre con questo rumore in sottofondo.
M. non viene mai nel letto fino al cuscino. Lui sta in fondo ai piedi oppure a distanza di "carezza".
Quindi i suoi richiami sono sempre delicati, rilassanti, come un buon giorno e un buona notte dei più speciali in assoluto!
M. è un gatto molto buono.
Il mio precedente gatto, il mio adoratissimo gatto Pepe, aveva un carattere peggiore rispetto a M., ma con me era perfetto, assolutamente perfetto...
Diciamo che con gli estranei era un po' più scontroso...

Invece le mie due galline in questi giorni mi hanno fatto arrabbiare moltissimo!
In particolare Era.
Lei sola riusciva in qualche modo ad uscire dal pollaio, non ho mai capito come anche se ho trascorso ORE in appostamento.
Non c'è stato verso di scoprire la modalità con cui riusciva a volare fuori dal pollaio.
Comunque, dopo un mese di scorribande in giardino, all'arrivo di V. B., abbiamo messo del fil di ferro da un lato all'altro della recinzione del pollaio in modo che non potesse volare fuori.
Questo non è servito a niente...
A questo punto abbiamo messo anche delle striscie orizzontali di fil di ferro che creavano una maglia da  cui era molto più difficile che una gallina riuscisse a passare.
Anche in questo caso passava tranquillamente.
Presa dalla disperazione un giorno ho messo dei pali (di quelli che uso per i pomodori) fra una maglia e l'altra, in questo modo il tessuto che copriva il pollaio, oltre a rendere  il mio bellissimo pollaio da giardino un accampamento..., sarebbe stato almeno un po' più rigido e avrebbe impedito il passaggio di Era.
Due giorni dopo (probabilmente dopo avere preso le misure...) me la ritrovo fuori.

Ciò che accadeva, quindi, era che davanti alla porta-finestra che conduce al giardino io ogni giorno mi vedessi Era che mi aspettava (perchè riconosce il rumore del portone che si apre quando arrivo con l'auto) e V. B. in cuccia timoroso di avvicinarsi...

Alcune mattine fa, con il freddo delle 7.00 del mattino, non ci ho più visto e ho preso una rete che mio marito aveva precauzionalmente acquistato prima di andare via e l'ho piazzata (alla bene e meglio) sopra alla recinzione del pollaio in modo da rendere assolutamente impossibile il passaggio.

A quel punto ho scoperto che non usciva tramite il teletrasporto ma che, effettivamente, riusciva a volare fuori... e da quel momento non ce l'ha più fatta!
Oggi ha cercato in tutti i modi la fuga quando sono andata a prendere le uova e a dare loro il cibo, ma ormai per lei è finita!
Lo dico con gioia anche per lei perché la furbona sapeva uscire... ma non rientrare!

Insomma, fra cane, gatto e galline in questi giorni non mi sono di certo annoiata...

Mancano pochi giorni al ritorno di mio marito e anche se so che lui è molto felice in questo ritiro pugilistico, io non vedo l'ora che torni perché. si... da sola sto bene... ma con lui sto meglio!