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mercoledì 27 aprile 2011

26 aprile 2011
AGGIORNAMENTI PROCEDURE ADOZIONE IN VIETNAM
La settimana scorsa si è tenuto a Hue un incontro organizzato dallo IAD – International Adoption Department (autorità centrale vietnamita) – con la partecipazione delle agenzie straniere per le adozioni internazionali operanti sul territorio vietnamita. Scopo della conferenza era un aggiornamento della nuova procedura di adozione.
Il IAD ha informato che le liste di presentazione dei minori in stato di adottabilità a livello internazionale saranno pronte nel mese di settembre.
Il tempo necessario per la procedura è di circa 6/7 mesi perché, iniziando dagli accertamenti e dalla lista per l’adozione nazionale che ha la priorità, si arriva alla lista per le adozioni internazionali.
Le liste di minori saranno due: nella seconda saranno inseriti i bambini con più di 5 anni ed i minori con necessità particolari.
Il IAD ha detto di non sapere, al momento, quanti minori risulteranno disponibili per l’adozione internazionale e quindi di non poter ancora prevedere come verranno ripartiti le proposte di abbinamento tra i vari Paesi di accoglienza.
Non sono state fornite informazioni sui dossier già depositati e senza abbinamento alla data del 31/12/2010.
Ricordiamo che il 2 dicembre 2010, ad Hanoi, l’autorità vietnamita aveva rassicurato la nostra Commissione circa il buon fine di tali dossier.


Questo qui sopra è il comunicato che l'ente CIFA ha pubblicato ieri nel suo sito.

Da questo comunicato si evince che:
- solo a settembre ci saranno le liste dei bimbi adottabili (e non a maggio né a giugno)
- solo da quel momento inizierà l'iter per i bimbi che prevede circa 6/7 mesi da settembre già di default. In questo lasso di tempo il bambino verrà proposto nella adozione nazionale (che poi è una delle principali modifiche apportate dalla nuova legge) e quindi, se il bimbo non sarà adottato da una coppia vietnamita, tornerà alla adozione internazionale e solo allora si potrà procedere con una procedura internazionale. Quindi, solo dopo i 6/7 mesi si potrà pensa di avere una segnalazione o abbinamento.
- Ma, attenzione, ancora non si sa quanti bimbi potranno essere destinati ai vari paesi e anche nei vari paesi gli enti sono tanti (sono in Italia sono 7 che operano in Vietnam).
- Oltre a questo, per le pratiche già depositate (come la mia e altre 200 solo in Italia), il Vietnam non ha detto niente. Ovvero, in 3 giorni di seminario sulla nuova legge, non ha fornito informazioni precise su come procederanno le pratiche già depositate.

A questo punto non so cosa fare.
Non mi fanno cambiare paese, l'ente dice che non ci sono i presupposti visto che il Vietnam sta portando a conclusioni gli abbinamenti già formalizzati entro il 31/12 e anche perché, con il fatto che ha organizzato il seminario, dimostra di essere attivo sul piano adozioni. Un cambio paese avviene quando un paese è morto completamente da quel punto di vista.
Non cambio ente perché l'iter è lunghissimo e mi ritroverei fra due anni con la pratica su un altro ente e tutto da rifare in un altro paese.

Sono qui.
Ferma.
Immobile.

Vorrei mettermi  a letto ammalata e non alzarmi fino a che non ci sarà qualche miglioramento. E invece mi tocca vivere e io non ne ho voglia.

Non esiste il diritto di una coppia ad avere un figlio, nessuno ha detto con certezza che io avrò un figlio. E quindi mi sento come un ramo secco e mi sento anche tante altre cose.

Sono proprio stanca.






venerdì 22 aprile 2011

Buona Pasqua!

Che sonno! Ma che sonno!
Oggi non ce la faccio più qui in ufficio, ho un sonno pazzesco. Credo che mezza Italia sia in ferie perché oggi è stato veramente un giorno molto tranquillo, abbiamo avuto davvero pochi contatti con l'esterno, non sono arrivate email, non ha suonato il telefono...
Insomma, c'è aria di ferie.

Cosa farò per Pasqua...
Innanzitutto il fine settimana inizia già stasera in cui devo trovare la forza di studiare almeno un'ora e mezza perchè qui la posta in gioco è tanta e mi sono data l'obiettivo di completare la sottolineatura di questo libro entro domenica.
Se stasera non vado un po' avanti domani sarà un'impresa impossibile.
Domani, infatti, ho intenzione di studiare.

Mio marito, che davvero non si è mai mai mai lamentato del fatto che io sia una palla al piede con 'sto studio, per la prima volta ieri ha detto, a fronte del fatto che sabato non riusciamo ad andare a fare un giro in moto che desiderava fare: ah già che non si può andare che c'è 'sta palla dello studio...  Mi è dispiaciuto perché faccio un sacrificio immane a studiare (voglio dire, nessuno mi ci ha costretto ma adesso mi ci trovo in mezzo e certamente non è una fase facile a livello proprio di impegno che devo dedicare) ma non voglio creargli dei fastidi..
Sta di fatto che questa volta lo studio è proprio una grana ma io non so cosa posso fare perchè se non rispetto le scadenze alla fine non vado da nessuna parte, è davvero importantissimo essere rigorosi e rispettare tutte le scadenze intermedie.

Se riuscirò nell'impresa allora potremo andare a fare una gita in moto lunedi che è l'inizio di una nuova settimana...

Tutto sommato, non credo che cambi molto fra lunedi o sabato per mio marito (visto che non avevamo qualche evento che volevamo vedere), mentre per me è molto vincolante perchè significa che avrò ancora tutta la settimana davanti per sottolineare il 5° libro (adesso sono al 4° dei 7 che devo preparare). Se non rispetto le scadenze vado in crisi perché g ià mi sembra di non avere imparato ancora niente...
Sabato, quindi, sarà dedicato allo studio dell'"estetica del barocco" di Snyder.

Domenica, Pasqua, andremo a pranzo con mia sorella, i miei genitori, mia suocera e mia zia in un agriturismo della zona. Stasera vado a prendere un regalo per quei due scalmanati e pensavo di prendere un capo di abbigliamento. Sono stufa di regalare giocattoli che tanto C. gioca con la terra e con il cane e A. gioca solo con le macchinine e con i pianeti.

A Pasquetta, probabilmente, il giro in moto, magari al lago.

Insomma, non ci sono molte novità da raccontare a parte che Pasqua quest'anno è il 25 di aprile e questo significa che 5 giorni dopo Aprile finisce e questa è la notizia più bella perché io ho bisogno che, per ora, i mesi passino in fretta. Aprile è stato più veloce di Marzo. Speriamo che anche Maggio passi in fretta.

In teoria le adozioni, in Vietnam, dovrebbero riaprire il giorno 8 Maggio ma è tutto molto confuso.
Io ricordo che avevo letto che il 9 Maggio saranno disponibili le liste dei bambini da adottare ma ora si parla del fatto che, comunque, l'8 Maggio si riaprirà proprio il canale.
Staremo a vedere soprattutto perchè ci sono enti e coppie da tutto il mondo che aspettano con la stessa mia ansia... Solo in Italia le coppie rimaste in sospeso sono 200.

Nel frattempo, BUONA PASQUA a tutti! Che sia davvero un nuovo inizio positivo per tutti coloro che desiderano iniziare un nuovo capitolo di vita...

mercoledì 20 aprile 2011

fra ospedali e fiori...

Ieri ho preso un giorno di ferie per andare a portare mio padre ad effettuare un'analisi oculistica (a 50 km da casa...), dalla quale è emerso che deve essere operato e che lo sarà entro i prossimi 2 mesi, dipenderà dalla lista d'attesa.
Venerdi entrerò dopo al lavoro perché andrò a farmi un'analisi ai reni in quanto ultimamente ho male soprattutto al rene destro e devo tenermi sotto controllo per via dell'endometriosi (che si attacca anche ai reni e lì non è operabile...):
Il 10 maggio starò di nuovo in ferie perché andrò dalla mia ginecologa che si trova a 80 km da casa mia, il giorno dopo, invece, sarò in ferie per assistere il mio piccolo V.B. che sarà sterilizzato in quanto, purtroppo, non gli scende un testicolo per cui è necessaria l'operazione perché c'è il rischio che, da grande, il testicolo non sceso si trasformi in tumore.

Da questo breve riscontro si evince che, i miei prossimi giorni di ferie, li passerò in ambienti medici.
E le chiamano ferie...

Oltre a questo, ovviamente, c'è la preoccupazione per tutto questo bataclan di indagini/operazioni/visite.

Tutto questo si inserisce in un periodo in cui ogni tanto mi scende lo sconforto, come nel mio ultimo post...

Ed inoltre, sto studiando come una dannata per l'esame (che non so ancora quando ci sarà l'appello) e sono sempre più stanca. Arriverò alla fine di questi studi universitari che mi trascinerò dalla stanchezza perché studiare si può (anzi, secondo me... si deve!) fare in tutte le età, ma bisogna avere del tempo disponibile per farlo!

Io invece corro come una matta e quando arrivo a casa alla sera ricavare quell'ora e mezza di assoluta tranquilllità per studiare, con la stanchezza di tutto il giorno sulle spalle, è durissima!
Se poi ci aggiungiamo che per due sere alla settimana mio marito rientra tardi perché insegna boxe, allora diventa tutto molto difficile perché, appena arrivo a casa, cane e gatto pretendono tutte le attenzioni che non hanno avuto durante la giornata.
E posso garantire che non è possibile ignorarli, non è materialmente possibile...

V.B. è in piena adolescenza canina per cui fa di nuovo pipì in casa. Quindi gli corro sempre dietro per beccarlo mentre lascia il ricordino (quando gli passerà la fase dovrebbe tornare ubbidiente come prima)...

Il mio micio M. si mette a lamentarsi disperato (lui non miagola in genere) e fa le unghie nel divano per farsi notare così io devo correre per evitare che rovini il divano...

Nel frattempo, V.B. è nel balcone che abbaia ai cani che passano (c'è lo studio veterinario di fianco a casa nostra...), non faccio in tempo a richiamarlo che M. è lì che gratta nella porta ma M. non è mai uscito di casa e quindi lo fa solo per farsi notare...

Poi V.B. vuole uscire, poi non vuole più entrare ma mi chiama da fuori che vada a giocare con lui...

Insomma, un vero inferno e in mezzo a tutto questo io cerco di assimilare di chiese e teorie e particolari...
Beh, e poi preparo anche la cena...

Un vero disastro.

Stasera fortunatamente c'è mio marito a casa così segue lui queste dinamiche e io provo a studiare almeno due ore con tranquillità ma prima andremo a prenderci un gelato.

Io, comunque, continuo a comprare fiori.
Oltre a tutte le surfinie che ormai ho appeso nel balcone incrociando le dita che non arrivi un temporale a rovinarle... ieri ho comprato anche due gerani bianchi e due rosa con delle belle venature violacee.

Li ho messi in giardino, quelli bianchi nella staccionata su cui sono abbarbicate la rosa bianca e la rosa gialli e quelli rosa li ho messi in un contenitore di legno sempre appoggiato in giardino.

E' tutto fiorito quindi.
E devo dire che non mi fermerei...
Adesso che il giardino è a posto ho una voglia matta di riempirlo di fiori, fiori per ogni stagione...
Ieri ho preso dei settembrini viola e gialli, dovrebbero arrampicarsi fra le pietre e V.B. non è un "estrattore di piante" per cui dovremmo farcela...

Nella prossima casa faremo un giardino grandissimo!

Nel frattempo, mi accontento di quello che ho, è una gran bella soddisfazione un giardino ben fatto!

Sono 6 anni e mezzo che speravo di averlo... ma adesso che c'è non mi sembra poi di avere aspettato così tanto...

...Speriamo che capiti la stessa cosa anche per l'attesa di mio figlio...

venerdì 15 aprile 2011

va beh...

In realtà, in questi 3 mesi e mezzo, ovvero da quando si sono bloccate le adozioni in Vietnam, qualcosa è accaduto.
Ogni tanto parte un'amica che aveva avuto l'abbinamento prima del 31/12, poi vengono emessi i decreti legislativi, poi si chiama l'ente per sentirsi dire un po' sempre le stesse cose, poi si parla con le altre amiche in attesa, poi "gira la voce che" succederà così, no succederà colà...
Insomma, qualcosa accade.
Ogni cosa è inconsistente perché non cambia la nostra situazione di persone qui con una vita in sospeso, ma ogni tanto qualcosa viene detto che ci fa pensare e così passano i giorni.
 
Io il percorso adottivo, a questo stadio, non lo auguro a nessuno.
Anche al lavoro è un po' come se fossi incinta, non so... ma capisco perché alcune amiche non avvertono al lavoro fino all'ultimo.
 
E' tutto molto difficile e io sono arrivata in una fase in cui somatizzo moltissimo. Sono settimane che sto sempre male. Ho male ai reni, ho crampi alle ovaie, ho male agli occhi...
Alle 20.30 sono stravolta che non riesco neanche a stare in piedi e, cosa che non mi è mai accaduta, mi addormento sul divano come una patata lessa.
 
Penso spesso che se una persona non riesce a procreare è un po' come se non riuscisse a camminare. L'uomo e la donna devono poter camminare e devono poter procreare, non è un optional, è una funzione vitale.
Che poi ci siano persone nella sedia a rotelle che se ne fanno una ragione e che riescono comunque a vivere più che felicemente non c'entra niente con il fatto che non sia naturale che siano sulla sedia a rotelle.
E la stessa cosa accade a chi non può procreare.
Se oltre a questo dolore (che deve essere superato altrimenti non si va da nessuna parte) si aggiunge quello di non riuscire ad esprimere la propria genitorialità perché i processi adottivi sono così lunghi, allora si aggiunge dolore al dolore.
 
Di bello, in tutta questa attesa, non c'è niente.
C'è la gioia di conoscere altre persone nella nostra stessa situazione, altre persone che condividono e capiscono questo dolore sordo che accompagna ogni istante ma, per ora, non si parla di condividere la gioia ma di condividere il dolore...
 
Poi un giorno qualcosa cambierà, lo dicono tutti.
Non so, non so dove metterò però tutto questo dolore accumulato, tutto questo sentirmi in vesti non mie, tutto questo lasciare trascinare la mia vita in attesa di un evento tanto naturale quanto umano come quello di avere un figlio.
 
Sono davvero molto stufa e sono anche molto insoddisfatta e su questo non ci piove.
E questo nonostante tutto.
E devo dire che oggi ne ho pure un po' le palle piene di sentirmi felice di tutte le grandi fortune che ho perché oggi non mi sento fortunata per niente e lo dico perché so pure cosa significa avere avuto malattie molto gravi (tanto gravi che io in certi paesi non posso neppure adottare), perché so a cambio di cosa io baratto il mio cosiddetto "benessere economico" (che tanto non c'è mai perché siamo sempre senza soldi) e perchè non auguro a nessuno di non riuscire ad avere un figlio né a nessuno di intraprendere il percorso adottivo e di finire in un paese con in atto un blocco delle adozini, con alle spalle una forte corruzione e con davanti mezzo mondo di persone che vogliono adottare.
 
E aggiungo anche un liberatorio: Merda!

lunedì 11 aprile 2011

fiori e poesie

Nel nostro giardino ci sono 3 rose.
Una gialla, una bianca e una rossa.
Quella gialla e quella bianca sono, entrambe, nei margini di un arco che separa il giardino dall'orto e quest'anno sono per me una grande soddisfazione.
Le due rose in questione non sono rampicanti e per farle salire in modo che riempissero tutto l'arco ci sono voluti anni ed è stato complesso, soprattutto per quanto riguarda la potatuta e il periodico "legare" i rami più lunghi all'arco.
 
Dopo diversi anni, finalmente, l'arco è tutto pieno di rose. Sto attendendo la fioritura con trepidazione!
 
La rosa rossa, invece, l'abbiamo acquistata sabato e serve per l'altro arco, quello che separa il marciapiede dal giardino. Anche in questo caso, anni fa, avevamo piantato due rose ma devo ammettere che, di tutte le piante che abbiamo in giardino, queste due rose (della stessa qualità) non mi piacevano.
E così sono morte...
 
La nuova rosa rossa, invece, secondo me è bellissima. Ho visto solo l'immagine ma, se viene come impresso nella foto, è veramente bella!
E' una rosa rampicante già alta un metro e mezzo per cui l'arco è in parte coperto e non vedo l'ora di vederla crescere e fiorire!
 
Insomma, le mie rose sono una grande gioia tanto che, l'altra mattina, ho pensato a come fare se mai avessi dovuto cambiare casa...
Come spostare delle rose abbarbicate su un arco e su una staccionata (eh si, perchè la rosa gialla e quella bianca coprono anche buona parte della staccionata in legno che separa giardino da orto)?
Come pensare di lasciarle lì, in balia di chissà chi, dopo le tantissime ore di cura che ho dedicato loro e, soprattutto, vista la loro (a mio avviso) straordinaria bellezza?
 
Non è un gran problema ma di certo è sintomatico di quanto io tenga a quelle rose.
Nel frattempo, il lavoro di pavimentazione del giardino sta proseguendo bene. Le pietre nuove ci stanno a pennello e sistemarle è davvero lunghissimo...
Non ho fretta ma sia io che mio marito iniziamo a vedere la parola "fine" negli interminabili lavori del giardino anche se vorremmo poi sistemare dei gelsomini nel muro di cinta, delle erike intorno al melograno, delle pietre nel pezzo fra il pino e l'acero...
Si dovrà attendere l'autunno per tutto questo.
 
Il fine settimana, comunque, è stato una via di mezzo fra poesia e fiori perchè venerdi sera sono andata a vedere, con il mio amico M., una conferenza di un poeta nativo americano Lens Henson  e, anche, sempre venerdì è uscito il nuovo numero della rivista Poesia  che io ho finalmente trovato anche nella mia città e che quindi leggo ogni mese.
 
A me le poesie piacciono tantissimo. Per anni ho frequentato un corso all'università popolare della mia città, tenuto da una signora che si occupa di critica letteraria, nel quale si leggevano poesie .
Mi è rimasta questa passione per la poesia e, ogni tanto, sento solo ed esclusivamente il grande bisogno di leggere una poesia.
Una bella poesia.
 
In questi anni in cui sto studiando, riesco a leggere meno libri di letteratura rispetto a prima e quindi la poesia è diventata ancora più preziosa.
 
 
Il fine settimana, però, è stato anche "di fiori", perché siamo andati ad acquistare le piante per il balcone. Quest'anno ho finalmente preso i vasi che mi mancavano e ho finalmente un balcone, dall'inizio alla fine, pieno di fiori!
Io credo che piacerebbe a Micol  perchè è composto da surfinie di tutte le gradazioni di colori dal rosa chiaro al viola con una certa predominanza di fuxia.
 
Non mi fido di questa primavera con temperature estive e, per il momento, non ho ancora esposto i fiori perchè temo nelle pioggie primaverili che sono molto dannose per le surfinie.
E' anche vero che da ieri ad oggi le piante, travasate, si stanno già allargando per cui, se continua con questo bel tempo, non credo che potrò fare molto se non appenderle.
 
La sensazione di travasare così tante piante e di vedere quei fiori così belli mi ha messo davvero allegria.
E quindi questo fine settimana è stato di fiori e di poesie intervallato da una bella grigliata, da una gita in moto in montagna e dallo studio.
 
Questo esame è una grande grana. Più studio e più non so. Comunque sia non posso fare altro che studiare per cui vado avanti. L'obiettivo è di terminare la seconda lettura con sottolineatura, di tutti i libri, entro fine mese, ma poi dovrò STUDIARE, proprio studiare. Per questo esame non ci sono altre possibilità che fermarsi e memorizzare.
E questo per me è durissimo perchè quando posso fare uno studio "discorsivo" è sufficiente leggere più volte e ripassare mentalmente a grandi linee, ma quando devo necessariamente imparare nomi, luoghi, autori, tecniche, non c'è verso e bisogna studiare.
E per me, che studio alla sera dopo il lavoro, è davvero dura.
 
Comunque, io penso che questo sarà l'esame più duro, poi forse ci sarà (ma non più duro, piuttosto, allo stesso livello), l'esame di Storia dell'arte contemporanea.
 
Andiamo avanti...
e, nel frattempo, domani è il mio compleanno.

venerdì 8 aprile 2011

una cena e una riflessione

Lo scorso fine settimana siamo stati a cena da amici  e la serata è stata, per quanto mi riguarda, allucinante.
 
I due ragazzi in questione, con una bimba di 7 anni, in questo periodo non vanno d'accordo.
Secondo me non è niente di grave, semplicemente, non è facile vivere con un'altra persona e non è possibile amarsi costantemente senza mai qualche piccolo o grande intoppo.
Questi due ragazzi erano nel pieno di una brutta crisi e quindi tutta la serata ne ha risentito.
 
Ne ha risentito il cibo che, anche se aveva ottime prerogative, alla fine è rimasto, in qualche modo, un po' indigesto.
In pratica, inizialmente questi qui non si sopportavano cordialmente davanti a noi. Solo che poi alla fine hanno smesso di essere un po' cordiali e hanno iniziato a non sopportarsi maleducatamente davanti a noi.
 
Purtroppo, in questo periodo di recupero-cene-in-sospeso con gli amici (e dico amici con la "a" minuscola e non maiuscola...), abbiamo potuto vedere che sono tantissime le coppie che, più che amarsi, pare si odino.
 
La situazione tipo è quella di due persone che, ad un certo punto, iniziano a trattarsi male. Durante la cena, improvvisamente, iniziano ad accusarsi, ad offendesi, insomma, a trattarsi molto male.
 
Mio marito ed io, in linea di massima, andiamo d'accordo, ma anche quando siamo molto arrabbiati l'uno con l'altra, non litighiamo mai in presenza di altre persone. Solo una volta è accaduto, con una mia carissima amica, e alla fine mi è dispiaciuta perché l'abbiamo messa veramente a disagio (e, fra l'altro, si era trattato solo di un brevissimo battibecco).
 
Sta di fatto che pare che, per molte coppie, litigare in presenza di estranei, sia normale.
 
Venerdi sera è stato terribile. Dopo cena siamo andati in sala e hanno iniziato a punzecchiarsi. All'inizio l'abbiamo presa sul ridere e siccome lei lo stava ammazzando di rimproveri, per sdrammatizzare, mi sono messa pure io a dire qualcosa su mio marito ma in modo ironico e simpatico. Nello specifico, lo prendevo in giro sul giardino.
Ora, mio marito ed io, come ho già scritto, sul giardino abbiamo fatto numerose litigate ma è anche vero che sappiamo poi anche sempre riderci su e quindi eravamo davvero molto sereni in merito.
Purtroppo l'altra coppia ha degenerato e, ad un certo punto, il marito mi fa (serio e arrabbiato): ma allora perché ci tenete!?
 
Io avrei voluto rispondergli con un semplice: perché amo mio marito...
ma vista la situazione ho taciuto.
 
La serata è durata poi per poco tempo perchè davvero il clima era irrespirabile (la bimba era scappata in camera e non era neanche troppo comunicativa per cui non potevo neanche giocare con lei come faccio di solito in casi simili ed in presenza di bimbi).
 
Ultimamente sto riflettendo molto su quanto siamo stressati in questa cosiddetta "civiltà occidentale".
Ogni mattina vengo al lavoro e vedo il mio amico Mustafà che, sebbene faccia il parcheggiatore, è quindi, immagino, non abbia una vita piena di comodità e confort, ha sempre il sorriso sulle labbra.
Ormai chiacchieriamo moltissimo e mi fa sempre ridere perché ha un forte senso dell'umorismo e quindi sa far ridere quasi su qualsiasi cosa.
 
Devo dire che, ultimamente, non sto ridendo molto. Più che altro sono triste...
Chiusa qui in questo ufficio ho di che campare ma siamo sicuri che passare la vita chiusi fra 4 mura, davanti ad un pc, significhi poi essere felici?
In questo periodo sembra di essere dei disgraziati a lamentarsi per ciò che si ha, ma io passo la vita qui davanti e vedo le stagioni dalla finestra... a volte ci penso e mi sembra di perdermi qualcosa.
 
Ieri ho visto un bellissimo documentario sulla Mongolia. Queste popolazioni vivono in zone davvero impervie, allevando capre.
Ad un certo punto la persona che faceva il reportage ha chiesto ad uno di questi allevatori: è più libero Lei o sono più libero io?
E lui ha risposto: io sono più libero!
 
E ha ragione.
E con questo significa che per essere felice dovrei andare in mongolia ad allevare capre?
no, no di certo (o almeno, no per me) ;)!
Ma io credo che si debba riflettere su quante vite si hanno a disposizione e su cosa davvero amiamo fare e su ciò che siamo disposti a sacrificare per ottenere qualcos'altro.
Sei disposto a vivere davanti ad un pc, chiusa fra 4 muri, con tutte le tensioni di un lavoro in un'azienda di grandi dimensioni e in cambio avere uno stipendio che ti consente di vivere dignitosamente?
Oppure, sei disposto a vivere con un lavoro precario e quindi essere soggetto a mille fluttuazioni, a lavori sempre diversi e anche a lunghi periodi di disoccupazione e quindi a non avere sempre uno stipendio che ti consenta di vivere dignitoramente ma, in cambio, vedi/conosci/fai, e magari imbrocchi anche il lavoro della tua vita che a svolgerlo inizieresti alle 7.00 del mattino e finiresti a mezzanotte e saresti sempre felice e mai con l'impressione di stare sprecando del tempo prezioso?
Oppure, tante e tante e tante altre soluzioni.
 
Non so quale sia la risposta, o meglio, una risposta non c'è e ognuno fa quello che può e ciò che, fondamentalmente, ritiene sia meglio.
Ma in certi giorni, io avrei una grande voglia di correre fuori... di lasciare questo posto e via a correre in un prato verde o pieno di neve, o bagnato dalla pioggia.
 
E a dire la verità, comunque, in questo periodo c'è un solo lavoro che vorrei fare: la mamma!
Ma lì c'è un problema... non vogliono assumermi!!!

martedì 5 aprile 2011

AL PLANETARIO!

Sabato abbiamo portato nostro nipote A., di 4 anni e 3 mesi, al planetario.
Come mi ha detto anche lui, in un momento di intimità e con tutta serietà: lui è un vero appassionato di pianeti.
 
Era contentissimo prima di entrare e durante il tragitto in auto continuava a chiedere quanto mancava prima di arrivare.
Era la prima volta che A. andava da qualche parte senza i genitori e in un luogo non proprio vicino a casa. Un vero evento!
 
Al planetario è stato fantastico, letteralmente fantastico! Venivano organizzati spettacoli (uno ogni ora) in una speciale sala in cui si stava seduti come al cinema ma in cui lo spettacolo avveniva sopra alle nostre teste. Una voce narrante spiegava ciò che stavano proiettando  ma lo spettacolo nello spettacolo era A. che urlava ad alta voce i nomi dei pianeti appena li vedeva apparire (sa riconoscere tutti quelli del nostro sistema solare!), oppure riconosceva se una determinata immagine era una nebulosa o un buco nero o una metorite... e anticipava (sempre urlando nel più assoluto silenzio..), ad esempio, i nomi dei satelliti di Giove.
Per me e mio marito è stato uno spasso!
 
Quando hanno riacceso le luci gli hanno fatto tantissimi complimenti e certamente la più contenta ero io che gongolavo orgogliosissima!
Stessa cosa per lo spettacolo successivo, un'ora dopo.
 
Nel mentre è successo che è rimasto da solo 5 minuti con mio marito e questi sono i risultati...
Tutto è iniziato quanto, al termine del primo spettacolo, ho portato A. in bagno.
Tocco la tavoletta del gabinetto per alzarla e... si rompe!
Cade un pezzo proprio dentro al gabinetto...
 
Decido di avvertire il personale perché, se qualcuno non si fosse accorto del pezzo di tavoletta dentro al wc, sarebbe stato un inconveniente al momento di tirare l'acqua...
 
Lascio A. con mio marito chiedendogli di controllare che non entri nessuno.
Ovviamente, fa entrare una signora...
 
Arrivo con una persona dello staff e mentre attendiamo che la signora esca (per spiegare come era accaduto il danno) chiedo a mio marito di portare A. in un altro bagno.
 
Dopo 5 minuti finalmente li raggiungo e vedo A. camminare a gambe larghe...
Chiedo cosa sia successo e mio marito mi spiega che l'ha portato in bagno, non ha fatto in tempo a sistemarlo in qualche modo nella tazza che A. si è fatto la pipì addosso!
Ma il peggio deve ancora venire perchè mio marito, trovandosi in questa situazione incresciosa, ha pensato di risolverla mettendo nelle mutandine di A. (tutte bagnate di pipì), un bel po' di carta igienica sistemata in modo da fare da pannolino.
 
Ho tolto tutto il malloppo sistemato ad A. che così si è vissuto tranquillamente il resto della giornata anche se puzzava di pipì tanto che lo si sentiva a 10 metri di distanza e anche se continuava a camminare come uno che avesse pipì e cacca nei pantaloni...
 
Mio marito ed io, devo dire, abbiamo riso tutto il tempo come dei matti mentre lui, tutto sommato, non ci ha fatto più di tanto caso a parte questa sua andatura, per noi, spassosissima.
 
Siamo ritornati a casa in tarda serata e A, al risveglio dal sonnellino in auto, era ancora più contento.
Abbiamo vissuto una giornata bellissima con il nostro piccolino che, per me, è il mio ideale di bimbo.
 
A. è molto intelligente e io adoro i bambini intelligenti. Oltretutto, vederlo crescere, è un vero miracoo.
 
Domenica, invece, mio marito è andato avanti con il lavoro nel giardino. Sistemare tutte quelle pietre è lunghissimo e devo ammettere che lo sta facendo molto bene. Credo però che ci vorrà molto tempo perché sistemare la pietra giusta, alla giusta altezza, è più difficile di quanto sembri. Io non ci riesco ma questo perché le pietre pesano troppo, mi si spacca la schiena dopo 2 minuti da che ho iniziato...
 
Nonostante questi lavori in giardino, io continuo a sognare una nuova casa... Ogni tanto guardo nelle varie riviste che si occupano di case in vendita e ogni volta ne trovo qualcuna di adatta... 
Il problema sono sempre i soldi ma sarebbe davvero bello poter finalmente trasferirci nella casa dei nostri sogni...
 
Si vedrà, nel frattempo, oggi, ho sentito l'ente che sta seguendo la nostra pratica adottiva.
La persona con cui ho parlato mi ha detto una cosa molto bella (soprattutto perchè detta da chi mi dovrà portare da mio figlio). Mi ha detto che io ho un appuntamento. Non si sa dove nè quando ma una cosa è certa. Arriverò puntuale.