laurea

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giovedì 12 dicembre 2013

dietro alla finestra

In questi giorni sono stata dietro ad una finestra appannata. Ogni tanto pulivo il vetro che però subito si riappannava ma ammetto che, per lo più, l'ho lasciata come era perché non sempre si ha troppa voglia di guardare fuori.

Là dentro ho vissuto diverse fasi.

E' iniziato tutto con una fortissima frustazione dovuta all'argomento della tesi. La professoressa che non mi vuole seguire mi aveva chiesto di cercarle del materiale bibliografico sui musei aziendali presenti nella mia provincia. Ce ne sono pochissimi e con scarsissima documentazione.
Questo mi ha fatto entrare in crisi e ho vissuto giorni di vera e propria frustazione.
Di fatto non solo non trovavo il materiale che mi aveva richiesto ma non mi venivano neanche idee alternative. Più ci pensavo o cercavo di pensarci e più diventavo inconcludente.

Avrei potuto smettere di pensarci ma non ci riuscivo perché l'obbiettivo della laurea è troppo importante e il mio tempo a disposizione dello studio è molto limitato visto il lavoro e mia figlia.

Comunque, un giorno in cui non me lo sarei mai aspettata ho iniziato a leggere alcuni atti di un convegno sui musei d'impresa e lì, finalmente, sono uscite le idee.
Con calma ho identificato 6 veri argomenti che si potrebbero sviluppare per una tesi inerente i musei aziendali e ho buttato giù 6 bozze con dei macro argomenti, qualche Da quel momento ho iniziato a tranquillizzarmi, mi sono presa una settimana di tempo per ragionare su questi argomenti e, dopo essermeli confermati, ho chiesto appuntamento alla professoressa.

Purtroppo questa protesta dei Forconi sta bloccando la provincia in cui dovrei andare per incontrarla e quindi abbiamo dovuto rimandare l'incontro al 7 di gennaio.
In quella data devo avere forze ed energie sufficienti per convincerla e per uscire da quella sala con un si e indicazioni serie per iniziare a scriverla.

Durante il mese ho anche portato in università la certificazione della mia azienda per l'esonero al tirocinio e, a detta delle addette dell'ufficio tirocini, salvo cataclismi (testuali parole...) sarà certamente accettata come esonero al tirocinio.
Attendo una risposta e attendo di non vedere più, nel mio piano carriera on line, la lucina rossa alla voce "tirocinio". Di quel colore deve restare solo la dicitura: Prova finale.

Nel 2014, anche dopo la laurea, non sarò completamente libera perché devo produrre per la mia ditta, al fine di concludere il tirocinio, almeno un video di un edificio storico al mese. E' un certo impegno ma niente di paragonabile con lo studio.

Parte del tempo rimanente di questo strano mese è stato dedicato a farmi venire il fegato amaro al lavoro ma non per colpa del lavoro, per colpa mia che sono vibrante come un pezzo di vetro sottile. Non mi sono ancora abituata al nuovo orario o, forse, le incertezze del percorso universitario mi hanno fatto sentire inadeguata un po' per tutto.

E poi mia figlia. La guardo crescere. Questo Natale è meraviglioso! Esattamente non so dire quanti regali le abbiamo preso ma sogno di vederla quella mattina che vede tutti quei pacchi sotto all'albero!
E poi il calendario dell'avvento, il presepio, gli addobbi, i doni per i nonni e il papà... tutto ha un altro sapore con lei, tutto ha un senso! Quest'anno attendo il Natale e sembra un'altra me stessa quella che quella mattina, per tanti anni, piangeva sommessa per poi nascondere quelle lacrime e inventarsi un sorriso per non rovinare tutta la giornata.

Io sono convinta che sia una bimba davvero intelligente e ora che sta ampliando il suo lessico è un piacere ascoltare i suoi piccoli/grandi ragionamenti e seguire come si appresta al mondo.
Se penso che potrebbe soffrire per qualsiasi cosa, un amichetto con cui litiga, un compito per cui non è pronta, una sconfitta qualsiasi, mi si spezza il cuore!Eppure dovrà passarci da tutto questo... è la vita...
Io la sto a guardare e la accompagno.