laurea

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xx

lunedì 28 novembre 2011

La cameretta

Eccolaaaaaaa! Questa è la cameretta con i mobili che abbiamo mooooltoooo faticosamente restaurato. Verrà  ridipinta di giallo chiaro mentre tende, coprietto e lampadari potranno essere stabiliti solo al suo arrivo, a seconda se sarà maschio o femmina.

Manca il comodino che farò piú avanti e se mai dovesse arrivare all' improvviso garantisco che passerò la notte a restaurarlo!

Manchi solo tu bimbo mio!




mercoledì 23 novembre 2011

the dreamer

Corro corro corro...cucino... corro... restauro mobili... studiacchio... soprattutto: lavoro, lavoro, lavoro.
Cerco di sorridere tanto, di essere positiva, di recuperare le forze in vista del corso che faremo il 2 e 3 dicembre a 3 anni dalla prima richiesta in tribunale per riiniziare l'iter adottivo nella lista nazionale.
Cerco di credere veramente che la prima lista di bimbi adottabili in Vietnam, ad un anno dal blocco, esca ai primi di dicembre. Prego e spero che dentro ci siano almeno i 2 bimbi delle mie 2 care amiche compagne di viaggio.
Cerco di trovare la forza di ...essere forte nel 2012 per riiniziare tutto ciò che dovrà riiniziare, fosse anche ripresentare le pratiche per la Cina e quindi cambiare paese.
Nel 2012 voglio e devo raggiungere mio figlio, DEVO, soprattutto DEVO, perché se io sono qui a casa che faccio tutte 'queste cose, in ambiente confortevole e protetto,  lui, invece, è là in un istituto e i danni di una lunga permanenza nell'istituto nessuno glieli toglierà davvero del tutto di dosso, come cicatrici che magari poi nessuno vede più ma che se lui cerca bene, nella sua pelle, le vede ancora tutte e le trova ancora tutte.

Il prossimo anno io sarò mamma, mio marito sarà papà e lui, finalmente, sarà figlio. O lei, ovviamente. Io qui parlo sempre al maschile per comodità e non dovere stare sempre lì a precisarlo, ma quando dico "lui" intendo già intrinsecamente anche "lei". Per convenzione uso il maschile.

Quindi adesso devo ricaricare le pile emotive perché nel 2012 devo essere carica, carichissima. Carica per parlare con gli assistenti sociali e gli psicologi, carica per parlare con il giudice, carica per affrontare di nuovo la burocrazia di questo viaggio d'amore che per ora è un viaggio di dolore.
Io spero tanto di poter parlare con il giudice per l'adozione nazionale, vorrei parlargli di questi 3 anni di attesa, di quanto ci abbiano reso forti ma di quanto siano stati duri. Soprattutto, vorrei dirgli di nostro figlio che non deve più aspettarci. Perché io penso che quel bimbo che ci verrà assegnato non sia uno qualsiasi, non è uno piuttosto che un altro. E' LUI che è nostro figlio e nessun altro. Quindi basta, per noi e per lui, basta!
E al giudice vorrei dirlo, vorrei dirgli che ora abbiamo una priorità nella ricerca perchè abbiamo avuto una bella relazione, perché abbiamo atteso tanto, perché, soprattutto, la nostra coppia non è meglio di altre che hanno fatto richiesta di adozione ma è quella giusta per quel bimbo specifico e loro devono aiutarci a trovarlo!

E poi per l'internazionale voglio essere dura e seria, determinata e caparbia. Più ancora di adesso.
Senza nessuna remora se non ci saranno davvero segni che il Vietnam sta ripartendo seriamente, se le prossime liste (dove potrebbe nascondersi nostro figlio) non sono previste per "presto", ovvero a massimo 3 mesi dalla prima lista, noi partiamo con i documenti per la Cina.
Non abbiamo più tempo da perdere.
Non ci sono più scuse, remore, forse, ma, se, c'è solo: andare avanti come un treno. Un treno che non ha più fermate, la prossima è il capolinea e si chiama: UNIRCI.

Ora attendiamo dicembre, qualcosa a dicembre accadrà per cui non è un mese di pura attesa, faremo il corso, uscirà la prima lista con le notizie dal Vietnam. Noi supereremo anche questo Natale che sarà una prova durissima... Se penso all'albero di Natale mi viene già da piangere, se penso ai pacchetti sotto l'albero tutti "per adulti" mi viene davvero un groppo alla gola, se penso a quella mattina ad aprire regali e a pensare che non me ne frega niente dei regali, che la nostra coppia è sola lì... ma che nostro figlio è ancora più solo chissà dove...
Mai come a Natale prego che riceva regali, sorrisi, festa. Mai come a Natale prego che non si senta solo, che lo facciano uscire, che gli portino una sorpresa...
Mai come a Natale mi manca come l'aria come l'acqua come il cibo.

Leggevo delle belle storie di abbinamento in questi giorni, racconti di mamme che spiegano quando è arrivato il loro momento... mi è venuta una profonda tristezza per la mia attesa... lunga anche a cercare mio figlio in giro per il mondo, come era stata lunga per cercarlo dentro alla mia pancia.
Mi sono chiesta il motivo di tutta questa fatica e un motivo non c'è. Si chiama caso della vita, si chiama vivere.
Vivere con un sogno. Questa sono io. Una che vive con un sogno.

Che realizzerò.

mercoledì 16 novembre 2011

Un po' di serenità

Il tempo vola. Non accade quanto desidero più di ogni altra cosa ma il tempo vola.
Questi giorni sono stati pieni di cose positive perché io ho voglia di gioia, ho voglia di cose belle, ho voglia di fiori, poesia, profumi, cibi caldi e gustosi. Ho voglia di musica e frasi gentili, ho voglia di sorrisi e di solidarietà.
Ho voglia di essere felice insomma.
Ormai ho capito che dopo un periodo di tristezza, in qualche modo, torno sempre a cercare la luce e la gioia e da quel mio stimolo verso la positività, piano piano, riesco a tornare nuovamente serena, a volte felice.
L'ultima crisi è stata davvero molto brutta, le crisi di pianto e i momenti di tristezza acuta e profonda erano diventati davvero preoccupanti. Credo che la cura per ristabilizzare i valori del sangue sia positiva perché so per certo che, quando si inizia una strada che porta alla depressione, il primo sintomo fisico vero e proprio è un malessere del corpo, spesso, sono proprio i valori del sangue ad essere sballati.
La prossima settimana andrò dall'endocrinologa per cercare di vedere anche con lei come sistemare questi valori anche se ora mi sento davvero meglio e anche le ultime analisi (sebbene fatte solo con auto-analisi in farmacia), stanno dando buoni esiti. Ci mancherebbe altro, con due pastiglie che prendo al giorno!
Nel frattempo, visto che le crisi di pianto e di tristezza acuta sono sparite, io ho ripreso a cercare di vivere con serenità e sono decisamente soddisfatta.
Innanzitutto cucino, cucino, cucino, cucino.
Ho acquistato il nuovo libro di Veronesi, Verso la scelta vegetariana.
In questo libro ci sono 200 ricette veramente interessanti tutte con gusti che non assaggiavo da un po'. Io sono stata vegetariana per 3 anni, mi è piaciuto ma poi sono tornata a mangiare carne perché, in quel periodo, ero andata a vivere da sola e mi sentivo un po' ... un po' zitella! Ecco, questa è la verità.
Mi sentivo un po' zitella con 'sta fissa del non mangiare carne...
Quindi ho ripreso a mangiarla e a cucinarla.
Mi piace, mi piace mangiarla e anche cucinarla ma sono dispiaciuta del fatto che sia morto un essere vivente per nutrirmi quando invece mi sarei nutrita altrettanto bene con del cibo che non prevedesse la morte di alcun animale!
Di conseguenza, la cucino poco. Una volta alla settimana. Spesso mangiamo prosciutto cotto o crudo ma, di fatto, cucino carne una sola volta alla settimana.
Tempo fa, quando sono diventata vegetariana, avevo frequentato un corso di cucina macrobiotica. Negli anni, mano a mano, ho accantonato tutti quegli ingredienti e ora sono felice di averli ritrovati, come dei buoni amici.
Rispuntano il gomasio, i fagioli azuki rossi, le alghe, i semi di tutti i tipi, la salsa di soia...
Mi sto divertendo moltissimo e ho deciso che ogni settimana proporrò una nuova ricetta presa da quel libro che trovo interessantissimo.
La cuoca offre una cucina davvero completa, ogni piatto è equilibratissimo e contiene carboidrati, proteine, grassi, zuccheri e vitamine quasi in egual misura.
Sono piatti semplici e molto originali e da quando ho iniziato a prepararli sia io che mio marito attendiamo la serata in cui li gusteremo! Ci siamo divertiti moltissimo con le lenticchie con melograno, pecorino e arancie, oppure con i finocchi gratinati con mozzarella, noci, gomasio e semi di girasole!
Oltre a cucinare dipingo mobili.
Sto procedendo con la cameretta e ammetto che è davvero lunga! Sono finalmente a buon punto con l'armadio più grande e spero di finirlo presto anche perché, fino a che non lo finirò, mi sento quasi autorizzata a non studiare...
Il prossimo anno devo dare 3 dei 4 esami che mi mancano e l'anno successivo dovrò dare l'ultimo esame, il First e ...miraggio, la tesi! ma se non studio non vado da nessuna parte...
In ultima, un aggiornamento sul volontariato.
Dopo avere vagliato alcune alternative ho scelto di occupare il mio tempo per gli altri facendo volontariato in canile! Ogni sabato mattina andrò a portare a spasso i cani!
Inizierò il 10 dicembre e sono già molto contenta!
Mi pare una buona cosa, nel canile in cui andrò (ho potuto scegliere quello più vicino a casa che, per altro, è quello in cui hanno più bisogno), ci sono 70 cani e circa una ventina di volontari.
Io credo che mi piacerà molto e non vedo l'ora di iniziare!
Insomma, questo ultimo periodo è stato positivo e sereno.
Dal punto di vista dell'adozione attendiamo la prima lista dei bimbi adottabili e da lì sceglieremo la nostra strada, entro fine anno deve uscire e se non uscirà allora sceglieremo comunque la nostra strada!
Temo pensando al Natale... l'altro giorno ho avuto un tuffo al cuore dentro ad un supermercato traboccante di giocattoli pensando a come sia incredibile che anche quest'anno mio figlio non ci sia...
Mi sono sentita come dentro ad un incubo e solo una mamma in attesa da così tanti anni può capirlo.
L'incubo di non raggiungere mai la meta, l'incubo dell'ennesimo Natale senza un figlio.
Non avrei mai detto.
Ad un'attesa di questo tipo non si è mai pronti, te la possono spiegare ma viverla è tutta un'altra cosa.
Eppure passerà anche questo Natale e questo deve essere  l'ultimo senza nostro figlio.
Forza piccolino, forza, siamo qui pronti per te, vedessi che bella cameretta che stiamo preparando... hai anche già dei giochi tutti tuoi... appena possibile la tua mamma e il tuo papà arriveranno.

mercoledì 9 novembre 2011

crederci...

Ieri siamo stati presso il nostro ente per discutere della nostra situazione adottiva.

E' stato molto triste recarci lì, a due anni dal mandato, anzichè a vedere finalmente la foto di nostro figlio e a vivere il momento dell'abbinamento, per parlare con l'ente di questa situazione così difficile per noi.

Ne sono uscita stremata non tanto per le informazioni ricevute, quanto per la sensazione di sconforto che ho avuto a ritrovarmi in questa situazione. Guardavo mio marito che era più stremato di me, come se in quel momento, tutto insieme, fossero confluite tante frustazioni.
E se penso al corso che dovremo rifare per l'adozione nazionale scaduta mi sento male, malissimo, come rivivere qualcosa che avevamo vissuto con tanto entusiasmo e che poi non ha portato da nessuna parte.

Non molliamo, non molleremo mai, ma è durissimo, schiacciati da burocrazie e da un mare di carta, schiacciati da kilometri e kilometri fatti per arrivare alla sede del nostro ente, per arrivare al Tribunale, per arrivare al corso, per arrivare all'aggiornamento ma, alla fine, per restare sempre fermi allo stesso posto. Sempre lì, noi 2 più gatto, cane e galline, a guardare fuori dalla finestra e a pensare a questo nostro desiderio di un figlio, a cercare di arrivare al  giorno in cui questo miraggio diventerà realtà.

Un figlio.
Che è poi l'essenziale per un essere umano che si nutre e procrea, prima di tutto.

L'incontro non è andato male, l'ente ci ha confermato di stare tranquilli, che arriveremo a nostro figlio. Per ora, con il Vietnam, dobbiamo attendere la prima lista dei bambini adottabili.
E' da giugno che deve uscire questa lista e sarebbe il primo passo davvero importante per uno sblocco del Vietnam.

Abbiamo parlato anche della possibilità di adottare in Cina e ci hanno ribadito che noi saremmo idonei.
Questo non significa, al momento, che adotteremo in Cina, significa che io mi sono rasserenata sapendo che il Vietnam non è l'unico paese al mondo che può accogliere la nostra richiesta e per me questo è importante perché anni fa non erano molti i paesi adatti.
Per cui, calma e sangue freddo. Al di là del nostro sconforto, al di là di sentirci frustrati e falliti, le cose non vanno così male.

Dobbiamo cercare di essere fiduciosi che le cose si sistemino. Mi rendo conto che è da molto tempo che non ci credo più, che mi sento come un cane bastonato da questo desiderio irrealizzato... ma penso che crederci sia il primo passo per realizzare questo desiderio.
Crederci davvero, pensare DAVVERO che questo bimbo arriverà.

Io vorrei tanto che arrivasse nel 2012, è la mia scadenza. Voglio crederci che ce la farò. Anzi, che ce la faremo, noi a diventare mamma e papà ma, soprattutto, lui o lei a diventare figlio o figlia.

mercoledì 2 novembre 2011

il giro dei cimiteri

Ieri, 1° novembre, non sono andata a fare il solito giro nei cimiteri.
A dire la verità io devo andare a trovare una sola persona, mia nonna paterna. Anche gli altri nonni sono morti più altri parenti e amici, ma lei non è paragonabile a nessun altro, lei era la mia adorata, davvero adorata, nonna.

Lei è stata molto importante per me, a volte mi manca anche materialmente, mi manca il suo profumo di borotalco, mi mancano i suoi capelli fini fini e bianchi, mi manca quel suo occhio mezzo chiuso e, soprattutto, mi manca la delicatezza delle sue mani che mi hanno coccolata come nessuno mai né prima né dopo.

Il 1° novembre, oltretutto, era anche il suo compleanno. Quest'anno avrebbe compiuto 100 anni e io non sono neanche andata a trovarla.

Come è tradizione della mia famiglia, il 1° novembre, abbiamo preparato tanti arancini da regalare ad amici e parenti. Abbiamo preparato 3 kg di riso e abbiamo introdotto la tradizione dell'Arancino Pazzo, ovvero, di un arancino a uso e consumo solo dei commensali del pranzo del 1° novembre, con all'interno un gusto strano o insolito.
Ieri abbiamo optato per un sughetto con la zucca, i semi di papavero, un cipollotto, pancetta e scamorza.
Molto buono davvero!
Io avrei osato di più, il prossimo anno proporrò io qualcosa di davvero estroso, magari un interno di frutta oppure di pesce... un gusto diverso, strano, magari esotico...

Sta di fatto che ogni anno il 1° novembre la mia famiglia si riunisce per preparare gli arancini con la ricetta (segretissima) che la mia vicina siciliana mi aveva dato almeno 20 anni fa, ovvero dall'anno in cui, stregata dalla bontà dei VERI arancini e impallidita di fronte alla lunghezza della preparazione, ho deciso che il giorno di Ognissanti sarebbe stato dedicato, d'ora in avanti, alla preparazione di tanti arancini da regalare a chi amo.

Quest'anno ho fatto una scelta particolare. Li ho dati  a pochissimi ma a chi li ho dati ne ho dati davvero tanti in modo che potessero mangiarne tanti a testa... perchè gli arancini sono come le ciliegie e se inizi a mangiarli non smetti più...
Non intendo quelli che si comprano all'autogrill... io intendo questi qui che facciamo noi, piccolini, con tanto ripieno di ragù o di sugo con piselli,carote e pomodoro, e poco riso, con la panatura croccate e con il riso fresco.

Dopo gli arancini e il pranzo, ognuno va a trovare i propri morti, io e mio marito andiamo dai nonni ma a me interessa solo la nonna.

Non sono andata a trovarla perché sono arrabbiata con lei.
Sono arrabbiata perché da là non mi sta guardando affatto.
Sono tanti anni che desidero un bimbo e lei proprio non sta facendo niente per aiutarmi... nella mia pancia non c'è ma almeno in giro per il mondo!
E invece no, devo faticare!
Ma nonna, ma tu, da lassù, non dovresti aiutarmi!
Possibile che tu mi veda e non mi risponda?
In cambio di un bimbo mi hai dato una malattia cronica di mio marito e, per me, tanta tanta fatica, un po' di depressione, pure i dati sballati adesso (e se fossi io che li genero a causa del mio stato d'animo? voglio dire, tutto sto malessere il corpo lo dovrà ben esprimere...)
Eppure, la nonna, non mi aiuta!

Ci si può arrabbiare con un morto? Direi di si perché io lo sono. Seriamente.
Credo che stia troppo bene là dove è, non lo so... davvero, non la riconosco neanche più...
Eppure mi ha sempre voluto di un bene... io credo che non mi abbia MAI sgridato! Davvero, in 30 anni di vita lei non mi ha mai sgridato!
Lei era la mia roccia.

Quando è morta è stato molto doloroso e io ho pensato che da là mi avrebbe guardata.
Invece non so cosa stia facendo, starà parlando con le sue amiche, non so... sarà con mio nonno che ballano, io non lo so.
Sta di fatto che non sta aiutando.

Non le ho neanche fatto gli auguri. Sono arrabbiata.
Io penso che lo stia sentendo, mi dispiace, la adoro, ma sono arrabbiata lo stesso.


...
Comunque, a parte questo, continuo a stare meglio. Le crisi di pianto improvvise sono quasi praticamente sparite, sto cercando di venire a capo di 'sti valori sballati e per ora so che non ho calcoli alla colicisti e so che non è cura ormonale perché me l'ha confermato la ginecologa.
Andrò da una endocrinologa ma da stasera spero che il mio medico curante mi dia una cura per abbassare i valori che probabilmente genero io.

La prossima settimana incontrerò il mio ente per informazioni sull'adozione, per vederci in faccia e fare il punto... io vorrei solo il modulo per preparare i documenti per la Cina... credo che dovrò attendere almeno il prossimo anno, per ora attendono la prima lista di bimbi che dovrà uscire entro fine anno.
Vedremo. Continuo ad essere fiduciosa.

...
mhhhh.... pensavo che, comunque, stasera, un incenso lo accenderò lo stesso a mia nonna... cara nonna... sapesse come mi manca...