laurea

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giovedì 4 novembre 2010

Stringere i denti

Stringi i denti! Stringi i denti! Stringi i denti!
Quando arrivo a questa fase di preparazione di un esame universitario, non c'è altro che posso dirmi tranne: stringi i denti.
Il trascorrere dei giorni, che è già sempre qualcosa a cui anelo essendo l'unico aspetto che forse potrebbe avvicinarmi a mio figlio, in questi giorni è ancora più desiderato in quanto più velocemente passano i giorni, e più velocemente termina questa tortura dello studio.

In questo momento, a 11 giorni dall'esame, non c'è più nessun interesse né passione che tengano. In questo momento sto studiando perché mi sono ficcata in 'sta grana dell'università e in qualche modo devo riuscire a dare degli esami.

Adesso non mi frega più niente che grazie a questa mia folle scelta abbia potuto dedicarmi per giorni a Dante, Petrarca, a Goldoni, e che in realtà mi ci sono immersa fino ad uscirne intrisa dalla loro anima e ancora di più, che ho potuto fluttuare in mezzo a certe liriche o divertirmi per certe frasi di Goldoni e ancora, anche per Alfieri che è il quarto autore che devo preparare, che ho potuto nuotare fra le sue parole perché si, è vero, era un presuntuoso pieno di sé ma alla fine la sua biografia è davvero bella, e c'è poco da fare, è semplicemente bella, come direbbe Petrarca, e mi pare di viverla con lui quella vita di 200 anni fa.

E poi non mi frega più che, guarda caso, siano 4 autori in epoche diverse ma scelti appositamente per un discorso relativo alle opere autobiografiche (argomento che ritenevo molto interessante).

In questo momento, ciò che mi fa andare avanti si chiama PAURA.
E si chiama anche ORGOGLIO.
Paura di non passare l'esame e Orgoglio di doverlo passare e non guardare in faccia quella donna fuori dal tempo che sarebbe la professoressa e non sapere cosa dirle.

E così non ho alternative. Ogni momento è dedicato solo a studiare e questa volta, visto che davvero in questi ultimi mesi non sono in forma, mi dedico almeno i dopo cena allo svago ma studio in pausa pranzo, studio alla sera prima di cena e si cena tardi, tardissimo, con me che ho gli occhi gonfi e che guardo mio marito ripassando, a memoria, di quanti libri doveva essere composto il Convivio di Dante, anziché il Secretum di Petrarca.

Quando arrivo a questo punto non ne ho quasi più. In genere arrivo al giorno dell'esame che ho la febbre. Ci sono stati esami in cui mi sono volata uno o due punti del voto perché stavo troppo male, con la febbre a 39 e, anche se l'adrenalina fa miracoli, con malesseri terribili che mi impedivano anche di parlare.

Da raffreddori esagerati, a febbri altissime, a male al dente, alla pancia, agli occhi.
Ogni volta che ho un esame arrivo a quella data che sto male, malissimo.

In genere il giorno dell'esame mi trascino all'università con dolori forti in qualche parte del corpo che non sono il frutto della paura (che invece mi da un'energia straordinaria), ma della reazione del mio corpo allo stress cui lo sottopongo.

E non riesco a fare diversamente perché passo l'esame solo se studio e siccome lavoro tutto il giorno, e siccome vivo in una casa con un marito, e siccome ho due galline, un gatto e un cane, un innumerevole numero di piante, e parenti, amici e tutta una vita piena di passioni, alla fine preparare l'esame è complesso, difficile, molto molto impegnativo.

E quindi stringo i denti.

Stasera finirò il ripasso di Petrarca.
Domani finalmente farò l'intera pausa pranzo mangiando e non studiando e alla sera andrò a fare la spesa. Al venerdi in genere mi fermo per ricaricarmi in vista del fine settimana.
Ma credo che dopo la spesa e prima di cena almeno per una mezzora andrò avanti con la Vita di Alfieri e anche prima di addormentarmi.
E poi via con il ripasso di Goldoni e Alfieri che devo concludere per venerdi prossimo.
Sabato e Domenica prossimi saranno dedicati all'ultimissimo ripasso.
Ecco qui, ho scritto tutto.

E se va come deve mi troverò in un batter di ciglia al 15 novembre e magari, almeno in alcuni momenti, riuscirò a pensare di meno a mio figlio in giro per il mondo che mi aspetta.

3 commenti:

  1. Si Plotina devi stringere i denti ma non ti strapazzare troppo anche perchè, dalla passione con cui ne hai parlato nei post precedenti, penso che la tua preparazione sia "adeguata". Dai, dai,dai che il lettino ti aspetta!

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  2. A me prima di ogni esame, verifica, saggio di danza, concorso, eccetera.. veniva una febbrona da cavallo per l'agitazione, altro che adrenalina! Andrà benissimo Plotina, ne sono sicura, non esagerare... l'hai detto tu stessa che devi abbassare il ritmo, sei già prontissima... prendila più easy :-)

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