laurea

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xx

mercoledì 23 novembre 2011

the dreamer

Corro corro corro...cucino... corro... restauro mobili... studiacchio... soprattutto: lavoro, lavoro, lavoro.
Cerco di sorridere tanto, di essere positiva, di recuperare le forze in vista del corso che faremo il 2 e 3 dicembre a 3 anni dalla prima richiesta in tribunale per riiniziare l'iter adottivo nella lista nazionale.
Cerco di credere veramente che la prima lista di bimbi adottabili in Vietnam, ad un anno dal blocco, esca ai primi di dicembre. Prego e spero che dentro ci siano almeno i 2 bimbi delle mie 2 care amiche compagne di viaggio.
Cerco di trovare la forza di ...essere forte nel 2012 per riiniziare tutto ciò che dovrà riiniziare, fosse anche ripresentare le pratiche per la Cina e quindi cambiare paese.
Nel 2012 voglio e devo raggiungere mio figlio, DEVO, soprattutto DEVO, perché se io sono qui a casa che faccio tutte 'queste cose, in ambiente confortevole e protetto,  lui, invece, è là in un istituto e i danni di una lunga permanenza nell'istituto nessuno glieli toglierà davvero del tutto di dosso, come cicatrici che magari poi nessuno vede più ma che se lui cerca bene, nella sua pelle, le vede ancora tutte e le trova ancora tutte.

Il prossimo anno io sarò mamma, mio marito sarà papà e lui, finalmente, sarà figlio. O lei, ovviamente. Io qui parlo sempre al maschile per comodità e non dovere stare sempre lì a precisarlo, ma quando dico "lui" intendo già intrinsecamente anche "lei". Per convenzione uso il maschile.

Quindi adesso devo ricaricare le pile emotive perché nel 2012 devo essere carica, carichissima. Carica per parlare con gli assistenti sociali e gli psicologi, carica per parlare con il giudice, carica per affrontare di nuovo la burocrazia di questo viaggio d'amore che per ora è un viaggio di dolore.
Io spero tanto di poter parlare con il giudice per l'adozione nazionale, vorrei parlargli di questi 3 anni di attesa, di quanto ci abbiano reso forti ma di quanto siano stati duri. Soprattutto, vorrei dirgli di nostro figlio che non deve più aspettarci. Perché io penso che quel bimbo che ci verrà assegnato non sia uno qualsiasi, non è uno piuttosto che un altro. E' LUI che è nostro figlio e nessun altro. Quindi basta, per noi e per lui, basta!
E al giudice vorrei dirlo, vorrei dirgli che ora abbiamo una priorità nella ricerca perchè abbiamo avuto una bella relazione, perché abbiamo atteso tanto, perché, soprattutto, la nostra coppia non è meglio di altre che hanno fatto richiesta di adozione ma è quella giusta per quel bimbo specifico e loro devono aiutarci a trovarlo!

E poi per l'internazionale voglio essere dura e seria, determinata e caparbia. Più ancora di adesso.
Senza nessuna remora se non ci saranno davvero segni che il Vietnam sta ripartendo seriamente, se le prossime liste (dove potrebbe nascondersi nostro figlio) non sono previste per "presto", ovvero a massimo 3 mesi dalla prima lista, noi partiamo con i documenti per la Cina.
Non abbiamo più tempo da perdere.
Non ci sono più scuse, remore, forse, ma, se, c'è solo: andare avanti come un treno. Un treno che non ha più fermate, la prossima è il capolinea e si chiama: UNIRCI.

Ora attendiamo dicembre, qualcosa a dicembre accadrà per cui non è un mese di pura attesa, faremo il corso, uscirà la prima lista con le notizie dal Vietnam. Noi supereremo anche questo Natale che sarà una prova durissima... Se penso all'albero di Natale mi viene già da piangere, se penso ai pacchetti sotto l'albero tutti "per adulti" mi viene davvero un groppo alla gola, se penso a quella mattina ad aprire regali e a pensare che non me ne frega niente dei regali, che la nostra coppia è sola lì... ma che nostro figlio è ancora più solo chissà dove...
Mai come a Natale prego che riceva regali, sorrisi, festa. Mai come a Natale prego che non si senta solo, che lo facciano uscire, che gli portino una sorpresa...
Mai come a Natale mi manca come l'aria come l'acqua come il cibo.

Leggevo delle belle storie di abbinamento in questi giorni, racconti di mamme che spiegano quando è arrivato il loro momento... mi è venuta una profonda tristezza per la mia attesa... lunga anche a cercare mio figlio in giro per il mondo, come era stata lunga per cercarlo dentro alla mia pancia.
Mi sono chiesta il motivo di tutta questa fatica e un motivo non c'è. Si chiama caso della vita, si chiama vivere.
Vivere con un sogno. Questa sono io. Una che vive con un sogno.

Che realizzerò.

5 commenti:

  1. E' mai possibile che io che "faccio" la mamma da tre anni abbia sempre così tanto da imparare da te che ancora non puoi "farla" ma che, semplicemente lo SEI?
    Sei grande, Plotina.

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  2. Grazie camp!
    io credo che tu sia un'ottima mamma e sono io quella che deveimparare. Diciamo che io ho più tempo di stare qui a scrivere visto che, appunto, sono mammaindivenire e un bimbo (che assorbe il mio tempo) ancora non c'è l'ho...

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  3. Domanda sicuramente scema, anzi più di una.
    - Perchè hai scelto proprio il vietnam?
    - Si può fare domanda per un paese solo?
    Ma fare richiesta per neonati "italiani" è ancora più impossibile vero?

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  4. ciao miranda!
    non abbiamo scelto noi il vietnam, è stato il nostro ente che, 2 anni fa, ce l'ha proposto.
    In genere è l'ente che sceglie il paese sulla base delle caratteristiche della coppia e della situazione del paese. 2 anni fa non c'era il bloccco...

    Per quanto riguarda il fatto di fare domanda in un paese solo credo che la risposta sia NI... ci sono casi gravi in cui è possibile... la nostra situazione è al momento al vaglio, però ora attendiamo gli sviluppi di dicembre.

    per l'adozione nazionale dobbiamo fare il corso di 2 giorni prorpio questo fine settimana. anzi, rifare visto che l'abbiamo già fatto 3 anni fa e la domanda è scaduta senza nulla di fatto...

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