laurea

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martedì 7 maggio 2013

studia che ti passa

Mi capita di studiare nei gradini della casa dei miei genitori e mi sembra di essere tornata indietro di 20 anni, quando studiavo lì per diplomarmi e guardavo passare biciclette e automobili di là dal campo e mi scaldavo nel cotto caldo sognando di studiare arte e invece studiavo economia e pensando di poter leggere un qualche libro che avevo nel comodino invece di preparare l'interrogazione del giorno successivo.

Adesso, seduta nel medesimo posto, mi concentro su Leonardo e Lorenzo Lotto e ogni tanto sento la vocina della mia bimba che chiama il cane o dice il suo nome o qualche parola che ha appena imparato e mi fermo a pensare a come, alla fine, io sia davvero lì che studio arte e a come tanti miei sogni si sono realizzati e tanti no ma quelli che non si sono realizzati non erano importanti o non lo sono più.

Ammetto che studiare mi sta stretto, che fatico terribilmente a trovare le ore disponibili a studiare e che, comunque, continuo a riempire ogni spazio libero con quei tomi che cerco di ficcarmi in testa e ogni volta che vorrei fare altro (extra mia figlia) mi ritrovo che non lo faccio e do priorità allo studio. Ammetto che mi arrabbio quasi ogni giorno pensando che avrei voluto fare qualcosa con mia figlia invece no, sono qui che studio nell'unico momento che qualcuno la tiene al posto mio, oppure che avrei voluto riposarmi che magari non ho dormito tutta la notte e invece no, sono qui che studio nell'unica ora e un quarto spaccata che lei dorme ogni pomeriggio.
E poi mi dico che sono davvero sciocca a continuare a piangermi addosso, tanto non mollo lo stesso quindi mi conviene fare buon viso a cattivo gioco.
E non ci riesco...

In realtà, comunque, sto praticamente sempre con la mia cucciola. Due mattine a settimana sta alcune ore con le nonne e durante queste ore io studio, per il resto siamo sempre insieme.
Secondo me le farebbe molto bene l'asilo nido perché potrebbe imparare tanto dagli altri bimbi ma, attualmente, è davvero importante recuperare un po' del tempo che la vita ci ha tolto, quando io ero qui che scrivevo sempre in questo blog e lei chissà, a inseguire qualche tata perché le desse attenzioni o a piangere in attesa di essere coccolata.

Che sia coccolona non ci sono dubbi, sa dire Coccoe, e mi abbraccia forte e sta lì, a prendersi baci e carezze e abbracci!
Andiamo nell'orto insieme e lei mette i semini nei buchini che le faccio io, oppure leggiamo libri e a lei piace tantissimo cercare gli oggetti o gli animali che le dico io nella pagina.
Uno spasso!

Poi studio. Continuo così, studio e coccole in pratica.
Ciò che mi dispiace è che, comunque, al sabato e alla domenica che c'è mio marito cerchiamo comunque di stare a casa per studiare. Mi dispiace moltissimo perché per lei è importante andare in giro a vedere e conoscere persone e situazioni nuove ma con 'sto esame siamo vincolati, c'è poco da fare.
In realtà, a differenza di prima, non stiamo tutta la domenica a casa a studiare ma usciamo almeno un po' anche se io so che potremmo fare cosa più stimolanti ma che ci tratteniamo per avere queste benedette ore di studio.

Come sempre sono qui che mi lamento per questo esame. Eppure non mi sento di fare diversamente.
Ecco il programma del mio percorso universitario:
1) entro luglio do questo esame;
2) a settembre do l'altro che non avevo passato a novembre;
3) entro ottobre porto in università la certificazione del tirocinio fatto con la mia ditta (che non ho ancora finito ma che mi avevano detto mi avrebbero comunque fatto il modulo per l'università dando per "finito" il programma che terminerò poi;
4)fra settembre e ottobre inizio a preparare la tesi;
5)a marzo mi laureo.

Posso farcela e significa che ho una data di fine tortura: marzo 2014.
Per i 41 anni potrei essere laureata. Io vado avanti.
Per i 41 anni devo laurearmi.
Per i 41 anni mi laureo.

5 commenti:

  1. Plotina mia, non voglio essere ripetitiva, ma davvero io gli stimo in maniera indescrivibile.
    Anche io sto studiando (inglese) e ovviamnete la situazione non è minimamente paragonabile, non devo laurearmi, non ho scadenze, non ho figli... eppure spessissimo rimando, non ho voglia, non faccio. e in quei momenti penso a te che non molli mai e mi sento davvero piccolacosì. vorrei metà della tua determinazione!

    che bella questa tua nuova vita, ogni tuo post è un'ondata di gioia per il mio cuore!!

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  2. grazie micol! io sono determinata, ma avessi metà del tuo talento... ;)

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  3. Plotina ti ho mai detto che:
    Sei grande, grande, grande!!!
    Non so, non ricordo; allora te lo dico adesso:

    SEI GRANDE, GRANDE, GRANDE!!!

    Io non so dove trovi tutta questa energia e questa determinazione ma ti ammiro tanto e continuo a pensare che Virginia ti darà una marcia in più anche nello studio, difatti il tuo programma lo dimostra.
    L'unica cosa che mi sento di dirti è di farti aiutare un po' da chi hai vicino: non ho mai creduto tanto al discorso che non è importante la quantità del tempo che si passa coi figli ma la qualità, tuttavia hai investito tantissimo in questa laurea e hai bisogno, ora che sei vicina al traguardo, di fare le cose per bene e in tranquillità.
    Però (siccome sei grande) so che farai come senti sia meglio per voi e quella sarà la scelta giusta.
    Dai, dai, dai ce la farai anche stavolta e meglio delle altre. A presto e tanti baciotti alla cucciola.

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  4. Plo cara, quando riesci passa da me, sei stata nominata!

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  5. ciao super mamma di Virginia.
    Come procedere lo studio?
    chissà che questi gg di pioggia abbiano almeno dato spazio a dello studio meno sofferto, rispetto alle mille altre cose al sole che avresti voluto fare con la tua piccola bimba gioiosa (anche se anche in casa ci sono tante attività da fare con i bambini).
    buono studio e buon lavoro di mamma.
    ogni tanto in ufficio ti penso e ti vedo tra le assenti e penso ... "che bello... finalmente tocca anche a lei, e la ruota gira davvero".
    un abbraccio.
    buon rimboccarsi le "tatite" (Maniche in martinesco).
    ila

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