laurea

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xx

lunedì 6 aprile 2015

un vuoto pieno

Vorrei trovare il coraggio di regalare tutti i miei libri. Così da fare spazio.
Sono polverosi e ingombrano e me li trovo sempre in mezzo ai piedi.

Dal giorno dopo la laurea ho letto un libro molto bello: Le mie rivoluzioni di Hari Hunzru. L'ho preso a caso e l'ho letto tutto d'un fiato.
Avevo altri libri nella lista di quelli che, negli anni, ho accumulato da leggere ma ho desiderato andare a prendere un nuovo libro per il gusto di sceglierlo personalmente.
E la sorte mi ha regalato un libro meraviglioso.

Questo libro è stato preso in biblioteca per cui lo restituirò e fra qualche tempo me ne dimenticherò l'autore perché ha un nome troppo difficile, e il titolo, perché io dimentico sempre i titoli.
Mi resteranno il gusto di averlo letto, le riflessioni che mi ha indotto, i momenti in cui mi tornerà alla mente come i racconti di un vecchio amico o come momenti vissuti, o come parte di qualcosa vissuto (che è poi ciò che mi accade più spesso con i libri che ho amato).
E non lo possiederò perché è della biblioteca.

Quindi, a differenza degli altri chili di libri che ho qui in casa, questo che tanto ho amato non sarà presente.

Perché allora tenere tutti questi libri?

Pricipalmente perché ho paura, poi, di rimpiangere questo atto di regalarli. Per chi ama la lettura è facile capire cosa significa allontanarsi per sempre da quel testo, esattamente quello in quella forma, dimensione, carattere, che abbiamo amato.
Ma neanche in una seconda vita potrei rileggerli tutti, e mia figlia chissà in che formato e lingua li leggerà tutti questi libri (se mai ne leggerà alcuni).

Quindi dovrei trovare il coraggio di svuotare per lasciare vuoto che si riempia di altro che non siano tutti questi libri che tanto, ciò che dovevano lasciarmi, l'hanno già depositato nella mia mente.

Insomma, vorrei avere il coraggio di lasciare andare.

Ho inscatolato tutti i miei libri universitari. Sia ben chiaro che non butterò neanche un libro, l'intenzione sarebbe di regalarli o di venderli. I testi universitari sono, per lo più, fotocopiati e quindi non potrei rivenderli e vorrei vedere chi mai li vorrebbe in regalo. Però potrei volerli riconsultare, quelli si, perché sono nozionistici e, per tanto, potrei avere la necessità di rivederli come mi è accaduto molte volte con i testi delle superiori e anche delle medie.

Forse potrei attendere di essere nella nuova casa per verificare che effetto farebbe avere lo spazio per i libri e non utilizzarlo.

La nuova casa. Desidero una nuova casa al sole.

Adesso ho deciso di partire da un altro punto di vista. Smetto di pensare se avrò o meno i soldi per acquistarla ma inizio a cercarla. In queso modo inizio a mettere in moto le energie per un progetto che credo ne richiederà parecchie.

A proposito di energie, sono in ferie. Sono stata a casa dal lavoro da giovedi scorso e lo sarò ancora domani. Cinque giorni di riposo in cui ho soprattutto dormito che è poi quello che sempre mi ha ricaricato. Sento ancora la mente stanchissima e continuo a sorprendermi di non avere davvero più niente a cui pensare che riguardi l'università. Mi sembra incredibile e spesso di mi ritrovo a pensare che DAVVERO dopo una determinata cosa che sto facendo non devo studiare, verificare, preparare...
Davvero adesso c'è una vita impegnata normalmente come una mamma lavoratrice.

Poi c'è tutto un discorso legato al ritrovarmi che è difficile perchè avevo vissuto un'altra me, più giovane, più energica e più libera.
Con calma vedrò che Plotina ne uscirà o troverò.

2 commenti:

  1. Capisco il tuo dilemma perche' e' anche il mio..non riuscirei a liberarmi dei libri, pero' ho trovato una via di mezzo. Cerco di tenere tutti quelli che hanno significato molto per me, ecco quelli non potrei mai spostarli dagli scaffali.
    Magari puo' essere un'idea ?
    un abbraccio

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  2. Sì! è proprio una buona idea! Ho iniziato a selezionare qualche libro da vendere o regalare... vediamo come andrà...

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