laurea

laurea
xx

lunedì 11 ottobre 2010

Meno male che c'è Dante!

Dopo un giorno di ferie rientro in ufficio e mi trovo:
- L'unico uomo dell'ufficio distrutto da una mega caziata che il mio capo ha pensato di fargli in mia assenza (non avendo me a fare da filtro, in un solo giorno ha letteralmente devastato il primo che gli è passato davanti venerdi mattina...)
- E una mia collega, finalmente, incinta.
Dico finalmente non perché cercasse da tanto, tutte le persone che mi stanno accanto in un solo mese restano incinte e dopo nove mesi hanno già il pargolino, ma "finalmente" perché questa collega ha un carattere difficilissimo e io ritenevo, da un po', che fosse ora che si occupasse di altro o che chiedesse un part time.

Mi pareva molto stanca di questo ambiente, come me.

Esattamente come me.

E così, fa pochi mesi rientrerà la mia collega che attualmente è in casa per la seconda figlia (lei ha iniziato a cercare la prima DOPO di me...),e se ne andrà questa collega.
Significa un altro pancione che girerà per l'ufficio, una mamma in orario ridotto per allattamento, e tante parole confettose, in azzurro o in rosa, sognando il pargoletto o parlando di quelli già esistenti. Intendiamoci, leggitime parole confettose e io so già che sarò la prima a contribuirvi...

Ma quello che mi fa girare le balle, proprio tanto, è che pure io aspetto un bambino ma qui nessuno se ne accorge!

Il mio capo mi dice che non si può pianificare niente della mia maternità, che per lui potevo anche non dirglielo dell'adozione che tanto non gli cambiava niente visto che non so dirgli da quanto (voglio vedere la sua faccia quel giorno che gli dirò che sto a casa dal giorno dopo! E avrei voluto vedere cosa avrebbe fatto se io, piano piano, non stessi cercando di distribuire le competenze che in un settore specifico come questo in cui lavorio io hanno in pochissimi)

I miei colleghi quasi non mi chiedono più anche perché cosa vuoi che chiedano che sono almeno 2 anni che qui la smeno con 'sta storia dell'adozione!

Si sono stufati tutti! Pure io non chiederei più!

Mia mamma adesso si è svegliata ed è convinta che il pupo arriverà presto, mio papà anche. Continuo a ripere loro di essere più razionali anche se, in tutta franchezza, non credo che a loro manchi un nipote (visto che ne hanno già due splendidi e che vedono tutti i giorni), credo che lo dicano per me... perché si vede che si sono accorti che 'sta attesa è interminabile...

Mia sorella ha comprato un regalo per il bimbo, non si sa cosa, non me lo vuole dire. A lei non posso parlare di mio figlio perché appena gliene parlo mi dice che sono paranoica (e giuro, dico, giuro, che non gliene ho MAI parlato! Lei sa le cose di rimando o quando proprio mi impunto che voglio comunicarle delle cose, altrimenti sfugge via... non so, sembra le dia fastidio... mah! credo non voglia percepire il mio "dolore da attesa2...), però ogni tanto va in sklero perché percepisce molto bene questa attesa e quindi adesso cerca dei modi per "non sentire che io sento il peso del tempo".
E' strano da spiegare ma è così.

Idem la mia più cara amica nonché testimone di nozze, anche lei ormai non ha resistito e ha preso un regalo al mio tato.

Anche lei l'ha fatto perché sente la mia attesa, l'ha fatto per me...

In buona sostanza, che sto bimbo arrivi o non arrivi non gliene frega un emerito cavolo a nessuno perché tutti stanno benissimo così.

Però alcune persone, siccome mi vogliono bene, sentono l'esigenza di fare qualcosa per starmi vicine. Per condividere l'attesa.

Mi fa davvero piacere, è un passo avanti.

Ma in realtà è tutto molto strano perché magari ci sono gesti come questi  ma non se ne può parlare "davvero", perché il livello successivo di "vera consapevolezza" è lontanissimo da queste persone e non per mancanza di capacità di comprensione (la mia più cara amica è la persona più comprensiva della terra!), ma per mancanza dell'esperienza sul campo...

Chi mi capisce sono solo le altre mamme adottive.
E ' proprio così.
Con loro mi sento "a casa".

Sta di fatto che a sapere che adesso avrò un'altra mamma in attesa in ufficio mi viene un po' il nervoso perché so che lei starà a casa fra 9 mesi a spupazzarsi il piccolo, e io sarò qui a sopportare il mio capo.

Vorrei sapere come si fa a non incavolarsi!

E oltretutto adesso dovrò pure riorganizzare tutto il lavoro dell'ufficio che qui con 'ste riduzioni di costi non sostituiscono neanche le maternità!

E' una menata immane.

Posso dirlo? posso dirlo? Non avevo assolutamente voglia di vedermi un'altra gravidanza davanti con tutte le attenzioni del caso e io con il pancione enorme del secondo ANNO adottivo con nessuno che lo vede!
Anzi, la mia collega (che oltretutto è stata molto carina oggi), mi ha detto: dai che restiamo a casa insieme!

Ma non sarà così.
Mi aspetto altri due anni di attesa.

Oggi sono usciti i dati (nel sito della CAI) dell'attività degli enti certificati per l'adozione internazionale nel primo semestre del 2010.
Il mio ente è sotto la media quest'anno... dal Vietnam sono arrivati solo 7 bambini al 30/06/2010... ho almeno 15 coppie che hanno dato mandato prima di me.

Campa cavallo che l'erba cresce.

Si aspetta. Si aspetta.

C'è da dire che quando arriverà il mio bimbo si prenderà le coccole di tutti visto che sarà il più piccolo...
E INVECE NO!!!
perché magari mi arriva che ha già 5 o 6 anni.
Che va benissimo, ma non è il più piccolo di tutti certamente!

Eh va beh...

Ora esco e vado a casa a studiare Dante.
Meno male che c'è Dante! Meno male che c'è Dante!
Quanti minuti mancano a che arrivi a casa a studiare? Prendo la macchina, arrivo a casa e faccio la doccia... apro il libro e... Via nel Paradiso!
Il Paradiso...
XV canto stasera.
E la vita torna a sorridere!

3 commenti:

  1. Sinceramente credevo che ci volesse meno tempo per l'adozione internazionale, al massimo due anni. Qui per tutte le coppie è andato così. Abito in Urbino e per essere una città piccola ci sono molti bambini vietnamiti adottati con attesa massima di due anni (che comunque è un'eternità!!!). Non so cosa dire perchè non ho l'esperienza, ma posso comprendere il dolore di sentirsi pronta ad essere madre e non poterlo essere. UNa coppia di amici sta iniziando il tuo percorso e avverto il loro dolore ogni volta che giocano o prendono in braccio le mie figlie. Vorrei poter fare qualcosa, ma non so che cosa? Forse tu mi puoi suggerire qualcosa? Magari parlare di come ti senti e di cosa ti piacerebe che gli altri facessero, può aiutarti ad esorcizzare un po' di dolore. Ti sono vicina in rispettoso silenzio.

    RispondiElimina
  2. Ma che sfortuna però Plotina... echeccavolo! cos'è? periodo fertile?! cioè, tante buone cose a loro per carità, ma tutti intorno a te devono stare? :-)
    Dai, cerca di continuare con la positività che ti ha accompagnato fin ora e intanto il tempo passa e arriverà il vostro momento...
    C'è Dante (che a me invece non piace per niente!) , c'è tuo marito, c'è la cameretta del pupo da ultimare...
    (oggi sono di nuovo in fase "biccherie mezzo pieno", perdonami. ma spero di trasmettertene un po!) un bacione

    RispondiElimina
  3. x mammadicorsa: i tempi dipendono dall'ente... il nostro era più veloce prima (che arrivassimo noi vorrei dire...). Con i tuoi amici quello che puoi fare, secondo me, è di CHIEDERE. semplicemente chiedere tantissimo. Entra nel merito: hai incontrato qualche ente? come ti sono sembrati? che tempi ti hanno dato? in che paesi opera? insomma... prendersi a cuore significa chiedere. io la soffro molto questa cosa. tutti mi dicono: vedrai che arriva presto (4 anni che aspetto...) ma pochi si prendono la briga di "interessarsi DAVVERO".come se fosse una gravidanza normale. invece di chiedere: cosa ti ha detto il dottore, chiedere: cosa ti ha detto l'ente?
    è la stessa cosa per loro.questo si che aiuta moltissimo!

    x Micol... è bello leggerti in questa fase! la vita è così bella micol! secondo me è sempre bello, anche quando tutto sembra uno schifo... o lo è davvero!

    RispondiElimina