laurea

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venerdì 12 novembre 2010

A ridosso dell'esame

Alla fin fine il tempo passa e questa mattina mi sono svegliata con l'immagine di me dentro ad un'auto che vedo sfilare via la mia vita. Come quando si è in autostrada, si vede qualcosa di interessante e si cerca di inseguirlo con lo sguardo ma l'auto avanza e ci ritroviamo con la testa girata ma quel qualcosa è giù passato, non si vede più.
 
E nella vita è così,  ci passa tutto accanto proprio come quando guardiamo fuori dal finestrino dell'auto, e anche se certi momenti vorremmo viverli più a lungo al limite ciò che capita è che chi guida rallenta un po', che metaforicamente è come quando ci liberiamo da tanti impegni e cerchiamo di correre un po' di meno e di goderci di più certi momenti della nostra vita.
Ma è una pausa relativa, perché la macchina, in realtà, non si è mai fermata. Avanza, e avanza, e avanza...
 
Ho pensato a questo perché, ormai, anche se quasi non ci credo, sono arrivata a due giorni dall'esame.
Il mio mantra interiore, in quasi tutti i momenti, è: devopassarel'esame, devopassarel'esame, devopassarel'esame, e quando mi mancano due giorni all'esame anche il pensiero di mio figlio si offusca un po' perché diventa imperativo l'impegno di sostenere positivamente l'esame.
 
A volte immagino che mi chiamino per dirmi che è arrivato il mio abbinamento (che per chi non se ne intende di adozione, è il momento che sogno praticamente ogni giorni, si tratta di quando si riceve la fatidica chiamata in cui ci dicono che c'è un bimbo per noi e possiamo andare a vederne la fotografia. La  mia amica Simona, che ha ricevuto la chiamata ieri e per la quale non smetto di gioire,  spiega bene questo momento  nel suo blog:http://simoandre.blogspot.com/2010/11/la-telefonata-tanto-attesa-finalmente-e.html), dicevo... a volte immagino che mi chiamino per l'abbinamento a ridosso di un esame inducendomi a spiegare che vorrei tardare ad andare a vedere la fotografia, giusto il tempo di sostenere l'esame...
 
Pazzesco! Immagino questa assurda coincidenza e cerco di pensare a come spiegherei che vorrei rimandare il momento più importante della mia vita per poter sostenere un esame!
Allora poi mi dico che non potrei mai tardare quel momento, e quindi penso che no, che lascerei perdere l'esame e che andrei a vedere subito la foto... e quindi riinizio a pensare che siccome sono anni che aspetto forse potrei ritardare ancora qualche ora per poter sostenere l'esame... e così via.
 
Insomma, mille elocubrazioni perché dare un esame, per me, è un momento importante e i giorni a ridosso dell'esame sono gli unici in cui riesco davvero a staccare la spina dal pensiero di mio figlio.
 
Oggi al lavoro è stata una giornata impegnativa e solo verso sera mi sono ricordata di andare a vedere gli orari del treno per poter raggiungere l'università.
Mi è venuta una paura pazzesca, un assaggio della paura che vivrò lunedi mattina quando mi alzerò, quando sarò sul treno, quando vedrò arrivare la professoressa...
 
Questa settimana ho di nuovo avuto male agli occhi e per una sera non ho potuto studiare autonomamente. Mio marito, preso da misericordia, si è messo lì con calma a leggere un po' dell'Alfieri e questo mi ha molto tranquillizzato perché mi calma sempre studiare o ripassare con lui.
 
Al momento ho paura e continuo a domandarmi: Hai studiato? Risposta: si. Hai fatto tutto il possibile? Risposta: si. Ti senti preparata? Risposta: no!
 
Mi rendo conto che questo post sia assurdo, scritto male e inconsistente, ciò nonostante lo pubblicherò perché è come mi sento io in questo momento.
 
E vorrei anche aggiungere che sono disposta a supplicare in ginocchio la professoressa per un 18 perché l'unica cosa che voglio è passare l'esame e riposarmi fino a Natale. Se non passerò l'esame, comunque, mi riposerò lo stesso solo che sarò distrutta dal dolore e faticherò tantissimo a riprendermi. In pratica, non potrei mai sopportare di non riuscire a passarlo e non me ne farei mai e poi mai una ragione. Anche se mi dovesse chiedere qualcosa che non so.

4 commenti:

  1. Dai , dai , il massimo che può succedere e che ti dia un voto non altissimo ma penso che ce la farai, solo sei di quegli studenti che si fanno prendere dall'ansia, lo ero anche io al punto che questa cosa mi ha impedito di laurearmi: non ho mai imparato a gestire lo stress degli esami e, alla lunga, la cosa è diventata insostenibile. che rabbia quando vedevo gente che andava agli appelli dicendo "ma si ci provo"; comunque acqua passata, era solo per dire che anche io stavo in questo stato prima degli esami ma poi i risultati erano sempre buoni. Dunque tieni duro e non ti sentire male in questi tre giorni, mi raccomando. Baciotto.

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  2. Plotina un in bocca al lupo grandissimo, dai, dai, dai che ce la fai. ciao, a domani.

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  3. Che ansia Eli... in questo momento sarai lì! tantatantatantatanta merda! (non sono impazzita, dalle mie parti significa in bocca al lupo :-) )
    Facci sapere subito come è andata eh...
    Io sono convinta che sarà un successo.
    un bacione

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