laurea

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giovedì 26 maggio 2011

trasloco

Un cambiamento c'è stato.
Abbiamo cambiato ufficio. Nel senso proprio che ci hanno spostato fisicamente di sede.
 
In un momento in cui l'azienda in cui lavoro sta eseguendo una serie di acquisti/vedite/cessioni/incorporazioni generando un surplus di lavoro che stiamo cercando di arginare in qualche modo, noi siamo stati costretti a cambiare ufficio.
Ora la nostra posizione è quella "ultimo in fondo".
Dopo di noi non c'è più nessuno e siamo finiti in una specie di stanza tutta storta (perché all'interno di uno stabile adibito ad ufficio ma costruito ad inizio '900) in cui è presente un'unica finestra.
 
Dopo una serie di vicissitudini siamo riusciti a sistemarci in un modo almeno dignitoso anche se detesto questo posto.
 
Le mie piante (ne ho 4 qui in ufficio), sono in un posto migliore rispetto a prima perché qui batte il sole nel pomeriggio mentre nell'altro ufficio non batteva praticamente mai.
Certo, questo mi rincuora.
 
Per il resto, adesso sono stanca morta e tutta sudata e non riesco a concentrarmi su niente.
 
Credo che sarà diverso dopo la pausa pranzo anche se in pausa devo trovare il modo di studiare almeno un po'.
In sostanza, trascorro ogni momento libero a studiare e più studio più mi sembra di non sapere niente.
 
Una situazione terribile che mi genera tantissimo stress.
 
Non riesco a capire cosa ci sia scritto nel libro della prof., non riesco a riassumerlo e a farci un discorso coerente.
Questo può voler dire tantissimo perché se non si imbrocca la risposta giusta potrebbe volare tutto l'esame...
Il resto lo sto studiando ma certamente non è una preparazione da nobel. Anche mettendocela tutta come sto facendo ho moltissimi vuoti...
 
Insomma, è necessario imparare almeno un po' il suo libro. L'ho letto una volta, l'ho rilettto sottolineandolo, l'ho studiato... E sono punto a capo.
Ora provo a leggerne brevi pezzettini prima di addormentarmi e quindi a ripeterli mentalmente in modo congruo.
Stanotte mi sono svegliata verso le 4.00 e in testa avevo: Il Ghiberti sostiene... il Ghiberti sostiene...
Il problema è che non saprei dire cosa sostenga questo Ghiberti. Forse qualcosa sul fatto che per essere pittori e per essere scultori è necessario avere una cultura molto vasta.
Ma forse no.
Non riesco a memorizzare il suo testo.
 
Questo nuovo ufficio da sulla via principale della città, il corso pedonale per intenderci, quello in cui ci sono i negozi più belli e in cui si va a fare il passeggio.
C'è un bimbo che dice "il mio papà, il mio papà".
Si sentono voci da sotto e questo mi piacere.
 
Adesso esco e vado in pausa pranzo ma dopo continuerò questo post.
 
... Siamo al giorno dopo. Avevo scritto questo post ieri dal lavoro e al pomeriggio non sono rientrata.
Non stavo bene.
Il malessere era soprattutto psicologico perché ieri, prima del trasloco, ho avuto una discussione con due colleghi e me la sono presa moltissimo.
Oltre a questo, in pausa pranzo non ero riuscita a studiare come dovevo ed ero stanchissima per il trasloco. Ho pensato a tutte le cose che dovevo fare ieri al lavoro, non ce ne era nessuna di "semplice" e ho capito che non sarei riuscita a fare niente.
Credo che ognuno debba riconoscere i propri limiti...
Così sono stata a casa e oggi va meglio.
Ho poi studiato molto e oggi potrò vivere più serenamente la giornata in cui, di fatto, non riuscirò a studiare perché stasera devo andare ad accompagnare tutti e due i miei genitori dal cardiologo.
 
In pratica, è sempre tutto uno stress e nei giorni prima dell'esame non vivo più, non vivo più...
Tutto questo, quanto meno, mi aiuta a non pensare.
 
Al mattino controllo sempre mille volte se ho preso il cellulare. Mi faccio anche ridere perché solo una mamma adottiva in attesa di chiamata può capire cosa significa questa ossessione per il cellulare.
A volte penso alla nazionale... in fondo al cuore spero in qualsiasi tipo di chiamata ma ormai al tribunale di questa regione chissà che fine avrà fatto la mia pratica... sarà sotterrata sotto a pratiche arrivate da quasi 3 anni...
va beh.

1 commento:

  1. Plotina ci credo che sei stressata! Insisto: vedi se puoi chiedere chiarimenti direttamente alla prof. Secondo me già pensando a cosa chiederle, ti chiarirai le idee. Stai sicura che se il libro l'ha scritto lei, allora "peserà" molto sull'esame. Forza, forza, forza...

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