laurea

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domenica 4 novembre 2012

a 2 giorni dall'esame

Mai più, io una cosa del genere non la vivrò mai più. Mai mai mai mai mai più.
Sono arrivata ad un punto di fatica e stress che non avevo mai raggiunto in vita mia e il carceriere sono io stessa con la mia stessa esigenza di raggiungere questo obiettivo di superare i due esami.
Il paradosso, in tutto questo, è che uno degli esami è sulla storia del teatro in cui studio i grandi classici del teatro in cui spesso ci si pone i grandi perché della vita.
Perché la vita, che senso ha...
E spesso a queste domande non ci sono risposte se non che la vita è fine a sé stessa, che non porta ad altro se non alla morte.
In particolare, uno dei testi si focalizza sulle forme più estreme del teatro contemporaneo con le esperienze del Living Theatre, di  Grotowski, di Eugenio Barba e di Peter Brook. Sono figure strane, che portano il teatro ad essere quasi un replicato della vita, a consentire un'esperienza "altra" allo spettatore come per fare sentire la vera vita, il suo vero essere, là dentro, in teatro. Che poi diventa para-teatro.

Quindi la mia situazione è di piena e completa alienazione.
Vivo qui dentro da 3 giorni con alle spalle tante ore di lavoro e studio e studio e lavoro e questo mondo alternativo che si è venuto a creare che è diventato quello vero in cui per fortuna ho l'orto in cui posso affondare le mani e sentire l'odore della terra bagnata.

Andiamo anche al cinema, ci sono andata anche ieri sera e così vedo queste storie come da un punto di vista diverso, quella di un'internata che si risveglia dal suo sogno, entra nella realtà di un film e poi torna nel suo sogno.

E tutto questo me lo sono costruita io per raggiungere questo mio obiettivo dei due esami.
Sono pazza?
Direi di si visto che la volontà umana non pensavo potesse arrivare a tanto.
Intendiamoci, spiegare che è un mese e mezzo che io lavoro e poi studio fino a cena e poi studio fino alle 23.00 con pausa solo il venerdi sera e il sabato sera e la domenica sera (in cui studio tutto il giorno) è difficile perché uno dovrebbe vedermi.
Mi vede mio marito che non sa cucinare ma in 'sti giorni cucina perché io ho sempre ancora mezzora di studio da fare e così pulisce le cozze, affetta il prezzemolo, prepara la pizza che ieri sera abbiamo riso come due scemi perché non ho mai visto una pizza (bruciata) tanto fine in vita mia, era come un sottilissimo strato di pasta, ma di meno di 2 mm, incredibile! In compenso i bordi erano enormi, dei veri manicotti di pasta. E ci siamo mangiati quelli.

Insomma, mai più una cosa del genere. Mai più chiedere a me stessa così tanto.
Per questa volta, però, io non mollo.

2 commenti:

  1. Ecco brava Plotina per i prossimi esami si vedrà ma per questi non mollare, non adesso. Però al più presto prendetevi (tu e tuo marito) una pausa e riposate un po'; potresti approfittarne per insegnargli a fare la pizza, tra le altre cose.
    Dai, dai, dai che ce la fai!
    Un abbraccio, ti penso tanto.
    E in bocca al lupo che forse tra domani e dopodomani non avrai tempo di collegarti.
    Dai, dai, dai :) :) :)

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  2. Grazie camp!
    Se passo questi due esami non ci saranno altri esami ma solo "un altro" esame, mi mancarà infatti solo un unico esame alla fine. Ma al momento ne mancano ancora 3... Grazie per il supporto, credimi che serve davvero!

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