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mercoledì 7 maggio 2014

chi vive sperando...

Lo scorso anno, a dicembre, sia io che mio marito (che è iscritto all'università nel mio stesso ateneo) dimenticammo di inserire i dati dell'attestazione ISEE (che è il certificato dei redditi famigliari) nel sito dell'università (indubbiamente in quel mese avevamo la testa davvero... dall'altra parte del mondo!).
Al ritorno dal Vietnam, il 7 marzo, non ci sfiorò neanche lontanamente l'idea di andare a verificare la II rata universitaria (che si deve pagare fra marzo ed aprile, entro il 4 aprile per la precisione), e solo verso il 2 o 3 aprile verificammo l'importo accorgendoci che era altissimo, ovvero, non avendo inserito i dati ISEE , ci toccava pagare la rata intera.
Corremmo ai ripari e sentimmo l'ufficio tasse che, per la modica cifra di 150 euro a testa, ci consentì di rimediare all'errore inserendo il dato ISEE. Siccome il periodo era quello che era e noi avevamo in mente solo la nostra piccola appena sbarcata in Italia, abbiamo inserito (senza accorgerci dell'errore e non sapremo mai se da qualche parte era indicato di fare diversamente non essendoci più quella procedura nel sito dell'università) l'ISEE già utilizzato l'anno prima in quanto non solo pensavamo andasse bene ma eravamo convinti non servisse rifarlo non essendo variato il nostro reddito in quel anno.

E qui casca l'asino perchè pochi giorni fa ci è arrivata una lettera in cui ci comunicano che (in seguito a un controllo a campione effettuato estraendo a sorte alcuni studenti), è stato rilevato che sia io che mio marito (vah che roba la sorte eh!) abbiamo dichiarato un ISEE già usato l'anno prima e quindi dobbiamo pagare la differenza fra quanto versato e quanto costa la rata piena, ovvero, la bellezza di 1.040 euro a testa!

Potrei dire che non ho più parole e invece ne ho tantissime e molte le ho già usate al telefono con l'ufficio tasse ma sono state vane...
Ricercando sul sito dell'università abbiamo trovato alcuni documenti che indicano un iter che prevede un ricorso o il pagamento di una specie di multa che consiste nella differenza fra la tassa pagata e quello che si sarebbe dovuto pagare moltiplicato per 3 (e per noi sarebbe irrisorio visto che, appunto, i redditi erano pressoché identici) ma intanto pende sulla nostra carriera universitaria questa carogna e la voce di una strega malefica che, travestita da impiegata mi urla al telefono:" eh no! Lei se ha dei pagamenti pendenti non si laurea! ".

Io sono arrivata alla pagina 7 della mia tesi e quando arriverò alla 15 potrò formattare il file nel quale sto scrivendo ed inviarlo alla professoressa. Non penso più a "quando"mi laureerò ma al fatto che mi laureerò perché questa tesi è partita e ogni giorno è più dura ma ogni giorno è un giorno in meno a quel giorno.

Domani mattina faremo una "spedizione" all'università durante la quale ho intenzione di incatenarmi viva fuori dai cancelli fino a che non mi commutano la multa in qualcosa di decente visto che non posso permettermi di laurearmi esausta e insieme incazzata nera e pure squattrinata.

Per ora mi viene in mente di fare una sola cosa che dopo anni di allenamento mi riesce anche abbastanza bene: sperare.

3 commenti:

  1. Mi vengon solo parolacce Plotina!! come si fa?!

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  2. Questa non ci voleva proprio! Cose da pazzi anzi no, cose da nazione ridotta a raschiare il fondo del barile!
    Oggi è giovedì, spero che tu abbia risolto nel modo più semplice ed economico, facci sapere quanto prima.
    In caso contrario mi viene da consigliarti di delegare la soluzione del problema a tuo marito così da non deconcentrarti troppo: hai da pensare alla tesi (oltre che a tua figlia, al lavoro, alla casa e via dicendo) col massimo della concentrazione e della serenità.
    In bocca al lupo cara Plotina.
    P.S: stanno sempre a dire che la percentuale di laureati italiani è troppo bassa ma basta entrare nella maggior parte delle università per essere assaliti dal dubbio che questa nazione non sia poi tanto interessata ad alzarla quella percentuale.

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  3. ciao cara,
    ma è allucinante... che casino... che ladri... tutto come il nostro governo... marciano e ci marciano e vanno a puntare chi ci crede e che lavora sodo, e gente senza ritegno paga per aver la laurea senza studiare e capire il valore di tutto lo studio.
    spero si risolva bene ed in fretta. ma che casino.
    money money money.... che dura

    almeno i sorrisi sono ancora gratuiti.

    un abbraccio
    Ila
    baci

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