laurea

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giovedì 13 gennaio 2011

Andare avanti

E' successo che mi sono stancata di aspettare un figlio.
Basta.
Non ne posso più.
Ad un certo punto è accaduto che è cambiato qualcosa.
E' cambiato che ho sentito dentro di me che questa estenuante attesa è finita.
Non lo aspetto più.
Se arriverà io sarò qui, è già tutto pronto, ma io non lo aspetto più.
Significa che non ho più voglia di giocare con un bambino, non ho più voglia di parlare con un bambino, non ho più voglia di insegnare ad un bambino.
Non ho più voglia.

Ho voglia di vivere, così come la vita si presenta e gioendo di ciò che ho e di ciò che potrei avere, nel senso che potrei davvero raggiungere, avere, ciò che davvero potrebbe arrivare in tempi ragionevoli.

Un figlio mi arriverà certamente perchè si può anche andare avanti senza che il cuore sia coinvolto come lo è stato fino ad ora, ma sono stufa di sentire la mia vita vuota perché non c'è un figlio.

Anche perché la mia vita non è vuota!
Ho deciso di riprendere a vivere, in tutti i sensi.
E ho deciso che questa mia ricerca di un figlio continuerà sotto tutta un'altra luce. E che un giorno quando arriverà sarà una sorpresa davvero, perché io non lo aspetto più.

Ma tutto questo non lo dico perché sono delusa, depressa, triste, abbattuta. No, non è proprio per questo.
E' per il motivo esattamente contrario. Ovvero perchè ho una grandissima, enorme, incontenibile, voglia di vivere!

E nel momento in cui ho sentito questo, ho anche capito che stavo facendo un enorme regalo a questo figlio, gli stavo regalando la mia capacità di spiegargli, un giorno, che deve cercare sempre e comunque la gioia.
Che è esattamente ciò che sto facendo ora.

Attualmente la situazione in Vietnam è davvero tragica. Ogni ente da un'interpretazione diversa di ciò che è stato concordato con la delegazione vietnamita, ogni ente si sta comportando in modo diverso (ci sono enti, come il mio, che hanno bloccato completamente le adozioni dal 31/12 e altri che stanno ancora abbinando) e anche la CAI, che è struttura che sovrintende tutti gli enti, è confusa e fornisce informazioni contrastanti.
Nessuno sa cosa sta capitando in Vietnam, nessuno sa cosa capiterà.

Io spero solo che ci cambino paese.
Il nostro ente opera in molti paesi ed in alcuni è fortissimo, nel senso che davvero riesce a realizzare tantissime adozioni, ma con il Vietnam le cose non funzionano secondo me e le coppie instradate in questo paese sono come in un binario morto...
Io continuo a chiedere di valutare la possibilità di farci cambiare paese, così da potere andare avanti.

Per ora non si azzardano a darci questa indicazione per cui siamo fermi in attesa che capiti chi sa che, in attesa che forse a giugno qualcosa riprenda ma mi sto chiedendo che cosa possa riprendere visto che questo anno è stato veramente misero in quanto a numero di bambini adottati in Vietnam dal mio ente...

In attesa che decidino, io posso solo "sollecitare" una riflessione in merito e lo sto facendo, ma con molta serenità.
Come a dire che ora seguo tutto con la testa ma non con il cuore.

Mi è già accaduto alcune volte di rassegnarmi interiormente. Mi è accaduto dopo il primo anno di relazione con mio marito, ad esempio.
Lui era molto confuso e ad un certo punto ho sentito che basta, che io avevo finito di soffrire per lui.
Poi le cose sono andate molto bene perché una relazione, per fortuna, è costituita da due persone e non fa tutto una sola delle due - e meno male che a quel punto lui è intervenuto come spesso fa nei momenti cruciali -, ma io ricordo molto bene la sensazione di volgere tutte le forze da un'altra parte. E questa altra parte è la vita.

In quanto ad attesa circa mio figlio, io ho dato.
Ora ho voglia di vivere per cui certamente non perderò un colpo per raggiungerlo, ma per ora basta.
Scongelo la mia vita e vado avanti.
E ho un sacco di progetti di cui voglio gioire.

Ecco i primi:

- Andare a prendere Vik e iniziare una nuova storia;
- Andare in vacanza in Sicilia (già organizzate le ferie a giugno a tal proposito);
- Cambiare casa;
- Laurearmi.

E poi ne ho tanti tanti altri, ma direi di iniziare da qui.

7 commenti:

  1. Ottimo Elisa, davvero. era inevitabile, prima o poi... non potevi di certo continuare così... è come se una donna incinta rimanesse nove mesi seduta ad aspettare il momento... solo che la tua gravidanza è un po più lunga :-)
    Mi fa piacere sentirti così.. brava!!
    posso chiederti approfondimenti riguardo alla questione di tuo marito? nel senso... dai tuoi racconti per me siete un po il modello di coppia ideale... ma hai fatto intendere che all'inizio non era così. (in questi giorni ho bisogno di convincermi che io e il coinquilino abbiamo ancora possibilità di amarci felici e contenti, in futuro...) Un abbraccio

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  2. eh beh che dire....
    QUESTO POST MI PIACE UN CASINO!!!!!
    SI SI SI SI SI SI
    tantissimo!!!!!

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  3. cara micol, un conto è amare una persona, un conto è conviverci e avere a che fare con le piccole cose.
    io amo moltissimo mio marito, mi piace per come è fatto, mi piacciono di lui anche i difetti peggiori e lo comprendo sempre molto profondamente.
    Ma questo non significa che noi non litighiamo, non ci facciamo i musi, non ci detestiamo cordialmente e anche no, non ci diciamo cose cattive o non abbiamo dei momenti di insopportibilità reciproca molto forte...
    a volte sono così arrabbiata che non sopporto neanche la sua presenza in giro per la casa!
    E' che poi tutto rientra... è che lo amo.
    funziona così micol, è come quando tu scrivi i post arrabbiatissima e poi alla fine dici che vorresti solo stare con lui e basta, che alla fine è solo lui che ti importa...
    le piccole cose di tutti i giorni influenzano solo in parte l'amore che invece, secondo me, ha a che fare con l'indole, con il modo di vedere la vita, con le idee.
    io non potrei mai stare con un razzista, anche se poi nella quotidianità cambierebbe subito il filtro della cappa (che invece io sono mesi che attendo che mio marito cambi), che magari mi scriverebbe frasi d'amore sullo specchio del bagno (...ogni tanto mi piacerebbe...), che mi guardasse dormire e mi bisbigliasse che mi ama (ma ti rendi conto di che cosa romanticissima ha fatto mr p.!!!!!).
    tutto questo mi darebbe gioie di pochi attimi (che non sono pochi...) ma poi dovrei pensare che amo un razzista, poi dovrei pensare che amo una persona che ha idee che non condivido...
    le piccole cose influenzano la quotidianità, ma l'amore è ben altro e supera tutto.

    e poi, secondo me, un altro aspetto importante, è riinnamorarsi sempre della stessa persona.
    le persone cambiano e il marito che ho conosciuto 10 anni fa non è lo stesso di adesso... siamo cresciuti insieme...
    a me piace come è cambiato, a me piace tantissimo ciò che pensa e come lo pensa. abbiamo dei capisaldi comuni, e io amo quello. mi piace per le sue aspirazioni, per i suoi sogni, per il suo modo burbero di atteggiarsi, per la bontà che traspare dai suoi gesti, per come mi sento sempre accudita da lui anche quando non si ricorda neanche di sé stesso... mi piace sempre. sempre...
    incredibile come funziona l'amore...

    e poi micol... è davvero difficile spiegare perché io funziono così, e magari tu funzioni in modo tutto diverso...
    come si fa a spiegare i sentimenti... sono talmente variabili per ognuno di noi!

    ci sono persone che si amano follemente, entrambe militanti politici, e entrambi con idee completamente diverse...
    e quindi questo è esattamente l'opposto di quello che ti ho detto io. loro si amano nonostante idee completamente diverse...
    l'amore non ha mica una formula...

    quando ci siamo conosciuti, comunque, abbiamo vissuto più di un anno con gravi difficoltà...
    lui era molto confuso, mi ricordo di una volta che l'ho aspettato all'ingresso della sua azienda.... davanti a tutti gli ho detto: tu hai sbagliato persona. e SBABANNN!!! gli ho tirato una sberla fortissima!
    in pratica era confuso perché non sapeva se iniziare una storia seria visto che era uscito da un'altra storia altrettanto seria finita parecchio male...
    con qualche piccolo intervento (stile cagnetto che fa la pipì nel suo territorio) della sua ex...

    poi ad un certo punto mi sono stufata, come adesso appunto.
    e tutto è cambiato. perché una regola in amore forse c'è, almeno per la fase di innamoramento..: in amore, vince chi fugge...

    x miranda: sono contenta che il post ti piaccia!!! ;)!

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  4. ecco non vorrei essere ripetitiva....he ma la risposta che hai dato a Micol MI PIACE UN CASINO!
    ecco!
    XD

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  5. Sono capitata sul tuo blog per caso tramite il blog di Ele punta alla luna. Mi è piaciuto leggerti, credo proprio che ti seguirò!

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  6. Non sai che gioia, leggere questo tuo post.
    Nei paesi anglosassoni si dice che "good things come to those who wait", ma non è che uno debba per forza sedersi ad aspettare e basta.
    Ti sento positiva e propositiva, e questo è meraviglioso. Probabilmente questo tuo cambiamento nel modo di sentire influenzerà positivamente anche tutto il resto.
    Hai notato? Quando uno è depresso, sfavato, triste, non fa altro che attirare i "fulmini" sulla sua vita. Quando invece uno è positivo e, soprattutto, ama la vita in ogni sua sfaccettatura, sembra chiamare le cose buone.
    Io ci credo.
    E per cirare Miranda... Anche a me questo post PIACE UN CASINO ☺

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  7. ciao ale! benvenuta!
    cara vale, io credo che valga la pena vivere la vita con un sorriso... anche se a volte non è facile. mi sto impegnando però e ora va già molto meglio!

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