laurea

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giovedì 10 febbraio 2011

L'albero caduto

Due giorni fa ho assistito ad una scena che mi ha molto toccata.
 
Lungo la provinciale che conduce dal mio paese al lavoro, ho visto abbattere un grosso albero.
Si trattava di un pino che avrà avuto almeno 40 anni.
 
Alcuni taglialegna bloccavano la viabilità in modo da consentire all'albero di cadere sul ciglio della strada senza causare incidenti visto che si trovava nella scarpata laterale alla strada.
 
Mi è dispiaciuto moltissimo vedere quella mastodontica pianta cadere inerme.
 
Mi sono immaginata una pianta felice, che con i rami alti veniva toccata dal sole, dal vento, dalla pioggia e dalla neve.
E mi sono immaginata un essere primordiale ma vivente, che improvvisamente, si è visto falciare via la vita.
 
Lui se ne stava lì, a vedere passare le auto di giorno e ad ascoltare il rumore dei suoni del bosco di notte, se ne stava lì felice a vivere e improvvisamente, dopo 40 anni, qualcuno ha deciso che quel giorno, esattamente quello, sarebbe morto.
 
Vederlo cadere è stato molto triste perchè era in splendida salute, era davvero rigoglioso e grandissimo.
 
Lui era un albero e l'ho visto così inerme davanti al volere dell'uomo da non potere non riflettere a quanto anche l'uomo sia inerme davanti alle leggi della natura, davanti alla caducità umana, davanti alla morte.

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