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giovedì 24 febbraio 2011

Della Libia e del nord Africa

Se penso a ciò che sta accadendo in Libia e, in generale, in nord Africa  vengo presa da un grande senso di sconforto e da un altrettanto grande sentimento di ammirazione.
Il popolo africano sta cercando una propria strada, una propria via, e lo sta facendo con estremo coraggio, con il massimo sacrificio.

Io sono senza parole,attonita, ma ritengo sia giusto impiegarne almeno alcune perché il sacrificio di vite umane è qualcosa di talmente mastodontico che sembra impossibile e ciò che sta accadendo mi sta sconvolgendo profondamente tanto che vorrei fare qualcosa, vorrei poter aiutare, vorrei poter contribuire.

In Libia muoiono falciati a centinaia, migliaia, dai colpi di un criminale come Gheddafi. Mia madre ha usato una giusta descrizione: è un diavolo.
Lo stesso diavolo che abbiamo accolto qui a casa nostra con tutti gli onori, con tutte le pagliacciate che si confanno ad un Faust vero e proprio.
Io sono allibita da come la mancanza di etica sia accettata senza colpo perire in un paese come l'Italia in cui c'è stato chi è morto per un ideale, per un pensiero, per una causa giusta...
Qui ora vale tutto, vale tutto!

Ieri ho sentito quella specie di uomo (ma forse è di cera? Forse ormai è imbalsamato e viene mosso dai fili?) di Berlusconi che diceva l'ennesima coglionata.

Lui ha detto che c'è il rischio che si diffonda l'integralismo islamico e nello spendere queste parole (oltre a quelle di dire che è "piacevolmente" colpito da questo moto verso la libertà dei popoli del nord Africa) ha instillato il seme della paura.

Perché avrebbe potuto dire che questo era il primo passo per una società più giusta, per una società democratica.. Avrebbe potuto apprezzare quei martiri che stanno morendo per un ideale...

Avrebbe potuto spiegare al popolo italiano che ci sono tanti africani disposti a dare la vita pur di essere liberi...

E invece no, lui ha detto che ora c'è il rischio dell'integralismo islamico...

Pazzesco..


Così si diffonde sempre più, in questo nostro paese già fin troppo razzista e fascista, il concetto: rivolte in Africa = integralismo islamico!
Non va bene, non va bene!

In quel telegiornale, a mio avviso, falso e corrotto che è il TG1, ai primi sbarchi dalla Tunisia, era stato detto che chi stava fuggendo dalla Tunisia erano i "contrabbandieri che vivono nelle coste Tunisine".
Hanno detto esattamente questo, l'ho sentito io con le mie orecchie! E le persone per bene che sono scappate per dare un futuro ai loro figli? O per avere loro stessi un futuro più degno?


Ma perché?
Perché dire cose a tal punto crudeli e così qualunquistiche su queste persone che stanno vivendo una situazione così difficile e, soprattutto, che stanno compiendo un atto così eroico?

L'Africa uscirà dal proprio torpore, la cultura sempre più diffusa genererà persone più colte, più preparate, più conscie dei propri diritti e queste persone acquisiranno diritti e privilegi.
Io spero che di immigrati qui ne arrivino tanti, che come molti italiani nel mondo, a suo tempo, portino nuove iniziative e nuove forze, che cambino questa nostra società e che la rendano più giusta.
Magari poi non sarà così, ma  il figlio di una di queste persone, nei barconi, potrebbe essere spinto dal desiderio di compiere un sogno... il sogno di una vita degnitosa e giusta, che è poi il sogno per i quali i suoi genitori hanno rischiato la vita, per il quale i suoi zii o nonni hanno dato la vita... e allora potrebbe cambiare tanto, tutto. Ne basta uno. Perché il volere di uno solo smuove il mondo.


Io, al momento, mi inchino a quegli uomini e donne che stanno lottando per la libertà.

1 commento:

  1. Plotina che bello quello che dici e già il fatto di averci scritto un post, dovrebbe essere come dici tu e presto lo sarà però sulla vita e sui sogni delle persone oneste e coraggiose c'è spesso chi specula, nei modi più terribili.
    Personalmente anche io sono preoccupata dal fatto che tutti i paesi che si affacciano sul mediterraneo siano in uno stato di instabilità politica e sociale mentre il resto del mondo se ne sta a guardare senza spendersi neppure in consigli.

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