laurea

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domenica 7 agosto 2011

la caramella amara e tutto il resto

Avrei voluto trovare la mia "bolla di quiete" dopo il lavoro ma questa settimana è stato impossibile.
Ho lavorato tantissimo e forse ancora di più, tanto tanto tanto.

Sono giunta ad una conclusione. Aumentano i disoccupati e, chi lavora (ovviamente non in aziende con difficoltà), lavora sempre di più.
Ormai arrivo a dei livelli assurdi con la differenza che, essendo 20 anni che lavoro, non ho più la voglia e la forza di almeno 10 anni fa.
Sto invecchiando?
Si!

Mentre prima svolgevo qualsiasi mansione senza problemi, ora per certe attività più operative mi rendo conto che non ho più la testa. Nel periodo di ferie, però, è chiaro che chi resta pedala e quello s'ha da fa', s'ha da fa'!
Quest'anno poi, a differenza del solito, il lavoro non è diminuito! La gente NON è andata in vacanza o se è andata è per molto poco perché per noi è anomalo tanto lavoro così in questo periodo considerando che svolgo un'attività molto legata al lavoro delle imprese. E' anche vero che la mia attività, in un certo verso, può offrire nuove opportunità alle aziende per cui, ora, in molti ci "provano" e questo come ultima o altra prova per fare business.
 
Oltre a questo, sono molto nervosa. Sono nervosa perché sono continuate le "caramelle adottive" (o cioccolatini) con sempre qualche sorpresa ogni giorno, ma questa volta dal pacchetto Tuttiigustipiùuno ho beccato qualche caramella amara...

In questi giorni ci è pervenuta una email da parte del nuovo presidente del CIFA (che è l'associazione con cui prima o poi adotterò) che parlava di "rassicurazioni su notizie diffuse"...
Io di 'ste notizie diffuse non sapevo nulle e ho letto più volte la email per razionalizzare il fatto che rassicurava su aspetti non legati al Vietnam!
In pratica, emergevano "altri" problemi.

Non mi ci è voluto molto per capire che si trattava di questa notizia: http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/413769/.

Per fortuna, ma per grande grande fortuna, ho delle amiche molto bene informate che mi hanno rassicurato ampiamente.
Sta di fatto che peggio di così per la mia pratica non poteva andare per cui, sinceramente, dopo averne parlato e avere razionalizzato, a me di 'sto cambio non frega più di tanto tranne che spero che la nuova amministrazione mi aiuti veramente a raggiungere quel bimbo che ci sta aspettando.

La caramella, comunque, è stata amara (letta la emiail mi sono messa a piangere come una fontana, tanto per capirci...) e per un po' ha aumentato l'incertezza di questo percorso così duro.

Il vero problema di questi giorni, però, è stato un altro.

In questi giorni una cara e nuova amica è in Vietnam per l'adozione di una bimba. Si tratta di un'adozione speciale in quanto la bimba ha 8 anni e, avendo questa età,  rientrava in un canale speciale per cui la mia amica è potuta partire in tempi brevi.
Non è una partenza "qualsiasi" perché è la prima dopo il blocco paese e credo che questo sia un bellissimo regalo che meritano sia la bimba che la sua famiglia.
... ma che gente incontro in questo percorso... è difficile spiegarlo ma ci sono persone così positive, così "migliori" che è come se alzassero la media umana, come se quelle poche persone fossero il bello della "gente". Ci sono persone speciali, alcune sono genitori adottivi...
Questo è un inciso che non c'entra niente, adesso riprendo il filo del discorso...

Dunque, la mia amica è andata a prendere la bimba  a Phu Tho che è la provincia in cui potrebbe esserci il mio bimbo. E' andata nell'Istituto in cui potrebbe essere, e io... non le ho neanche dato un regalino da portare in Istituto!
Sono arrabbiatissima con me stessa. Non riesco a perdonarmi!
La mia amica abita nella mia stessa città, la potevo vedere in qualsiasi momento, potevo mandarle un piccolo regalino... un sonaglio, un oggetto colorato, una pallina... qualsiasi cosa...
Questo Istituto è molto povero, ci sono pochi bambini... la bimba della mia amica ha lasciato lì uno dei regali ricevuti dai suoi nuovi genitori affinché i suoi amici dell'Istituto potessero giocarci...
E io che qui ho tutto non ci sono arrivata!
Sono così tanto tanto arrabbiata con me stessa!

E' che ero ancora sfiduciata e arrabbiata, che non ci credevo proprio più, che mi sembrava tutto inutile...
E adesso che sto sempre un po' meglio mi arrabbio con me stessa perché il mio sconforto non doveva fare questo...
Non riesco a scusarmi e scusanti non ce ne sono.

Forse alla fine cambieremo provincia, forse alla fine lì non c'era il mio bimbo, ma sono stata egoista e non mi sono messa nei panni di quei bambini perché questo gesto poteva costare davvero poco ed essere molto importante. Per chi non ha niente un gioco è importante.
Se poi lì ci fosse mio figlio sarebbe davvero terribile perché io, come mamma, ho il dovere di occuparmi di lui.
Non posso fare niente ma forse qualcosa potevo fare... era poco ma in questa situazione era tanto.

Non posso continuare a crucciarmi per cui devo razionalizzare. Sto cercando di non pensarci.

Spero con tutto il cuore che questa attesa adottiva si interrompa. Ogni volta che vedo un bimbo curato dai suoi genitori penso al mio, senza gli stimoli che servono ad un bimbo per crescere, senza l'amore e le cure di due genitori.

Nel mondo ci sono troppe disuguaglianze e a volte mi sembra di impazzire se ci penso.

Ora vado a dipingere il lettino. La terza soluzione  di colore (ovvero l'attuale), mi piace moltissimo. Questa volta non ho ripensamenti. Ho trovato la quadra.

Dopo pranzerò e poi, è inevitabile, DEVO studiare informatica e io la odio... la odio...
Per fortuna mio marito è un esperto e mi spiega tutti i passaggi che mi sono oscuri.

Dopo un periodo di crisi che anche lui ha vissuto negli ultimi mesi, ha preso alcune importanti decisioni.
Innanzitutto ha deciso di frequentare un corso di personal trainer che inizierà a settembre e durerà per due mesi (nei sabati e nelle domeniche) e poi... e questo si mi ha spiazzato... si iscriverà all'università!
Scienze dell'educazione!

Lui ha 35 anni, io ho iniziato a 34 e ora mi mancano "solo" 5 esami. Per lui sarà dura anche perché durante questo percorso credo arriverà il bimbo.
Ma ce la può fare. Innanzitutto ha molta più memoria di me e poi sarebbe fantastico come educatore. Mio marito è uno che ha delle doti. Ne ha tantissime.

Quando inizia a fare una cosa in genere la fa bene, semplicemente bene. Il problema è che deve avere voglia di farla e lì ci sono i problemi...
Ma se è convinto la fa. Adesso sta studiando per il TARM (che è una prova preventiva che dovrà affrontare a novembre). Quindi siamo una famiglia di studiosi.

Voglio vedere quando arriverà il tato che fine faranno i libri...
Eh beh, nel frattempo, viviamo.

...va meglio, va meglio, sento di avere passato anche questa crisi e di tornare a sorridere...

1 commento:

  1. Plotina cara non devi dannarti e arrabbiarti! Il tuo bimbo/a ha bisogno di una mamma e un papà in carne ed ossa non di giocattoli. E presto ce li avrà!!! Anche noi quando siamo andati in Vietnam ci eravamo portati dei giocattolini da regalare ai bimbi dell'Istituto ma le referenti ci hanno chiesto, se volevamo fare un regalo ai bimbi, di donare del latte perchè è ciò di cui hanno più bisogno. La tua amica E., anche se non la conosco di persona, mi pare una ragazza dolce e sensibile e le sue parole mi hanno fatto commuovere al telefono. Sono felicissima che T. T. abbia finalmente trovato una famiglia e una famiglia come loro, se lo merita! Ho ancora impresso nella mente e nel cuore il suo sorriso e la sua dolcezza. Se hai loro notizie dammele per favore, ci tengo molto.

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