laurea

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lunedì 29 agosto 2011

non un bel fine settimana...

Nel fine settimana ho avuto un tracollo psico-fisico.

Ero lì che cercavo di studiare con questa atmosfera di lutto che invadeva tutto il paese e, soprattutto, tutta la casa.
Il dolore per la morte inaspettata dei vicini di casa si è ingrandito sempre di più e tutti i ragionamenti finivano sempre nel bel sorriso di quella ragazzina in fiore ora orfana e della nonna che contava in questa figlia più che in ogni altro.
Una grave tragedia che ci ha coinvolto molto profondamente anche perché, come dicevo, la loro casa è esattamente di fronte alla nostra e quindi ogni parola detta a volte più alta del solito sembrava potesse entrare nelle loro case, ogni scherzo o risata sembrava un insulto, ogni gioco o canto, un'offesa.

Il mio cagnolino che voleva giocare, così come i bimbi per strada, erano completamente fuori luogo in una atmosfera triste e contrita.

Essendo morti in montagna il funerale si è potuto effettuare solo oggi quando quelle due bare sono uscite dalla loro casa al posto dei loro sorrisi.

Sabato ero lì che studiavo e non capivo un passaggio relativo al calcolo del peso di un'immagine in formato digitale.
Mio marito è un vero esperto ma il calcolo che il professore ha riportato nelle sue dispense e nelle sue slide è molto anomalo. Sia cercando su internet che nella memoria di mio marito, non c'è traccia di un'operazione eseguita in questo modo...
A questo punto rischio di sbagliare 2 o 3 domande del test (l'esame è costituito da uno scritto e da un orale) perché non è chiaro un punto da cui poi ne dipendono altri.

Ci abbiamo provato tutto il giorno ma non siamo riusciti a venirne a capo.

Al pomeriggio, esausta, come una ragazzina... mi sono messa a piangere!

Piangevo perchè i calcoli non quadravano, piangevo perché ero stanca e mi sembrava di avere la mente intorpidita e nessun sonno (che per altro ultimamente non c'è stato se non pieno di incubi su questa morte drammatica) riusciva a restituirmi una mente lucida e pronta.
Piangevo per la tristezza di questa morte, per loro morti e per chi è rimasto qui.

Insomma, piangevo perché a volte è meglio piangere.

Dopo di che ho deciso di razionalizzare e ho chiesto appuntamento al professore per mercoledi affinché mi spieghi il suo ragionamento ma, stanca e stressata come ero, anziché chiedere, nella email, se potevo vederlo durante il suo orario di "Ricevimento", gli ho chiesto se potevo vederlo durante il suo orario di "Visita".
E quindi è da sabato che mi ripeto che sono una deficiente perché con 'sto prof ho già fatto una figura di m. prima ancora di vederlo...

A parte questo non c'è altro.

Temo che questo possa essere il primo esame che non passerò che confermerà che ho fatto bene a studiare arte e non qualche materia tecnica.
Eppure capisco che sia utile capire come funziona uno strumento che utilizziamo così spesso...
E anche se ne capisco l'importanza continuo a non amare la materia e a studiare male.

Sono molto indietro nel programma e ho poche energie per recuperare. L'unica è prendere qualche giorno di ferie per studiare.
E' ciò che farò.

Per il momento, ora vado a studiare.



2 commenti:

  1. Ciao Plotina stai facendo le cose giuste: le ferie e la "visita" al prof (figurati se si mettono a leggere attentamente le mail) ti permetteranno di chiarire i dubbi. E poi non si possono amare tutte le materie d'esami, bisogna farsene una ragione! Conta solo superare l'esame e tu passerai anche questo, stai tranquilla.

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  2. sei davvero troppo cara camp! mi dai sempre forza e fiducia! grazie!!!
    io mi sento un po' a pezzi, anzi, a pezzettini ma anche per questo esame farò del mio meglio...

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