laurea

laurea
xx

domenica 25 settembre 2011

pensieri

Guardavo fuori dalla finestra gli uccellini volare.
Per via del nostro pollaio ce ne sono sempre tantissimi in giardini, almeno 20 o 30 per volta volano via ogni volta che apro la finestra della camera che da sul giardino.

Sono belli gli uccellini, simpatici, si appoggiano sui rami del melograno e poi sulla tettoia del vicino e alla fine si appollaiano nel melo davanti a casa e aspettano che io rientri per ritornare a mangiare il grano nel pollaio o, forse, per tornare a casa perché il nostro orto è ormai la loro casa.
Alcuni più timorosi aspettano nell'ortensia, nascosti dalle foglie che ora non sono neanche più tante per via dell'ultima grandinata.

Mentre li guardavo mi sono scese le lacrime agli occhi per me qui sola senza bambino.
Nessuno può capire cosa prova una donna che desidera essere mamma e non lo è, nessuno può capire questo desiderio irrealizzato che è ciò di più naturale nella vita di una persona.

Oggi sono da sola a casa, sono qui che dipingo i mobili della cameretta perché è davvero ora di riordinare la camera visto che per dipingerli l'abbiamo messa a soqquadro e non riusciamo più a muoverci. Sono qui che dipingo pensando per chi sto dipingendo questa camera, per quando servirà. Potrebbero volerci ancora anni.
Ancora anni...
In certi momenti, come questi, la desolazione prende il posto di tutto. Sono come paralizzata dalla malinconia, dalla solitudine.

A volte mi sento incapace, inadeguata, mi viene da pensare che nessuno impiega così tanto per adottare un figlio. Il fatto che dalla nazionale non ci abbiano chiamati mi fa sentire come una coppia di serie B, come se non andassimo bene. 
Questa situazione è molto triste e io non riesco ad uscirne, ci vorrebbe un miracolo. Ecco, ci vorrebbe un miracolo.
Ma per farlo ci vorrebbe un Dio...

7 commenti:

  1. Ti mando un baciotto speciale Plotina, resisti: passerà e ricorda sempre che i miracoli a volte accadono.

    RispondiElimina
  2. grazie Camp! sei davvero troppo cara!
    io resisto, resisto... ammaccata e delusa e depressa ma resisto...

    RispondiElimina
  3. No Ploti, i miracoli non succedono A VOLTE....succedono SEMPRE quando il miracolo che aspetti è quello di diventare mamma!
    Io capisco perfettamente come ti senti, mi fa male il cuore leggere le tue parole perchè rivivo il tuo stesso stato d'animo!
    Si avvererà il tuo sogno. Io ne sono la prova vivente: iter tribolato (sapevi del mio primo decreto "quasi" negativo??.....), ente sbagliato, mesi su mesi di silenzio, per due anni il nulla davanti a me....eppure poi LA luce è arrivata.
    Dai ti stringo forte, sappi che non sei sola a sperare.Vedrai che ce la farai, sarai mamma e sarai ogni giorno sorpresa che sia capitato per davvero! E sarà bello, te lo garantisco. Non sarà come te lo sei immaginato...perchè non si può immaginare una cosa tanto meravigliosa!
    Forza!
    Ary

    RispondiElimina
  4. A volte i miracoli hanno bisogno di un aiuto razionale attivo, da quello che ho capito il tuo vicolo cieco dipende da un'organizzazione inefficiente+ un paese disastrato. Per esperienza a un certo punto non serve incapponirsi e considerare valide le giustificazioni che ti danno, meglio cambiare organizzazione e paese, si perde meno tempo. Auguri

    RispondiElimina
  5. Ary, grazie per queste parole!
    quando vi vivono questi momenti il brutto è che sembra che ciò che è accaduto agli altri non possa accadere a te... ed effettivamente, la vita fa dei giri tortuosi ed è unica per ognuno di noi...
    io spero davvero che sia così come dici e grazie per le tue parole!

    Ciao Zenone!
    cambiare ente... ci pensiamo e ripensiamo ma alla fine le conclusioni sono sempre le stesse: non ci conviene.
    I tempi sarebbero di circa almeno un anno per dare mandato ad un altro ente. A quel punto partirebbe l'attesa in un nuovo paese e almeno un anno, un anno e mezzo per completare l'iter sarebbe plausibile.
    Totale: 2 anni e mezzo...
    Conviene attendere in Vietnam perché fra un anno e mezzo la situazione potrebbe essere completamente diversa.

    L'iter adottivo è frustrante anche per questo, perché si è in balia di situazioni non ponderabili. Ma davvero.
    Mio marito ed io siamo stati "perfetti" in tutto il percorso adottivo. Non abbiamo perso un giorno nè con i servizi sociali prima di ottenere il decreto, né al momento di dare il mandato, né per preparare i documenti. Un iter da manuale senza nessuno sbrodolamento, perdita di tempo, confusione... E poi siamo finiti qui. L'ente a suo tempo ha fatto confusione, ora è il paese il vero problema. e questo non ce lo cambiano, né a noi né alle altre 150 coppie italiane nella stessa situazione, con qualsiasi ente...

    RispondiElimina
  6. Quando arrivo qui dopo giorni di assenza, leggo sempre di veloci discese ma altrettante veloci risalite. E' questo che amo di te, ti tiri su in un batter d'occhio, mi trasmetti una forza che non posso spiegare. Stimo poche persone così... ma tu questo lo sai, non c'è bisogno che io te lo dica, vero?
    Ti abbraccio forte...

    RispondiElimina
  7. grazie micol!
    stavolta sono un po' in caduta libera però...
    ... ma mi starai mica dicendo che sono LUNATICA eh!!!! ;)

    RispondiElimina