laurea

laurea
xx

giovedì 16 dicembre 2010

Contenere le emozioni

Stamattina sono entrata in ufficio arrabbiata per via di un errore che è stato fatto nei giorni scorsi da parte del nostro ufficio.
Sono arrabbiata perché è stata fatta una critica ai miei colleghi e al mio ufficio e mi dispiace moltissimo perché so che qui lavoriamo bene e con impegno.

Che rabbia! Che rabbia!

Non si può fare sempre tutto giusto ma certi errori mi fanno proprio arrabbiare perché stiamo tanto attenti e poi, a volte, sarà per la fretta, sarà per la stanchezza, ecco che salta fuori un errore.

Non ci posso  fare niente, le critiche in ambito lavorative mi fanno arrabbiare.

E il fatto di non potere neanche replicare rende il tutto insopportabile.

E poi mi fa arrabbiare che in questo periodo non riesco bene a gestire le emozioni e quindi, arrivata in ufficio, ho fatto un quarantotto interpellando tutti, compresi alcuni colleghi di altri uffici che non mi avevano chiamato durante la verifica.

Adesso sono qui un po' affranta perchè davvero non avevo voglia di farmi notare e perché non ho ancora imparato a gestire le emozioni.
E ho notato che questo mi capita soprattutto al mattino.
Durante il giorno poi riesco a razionalizzare di più ma al mattino 'ste emozioni mi scappano da tutte le parti...

Quella della gestione delle emozioni è uno degli aspetti su cui ho lavorato/riflettuto di più in assoluto e questo "grazie" al mio lavoro.
Essendo questo un ambiente in cui siamo davvero in tanti, non è consigliabile fare certe piazzate (che a me riescono così bene...) e certamente, in generale, è più corretto dire le cose con calma e al momento opportuno piuttosto che esplodere nel modo sbagliato al momento sbagliato.
L'ira è davvero un "peccato" ma nel senso di dire... Peccato!
Che dispiacere!

Perché poi si resta male, dispiaciuti, sempre abbattuti. Quindi davvero è un atteggiamento da evitare per riuscire a stare bene con sé stessi.
Ed è un po' ciò che mi è accaduto stamattina.

Imparerò mai?

Nel frattempo, a casa va sempre tutto male e mio marito ha un muso che non finisce più. 
Mentre con gli altri riesce a fingere e a nascondere il suo dolore, in casa è un'ombra nera da tanta energia negativa trasuda e se questo si aggiunge al fatto che non c'è più il nostro cagnolino e questa cosa fa soffrire moltissimo anche me, davvero essere a casa è una cosa bruttissima e tristissima.

E io non ho voglia di dolore, non ne ho voglia...
Voglio essere felice, lo voglio proprio tantissimo...

Ma non si può essere felici con una mancanza così grande...

Non me la sento di prendere subito un altro cagnolino, mi sono informata in alcuni canili e ci sarebbero dei cagnolini adatti ma non me la sento...
Inoltre, a Natale e Santo Stefano saremo spesso fuori casa e così anche a capodanno che andremo in un agriturismo. Certamente questo cagnolino ha bisogno di abituarsi alla nuova situazione e non si può prendere e poi lasciare da solo per due fine settimana di seguito.
E ancora, credo sia necessario avere qualche giorno di ferie per introdurre un nuovo cagnolino a casa...

Insomma, non c'è modo di sfuggire almeno per ora...

Stasera inizio il corso di maglia per imparare a fare le calzine. Speriamo di essere in grado e di distrarmi.

3 commenti:

  1. Ciao Miranda!!!
    Una cosa bellissimaaa!!!
    Volevo scrivere un post ma non ce la faccio perché oggi in ufficio è troppo un casino.
    Questa signora abita in una casa d'altri tempi, lei ha 64 anni e suo marito ne avrà 75 almeno.
    Hanno due gatti, un cagnolino, e una casa arredata con mobili d'arte povera almeno 50 anni fa....
    Non so che lavoro facessero ma mi sembravano un po' come i miei genitori, che di tecnologia non ne hanno mai masticata molto...

    E ad un certo punto, per farmi vedere le fotografie delle maglie prodotte in uno dei due corsi, lui accende il pc che era lì, vicino alla televisione, messo come un qualsiasi elettrodomestico della casa e, dicendomi che non aveva molta dimestichezza, apre una pagina con le foto!
    Ci sono rimasta lì perché il computer era diventato un qualsiasi altro elettrodomestico e mai avevo avuto così forte questa sensazione...

    A parte questo, sono stata contentissima!
    Mi ha insegnato a fare un'intera scarpina per neonati! Ci rivedremo fra una ventina di giorni dopo i miei vari tentativi in merito! E speriamo di avere capito! Credo che ad un certo punto non saprò più andare avanti perché a fare le calzine bisogna saper fare punti diversi (maglia rasata, ecc - non mi ricordo bene il nome...) e poi bisogna sapere scalare, raccogliere i punti... insomma, è un po' complesso ma proverò perché questa cosa mi piace tantissimo!
    Già mi vedo a preparare scarpine per tutti!

    ... Ho riflettuto che tutte le nuove mamme che conosco partoriranno in primavera/estate... ma fa lo stesso! io farò le mie calzine in lana e a qualcuno le regalerò!
    e ovviamente proverò a farle anche in cotone anche se temo che saranno un po' dure.
    mah... si vedrà.
    comunque, è stato davvero piacevole perché mi sono davvero svagata e ne avevo tantissimo bisogno.
    Questo fine settimana, fra un acquisto di Natale ed un altro, so già cosa farò!

    ...e spero che sia una buona cura contro la malinconia...

    RispondiElimina
  2. Plotina ma tu hai un pozzo di ottimismo dentro di te solo che , come disse il Saggio, non lo sai!
    Baciotto.

    RispondiElimina