laurea

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sabato 4 dicembre 2010

Il fantastico mondo dell'adozione!

E' arrivata finalmente questa giornata.
Che sarebbe la prima giornata di ferie che dureranno fino all'8 dicembre.

Sono talmente nauseata dal lavoro che non ho neanche voglia di scriverne la parola, voglio solo e completamente dimenticarmente per questi 5 giorni e ci tengo così tanto che ho avvertito il mio capo che non sarò rintracciabile perché andrò molto lontano (e questo non è vero e poi figuriamoci se mai potrei spegnere il cellulare! Una mamma adottiva in attesa di abbinamento non spegne MAI il cellulare prima delle 19.00 di sera!), e gli ho anche detto che stavo facendo un certo lavoro di cui mi sono occupata venerdi in modo che poi lui non cercasse di chiamarmi per nessun motivo possibile e immaginabile!

Gli ho detto proprio così, e se mai avrà il coraggio di chiamarmi non risponderò.
...spero... perché fatico moltissimo a non rispondergli perché poi inizio a pensare al motivo per cui mi chiama e so che se è qualcosa di importante è meglio perdere 5 minuti al telefono durante le ferie che poi dover perdere ore durante le giornate lavorative...
Anche se secondo me nulla è irreparabile, lui è talmente paranoico che poi alla fine mi genera un tale stress che anche le quisquillie diventano dei tormentoni.

Ma... mi ero riproposta di non pensare al lavoro e mi ero anche riproposta di cercare di smetterla di avere tutti 'sti preconcetti nei confronti del mio capo e vedo che non sto facendo niente di ciò che avevo deciso.

Per cui, cambiamo argomento.

L'argomento del giorno è il fantastico viaggio dell'adozione!
Proprio così!
Ma lo dico in modo retorico perché in questi giorni sono stata triste, affrante, abbattuta ma ora sono incavolta.
Sono incavolata perché c'è stata una riunione fra Vietnam e Italia, e la diplomazia vietnamita (come era da scommettere), ha "battuto" la diplomazia italian 10 a 0.
Non ci sarà alcuna proroga in vista della attuazione della nuova legge vietnamita sulle adozioni.

Le coppie che avranno l'abbinamento entro il 31/12/10 potranno concludere l'iter adottivo, le altre se ne dovranno stare ad aspettare fino alla riapertura delle adozioni, in giugno 2011.

Nel frattempo, gli enti italiani si dovranno riaccreditare in Vietnam e venire "verificati".

Quindi, tutto è talmente precario che quasi sono senza parole.

Perché questa rabbia che ho è contro tutti e tutto quindi è contro nessuno.
Sono riuscita a sfogarmi solo con mia mamma che è il mio punchball preferito, lei ha avuto la malaugurata idea di dirmi l'unica cosa che si possa dire, ovvero: speriamo che si risolva tutto presto.
E io le ho urlato contro che sono stufa di 'sto speriamo, che sono anni che me lo ripete, che sono arrabbiata e che a forza di sperare non si va da nessuna parte.

Dopo di che, anche la mamma, in tutte le telefonate successive, è diventata ancora più carina e quindi non ho più potuto aggredirla.

Questo ulteriore ritardo e l'incertezza che ne deriva è molto difficile da fare capire a chi non è dentro al mondo dell'adozione per cui le mie amiche sono come delle extraterrestri che cercano di capire... o forse no, forse non ci stanno neanche provando. Si sono stufate, sono diventata noiosa.

E devo anche dire che questo non è il mio periodo "dell'amicizia". Non sopporto nessuno, sono ipercritica, ho interrotto tantissime amicizie quest'anno e mantengo solo l'indispensabile perché con tutti gli altri mi arrabbio, critico, e non voglio bene.

E' sempre più difficile affezionarmi. Per intenderci, mi stanno tutti sulle palle.

Abbiamo organizzzato un capodanno in un agriturismo con alcuni amici. Sono amici conosciuti da qualche anno, era bello parlare con lei che se ne intende di arte, ma qualche settimana fa scopro per caso che lei è una razzista pazzesca e io quasi allibita a dirle solo: non sono d'accordo, non sono d'accordo, non sono d'accordo...

Per non dire tutti gli insulti che sentivo dentro perché io odio il razzismo, non lo tollero, per me è il peggior male del mondo.

E adesso ci troviamo qui con questo capodanno organizzato e mio marito che non sa più come comportarsi perché con il lui della coppia aveva creato una bella amicizia dove lei non c'entra niente tranne in alcuni momenti comuni di coppia.

Bella grana, e non mi posso neanche imporre troppo perché mio marito non sta certo passando il periodo più bello della sua vita con la scoperta di questa malattia cronica che gli logora l'intestino e con lo stress del cambio di mansione al lavoro.
E con l'adozione in questo stato, con un blocco paese in corso.

Puf! ci siamo cascati proprio dentro! Con tutti gli spergiuri che avevo fatto per non finire in un paese bloccato!

Che sfiga porca miseria!

E l'unico appiglio che una coppia ha, in questo momento, è il proprio ente. E io so che degli errori li ha fatti anche l'ente.
E quindi sono veramente come in una barchetta in balia della tempesta.

Con mio marito ci stringiamo un po'  e speriamo che prima o poi smetta torni il sereno.

4 commenti:

  1. Ciao Plotina, quando penso all'adozione penso all'esperienza degli zii della mia migliore amica che dopo l'infelice conclusione dell'iter per un'adozione italiana, sono da anni genitori di una ormai adolescente ucraina; così come penso ad un programma andato in onda qualche mese fa su La7, che ha mostrato le difficoltà e le gioie di essere genitori adottivi...mi viene una rabbia quando sento tanti riempirsi la bocca di "famiglia", scagliarsi contro la fecondazione assistita dicendo perché un figlio non lo adotti? Come se fosse tutto così facile in Italia....quanta ignoranza, superficialità, faciloneria, e facilità di giudicare le scelte altrui, ciascuna legittima perché frutto anche di sofferenze e dubbi. Volevo dirti con questo che hai tutto il mio appoggio, che spero che si cominci a trattare il tema come priorità, ma soprattuto spero che il vostro abbinamento avvenga prima del 31/12!!! La mia ignoranza mi porta a farti alcune domande: non potete cambiare Paese? Avete scelto voi il Vietnam? Una volta scelto non si può tornare indietro o è una scelta affettiva? Spero di non essere inopportuna, è solo voglia di capire. Buona domenica!ele

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  2. Cioa Plotina sottoscrivo in pieno le riflessioni e anche le domande di Ele e anche io penso che, chissà, oggi è ancora il sei dicembre.
    Però scusa ma il paese natale del bambino adottabile perchè non velocizza un pò? Ho sempre pensato ai problemi di adozione credendo che la colpa delle lungaggini e della complessità fosse nostra, delle leggi italiane, intendo ma, avendoti conosciuta sto cambiando idea.
    Scusa, adesso ti saluto che sono molto stanca, a presto e buon riposo!

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  3. ciao ragazze!
    le lungaggini nella gestione delle pratiche relative alle adozioni internazionali non sono da imputare all'Italia, questi tempi biblici sono l'insieme di un apparato burocratico che riguarda due paesi diversi e leggi/norme sempre diverse in ogni nazione.
    Soprattutto, in certi paesi molto poveri, stabilire se un bimbo è stato davvero messo in adozione perché non ha i genitori o perché gli stessi in qualche modo non possono tenerlo, piuttosto che stabilire se sia stato solo "parcheggiato" in istituto in attesa che la situazione economica o famigliare dei suoi parenti cambi, non è così facile.
    Ciò richiede molto tempo.
    In alcuni casi, come il nostro, il paese di origine rivede la normativa oppure ha dei blocchi dovuti a instabilità dei governi, o ha motivi suoi propri per non dare bimbi in adozione (una nazione che non da bimbi in adozione può fare passare il messaggio di "bastare a sé stessa"...).
    Insomma, i tempi lunghi delle adozioni internazionali hanno dei motivi, che poi questi motivi siano "giusti", questo no. mai. perché sono dei tempi lunghi sulle spalle di bimbi piccoli per cui un giorno, una settimana, un mese, ha un valore inestimabile.

    Chi sceglie l'adozione sa che accetta anche questi rischi ma chiaramente mentre lo si vive tutto è così duro che... ognuno cerca il suo modo per sfogarsi, per tirare avanti, per accettare...
    Io ho notato che il blog mi aiuta molto. Faccio chiarezza nei miei pensieri, mi sfogo, mi confronto, e vivo il "fuori dal blog" con più serenità...

    Il paese non si sceglie. Ogni coppie, sulla base delle proprie caratterstiche, viene inserita nelle liste del paese in cui è più facile che realizzi l'adozione. Nel nostro caso, visto l'età, siamo stati inseriti nel paese da cui arrivano i bimbi più piccoli (l'età media dei bimbi che arrivano tramite adozione internazionale, in italia, è di 5,9 anni attualmente, dal vietnam mi pare sia un'età di 1,5 anni).
    poi dipende anche se nel paese, in quel particolare momento storico, sono previsto blocchi, o se le liste d'attesa sono "intasate", o se si ha l'idoneità ad adottare uno o più minori (da certi paesi, ad esempio, arrivano solo fratelli), oppure se si ha avuto delle malattie in precedenza, oppure da quanti anni si è sposati, oppure dalla valutazione di quale paese opera con il nostro ente (perché non tutti gii enti - che sono organi designati dallo stato italiano per seguire la nostra pratica all'estero- operano in tutto il mondo).
    Insomma, la scelta del paese spetta all'ente, in qualche occasione, a parità di possibilità, viene chiesto se i genitori hanno una preferenza ma solo nei rari casi in cui quei due paesi siano assolutamente uguali come possibilità di concludere l'iter.

    In tutti i casi una variazione normativa nel paese di originale del bimbo è una grana...
    Spostarsi su un altro paese in genere è l'ipotesi peggiore perché significa riiniziare tutto da capo (in quel paese siamo in attesa da 0 mesi...) e poi perché durante l'attesa si crea un legame molto forte fra noi e il paese d'origine del bimbo (è l'unica cosa che "forse" sappiamo di lui...).
    In pratica, ciò che si cerca di fare sempre è di allontanare il più possibile l'eventualità di un cambio paese...
    Anche perché un cambio paese significa sempre tempi molto lunghi (preparare i documenti, tradurli, depositarli, iniziare da zero l'attesa...).

    Per quanto riguarda il nostro percorso, per ora attendiamo... se non ci saranno sviluppi entro fine anno, fino a giugno aspetteremo e solo allora valutaremo se cambiare paese o se il vietnam riprenderà ad operare con la nuova legge senza ulteriori ritardi...

    E' un mondo complesso questo dell'adozione.

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  4. Sarò la voce fuori dal coro ma mi piace sentirti finalmente arrabbiata.
    è un mondo difficile è una salita tortuosa dove puoi facilmente mettere il piede nel posto sbagliato e ritrovarti a scendere, ma con la forza riprenderai a salire.
    Ma un po' di rabbia ci vuole, serve anche per caricarsi.
    E la Ele ha ragione a sentirsi arrabbiata quando sente tutti quei no per la fecondazione assistita come se l'opzione adozione fosse una passeggiata di piacere.
    Che posso dirti Plo.....è un mondo di merda non c'è nulla da fare.
    C'è chi nasce con la pappa pronta e chi deve lottare e sudare.
    Per me sei come Rocky nel primo episodio non vince ma in realtà vince la sfida con se stesso...e nel secondo VINCE in tutti i sensi.
    Per ora è una battaglia persa ma non è detto che lo sarà anche la prossima, no?

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