laurea

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xx

giovedì 9 dicembre 2010

S.

Oggi è morto il nostro cane.

Questo qui, nella foto a destra.

E' morto questa mattina, alle 11,30 circa.

Ieri pomeriggio mio marito è andato a fare una passeggiata nei boschi qui vicino. Mio marito andava spesso a camminare con S.
E S.  non vedeva l'ora di andare a passeggio con mio marito.
Erano amici.

Usciti di casa, attraversato la strada ciottolata, via di corsa come un razzo, passando sotto alla volta del caseggiato di fronte.

Ieri mio marito voleva fare qualche ripresa con la telecamera, gli era venuta un'idea da sviluppare per qualche documentario.
Ad un certo punto, in uno dei grandi prati qui sotto, S. si è fermato, come tante altre volte, a mangiare qualcosa.
Mio marito l'ha chiamato e hanno proseguito la passeggiata.

Verso le 18.00 S. ha vomitato sulla coperta del divano. Lui, se proprio mangia dell'erba, al limite vomita per terra, sulla coperta non l'aveva mai fatto.
L'ho sgridato, gli ho detto S., vai nel "lettino"! (che era il suo sdraio).

Poi ho messo da lavare la coperta.

Stavo preparando dei biscotti e non ho notato dove sia andato.
Dopo una mezzoretta mio marito mi chiede se S. è con me, no dico io, ma non è con te?
Lo troviamo nella cameretta, quella del bimbo, tremava, non riusciva a camminare, le gambe dietro erano come paralizzate, aveva degli attacchi quasi epilettici.

Chiamiamo immediatamente il pronto soccorso veterinario ma nel frattempo rientra la nostra vicina di casa che ha l'ambulatorio veterinario accanto a casa nostra.

Portiamo subito lì S. e inizia la cura.

Ha mangiato del veleno, veleno per lumache a base di stricnina.
La veterinaria l'ha capito subito dai sintomi e poi, in un primo giro a casa, abbiamo trovato del vomito azzurro, che è quello di questa sostanza.
La prima volta no, aveva vomitato erba o qualcosa di simile.

La terapia, in questo caso, è solo quella di contenere i sintomi così come si presentano.
Aveva terribili spasmi in tutti il corpo, gli hanno dato una dose da elefante di calmanti, pre anestetici, valium...
Ad un certo punto non facevano più effetto.
Aveva il catetere per cercare di espellere il più possibile la sostanza velenosa.
Ha fatto 4 flebo di sostanza drenante.

Questa notte, verso le 4,00, sono tornata a casa, alle 6,30 la veterinaria ci ha chiamati. Era andato in arresto cardiaco due volte, ansimava tantissimo anche se non aveva quasi più spasmi.
Dopo un'ora gli si è formato del liquido nei polmoni, gliel'hanno tolto.
Non riusciva a respirare, l'hanno intubato.
E' stato intubato 4 o 5 volte, e anche il liquido nei polmoni è stato tolto tante volte.

L'avvelenamento con la stricnina può essere letale fino a 48 ore dopo l'ingerimento ma in genere, dicono, dopo le prime 6/12 ore, l'animale sta meglio se seguito come in questo caso.

Dopo 16 ore S. stava ancora malissimo. Evidentemente ne aveva ingerito molto, o comunque una dose letale per lui che era un bassotto e pesava 10 kg.
Dopo i due arresti cardiaci non gli avevano più dato calmanti e quindi, alle 11.00, sono riiniziati gli spasmi.
Con gli occhi vedeva, mi seguiva con lo sguardo.
Aveva molto male.

La veterinaria era andata a farsi una doccia, c'era l'assistente.
Visto che la temperatura scendeva e saliva in modo precipitoso, visto che ansimava come uno che sta soffocando, visto che aveva degli spasmi in tutto il corpo, l'assistente gli ha fatto una puntura di sedativo.

Credo gliene abbia fatto troppo, volevo fermarla con quella puntura che la veterinaria, durante la notte, ponderava al millimetro.
Ma credo fosse un altro farmaco e credo che S., ormai, non avesse più scampo.

Il sedativo l'ha rilassato quasi immediatamente, l'ha rilassato troppo.
Ha fatto qualche respiro più tranquillo e poi ha smesso.

L'assistente si era allontanata, l'abbiamo chiamata, mio marito è uscito, io ho aiutato l'assistente a intubare S. per l'ennesima volta, lui ha respirato ancora, e io gli tenevo la testa con la mano perché fosse comodo e dicevo, dai, dai che ce la fai, bravo....
Ma il respiro era sempre più corto, sempre più corto.
Sono stati 3 o 4 piccoli respiri.
E poi ci ha lasciati.

Il resto sono solo lacrime, tante, tantissime.
Perché S. era il nostro cagnolino e la nostra vita ruota intorno alla nostra famiglia che è composta da mio marito, io, il nostro cane, il nostro gatto e due galline.

E adesso lui non c'è più.
Siamo disperati. Mio marito è perso, completamente perso.
Non aveva mai avuto un cane, con S. si è creato subito un legame straordinario, era il cane perfetto per lui, assolutamente perfetto.
S. era molto ubbidiente, era intelligentissimo, era affettuoso, era divertente, era scaltro, era protettivo, era giocherellone, era sempre allegro.
Aveva solo 5 anni, era in splendida forma.

Era il nostro amico.

E adesso non c'è più.

E vorrei ancora aggiungere che per me è difficilissimo superare questo dolore, ma è impossibile farlo sapendo quanto stia soffrendo mio marito.
Oggi la vita ci ha mutilati.
Il problema è che eravamo già zoppi.

6 commenti:

  1. ...Purtroppo ti capisco. E sono qui che leggo il tuo post con le lacrime agli occhi.
    Il mio cane è mancato all'inizio di quest'anno e aveva anche lui 5 anni. In famiglia siamo ancora tutti scossi.
    Io nonostante adesso abbia un altro cane sento ancora la sua mancanza e purtroppo sembrerà ridicolo ma piango ancora ogni giorno per lui. Ho la casa piena di sue foto e non ne ho manco mezza del nuovo arrivato.
    Era l'amore della mia vita eppure se ne è andato per una stupida disattenzione dei miei genitori.
    mia madre è quella che stà più male di tutti, leri era completamente legata a lui, vivevano in simbiosi (anche se devo dire che lui come vera padrona riconosceva solo me) anche solo a nominarglielo si mette a piangere.
    Mi manca da morire perchè quel giorno quando l'ho visto uscire con i miei come tutti i sabati non lo avevo manco salutato in quanto ero presa male per i fatti miei e non puoi capire come ad oggi quella mancanza mi faccia ancora soffrire.
    Se ne è andato senza che io lo salutassi ed è un peso che mi porterò dietro per tutta la vita.
    Forse chi ha un cane una cosa del genere non la può capire ma è un dolore troppo grande nonostante si dica che nella vita di una persona rientreranno tante vite di cani.

    Io ho il terrore dei bocconcini avvelenati visto che il mio si mette in bocca la qualunque...e spero solo che chi si diverte a lasciare in giro ricordini del genere possa morire in preda ad atroci sofferenze.
    PErchè è vero non si augura la morte a nessuno, ma a mio avviso le eccezioni ci sono sempre.
    Ti sono vicina Plo con tutto il cuore.
    E magari chissà il mio bubino è appena andato a prendere e far compagnia al tuo sul ponte dell'arcobaleno.

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  2. Plo sono senza parole, ho le lacrime agli occhi. Mi spiace tantissimo perche' posso capire il vostro dolore.
    Vi siamo vicini con tutto il cuore!!
    Merlino

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  3. Ciao Plotina una volta mia madre trovo un passerotto caduto dal nido, lo portò a casa e io lo nutrii, crebbe ed essendo un animale selvatico, provammo a liberarlo ma lui si era affezionato, finì che svolazzava per casa e rientrava nella gabbia per mangiare e dormire. Addirittura lo portai con me in vacanza. Il giorno che morì ci rimanemmo tutti malissimo: gli volevamo bene.
    Mi dispiace tanto.Ciao.

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  4. Mi spiace e ti capisco, solo chi ha avuto cani capisce che il legame affettivo sia uguale a quello con le persone, con la differenza che vivono un settimo della nostra vita. Hai avuto una notte da E.R., ma vederlo spegnersi incapace di esprimere quanto soffre e dover decidere quando spegnere l' interruttore è sicuramente meno traumatico, ma altrettanto triste

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  5. grazie davvero a tutti per le belle parole!
    ...io sono rimasta un po' senza in questi giorni per cui rispondo solo con un Grazie che però è davvero di cuore!

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  6. Plo, eccomi tornata e leggo questa notizia bruttissima... Ti posso capire bene, io, dei "signori per bene" anni fa mi hanno avvelenato i mici e so ben io cosa hanno passato prima di morire... E poi, tre anni e mezzo fa, ho perso il Bonzo, mio primo bulldog, per arresto cardiaco in tre minuti. Mi ci son voluti secoli per riprendermi dal dolore. Solo chi condivide la vita con questi esserini sa cosa voglia dire perderli in questo modo.
    Io penso sempre che il Bonzo mi aspetterà quando sarà la mia ora, sarà lì a farmi le feste, senza più un cuore malato.
    Ti abbraccio forte forte,

    Vale♥

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