laurea

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xx

giovedì 14 luglio 2011

Ei furono...

E' arrivata la grandine.
Mezza Italia è sotto il sole cocente e qui si accumulano tutte le nubi umide del resto della penisola.
E' arrivata la grandine, tantissima, grande come delle noci.

Con una meticolosità che solo dal cielo può essere concepita, ha triturato e sminuzzato e lacerato e annientato tutte le mie meravigliose surfinie.
Non ci sono più.
Sono spariti anche gli zucchini ma quelli erano meno importanti.

Adesso nel balcone ci sono solo dei cenci tristi.

Nel mio paesino la seconda settimana di luglio è una settimana importante, tutto il paesino si veste a festa per una festa nei portoni della via principale (ovvero quella in cui abito io). In ogni portone si può gustare una specialità tipica delle varie genti che popolano il paesino (e si va dai cuculi siciliani ai dolci marocchini passando da polente a frutti di mare a porchetta e salamini).
In questi giorni c'è anche il Palio dei rioni e ogni rione è colorato e pieno di bandierine.
Molte persone passano davanti a casa e tutto il mio lavoro di cura dei fiori doveva culminare in sabato sera, in cui i fiori sarebbero stati ammirati da centinaia di persone.
I fiori però non ci sono più.
Quelli dall'altra parte della strada sono più riparati e qualche signora li ha in parte salvati, i miei sono fra quelli in peggio stato di tutta la via.

Paradossalmente, la grandine (ben visibile anche fino ad un'ora dopo la grandinata, in attesa di sghiacciarsi,  ben accumulata ai lati della strada o, ad esempio, nel mio balcone...), ha accuratamente scelto di colpire dall'inizio del ciottolato del mio paese fino alla fine dello stesso (e non so se oltre), ma, di certo, non prima dove c'è stata una violentissima pioggia ma non grandine.

E quindi non ci sono più i miei adorati fiori.
Voglio dire... mi sarei preparata ad abbandonarli a fine settembre, non in pieno luglio.

Cosa dire, mi dispiace. Sembra una cavolata ma ci tenevo a quei fiori, erano una piccola grande cosa di cui gioie.

Per rimediare cercherò altre piccole grandi cose, in primis, sto organizzando una super serata per domani sera che è il compleanno di mio marito.
Ho già speso almeno il triplo del budget che mi ero ripromessa di spendere...
Io non capisco se costa tutto sempre di più oppure se ormai non riesco più a trattenermi...
Credo la soluzione sia un mix fra le due.

Nel frattempo, niente di nuovo sul fronte orientale ma mi è venuta l'idea di comprare un orologio da mettere in cucina, appeso sotto a quello attualmente lì posto, in cui è scritta l'ora che è in Vietnam...
Per starci più vicini...

3 commenti:

  1. Sarà una cavolata ma dispiace tanto anche a me!
    Lascia perdere l'orologio e buon compleanno a tuo marito. Divertitevi,le feste di compleanno sono molto importanti hai fatto bene a modificare il tuo budget, ciao

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  2. Invece secondo me è un ottima idea. se puo farti sentire più vicina a lui, se puo star meglio... perchè no?! Devi fare tutto e solo quello che ti puo far del bene.
    Buon compleanno a tuo marito, è un cancro come me?

    Spiace anche a me per i fiori... che tempismo.

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  3. ciao ragazze!
    devo dire che anche a me l'idea dell'orologio piace... ma forse a camp ha dato l'impressione di qualcosa che mi avrebbe fatto pensare al mio bimbo anche quando non ci avrei pensato...
    con il rischio che poi ci sarei stata peggio...
    però l'idea mi piace, penso che lo prenderò questo orologio e se poi ci starò male... ci metto poco a toglierlo!
    per quanto riguarda i fiori... è davvero un dispiacere. che peccato...

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