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sabato 18 ottobre 2014

sognare

Da due ore sono qui che cazzeggio facendo finta di scrivere la tesi ma in realtà pensando a cosa posso togliere da questa sala/soppalco per fare spazio perchè mi sento soffocare da tutti 'sti libri e 'sti oggetti.

La mia casa è piccola e inadeguata ad accogliere una famiglia di 3 persone! Ieri sera dopo l'asilo è venuta qui un'amichetta di mia figlia. Dao è stata spettacolare a presentarle la casa e i cani e tutto quello che voleva mostrarle solo che io ero davvero dispiaciuta che oltre ai soliti peli che il mio gatto persiano e il mio cane tipo pastore belga lasciano ovunque, c'era davvero poco spazio ovunque.

La mamma della bimba è una persona obesa per cui davvero non ci stavamo nei vari ambienti della casa e io ero imbarazzata. Come ciliegina nella torta le bimbe sono cadute dalla scaletta di legno che porta il soppalco. Non si sono fatte male ma io ho perso 10 anni di vita e sono ancora attualmente molto spaventata. La scaletta in questione è molto ripida e molto stretta, mia figlia la fa sempre con attenzione e anche gli altri bimbi che frequentano la casa perchè essendo così strutturata mette un po' paura a tutti. Ieri, proprio per questo motivo, le piccole sono scese mano nella mano una vicina all'altra ma nel giro della chiocciola (perchè ha una curva stretta come una scala a chiocciola), sono precipitate giù!

Mi sono spaventata tantissimo mentre loro devono essere precipitate per almeno 4 gradini!

Per 'sta scala non c'è molto da fare, è la casa che deve essere cambiata e per ora non si può non solo per una questione economica ma anche perché io ho la testa completamente impegnata con la tesi che oggi non riesco a scrivere dopo una settimana in cui ho concluso davvero poco rifiutandomi di lavorare alla tesi con scuse abbietti per ben 3 sere!
Per me sono gravi queste situazioni ma non ce l'ho fatta... semplicemente non ce l'ho fatta...
Le visite ai musei, a lungo andare, sono stressanti e oggi non siamo al museo Ducati e Ferrari per alcuni inconvenienti nel prenotare la visita al museo Ducati, ci andremo il prossimo sabato. E poi perché martedi devo andare dalla professoressa e questa cosa mi agita e mi sconvolge e mi pare che fino a che lei non mi da indicazioni o un minimo di benestare sia inutile continuare a lavorare alla tesi.


La prof. ha risposto al mio sollecito praticamente subito dicendomi che possono andare martedi, da quel momento sono andata in tilt.
Ho una paura folle che cassi quello che ho fatto perché ultimamente mi sembra di sbagliare sempre o che mi dica qualcosa che non sia positivo o addirittura che dica che fa tutto schifo, che cosa sto facendo, che così lei non mi segue più o che la mia tesi è brutta od inutile.
Queste cose sono possibili. Se mi dicesse una cosa del genere sarebbe un disastro... non saprei più riprendermi...
E lei potrebbe farlo. L'altra volta mi ha detto che era necessario ampliare il capitolo uno oppure si doveva toglierlo. Nella mia tesi,che raggiungerà si e no le 60 pagine, non è possibile togliere capitoli! Se mi capita una cosa del genere cosa faccio?

In questi giorni non vivo solo di tesi. Sto pensando al fatto che non avrò un altro figlio. Non posso neanche sperarci e questo è molto triste perché mi piacerebbe molto avere un altro figlio...

Non posso pensarci perché a me i bambini non crescono nella pancia ma devo andare a cercarli in giro per il mondo e ciò richiede tantissimo tempo oltre che soldi.
E io ho già 41 anni...

Adottare un altro figlio significherebbe riuscire a diventare madre per la seconda volta, se tutto si svolgesse con i tempi camaleontici delle adozioni, non prima dei 45/46 anni e per me è tardi. Inoltre, il figlio che arriverebbe potrebbe avere molti più problemi di mia figlia perché un bambino adottato è un bambino che, quanto meno, PRIMA è stato abbandonato e ritrovarsi completamente da soli (consapevoli o no) quando invece un adulto dovrebbe occuparsi di noi perché questa è la legge della natura umana, è qualcosa di devastante e io non finirò mai di scaldare il cuore di mia figlia per colmare il freddo che un giorno deve avere provato.
Il mio secondo figlio sarebbe forse più grande dei 2 anni che aveva mia figlia al momento dell'adozione, e chissà quali esperienze ha vissuto nel frattempo. Perché quando un bambino è solo chiunque può abusare di lui, nessuno lo difende perché non ha una mamma ed un papà che sono gli unici esseri al mondo che vivono quella catarsi di essere loro la pelle, la testa, il cuore del bimbo che magari in qualche momento sta soffrendo.

Insomma, io al momento un altro figlio non lo posso nemmeno sperare che è più triste ancora di cercarlo e non vederlo arrivare, è una landa desolata, è il vuoto più assoluto.
Ma solo quando rivolgo il pensiero ed il cuore a quell'angolino in cui nascono i desideri. Negli altri momenti ho un sorriso che mi rivolge accompagnato da due occhioni intensi come perle nere, e mi chiama mamma.

2 commenti:

  1. Premettendo che scrivo a briglie sciolte non tenendo conto di tanti aspetti, alcuni dei quali forse nemmeno conosco, credo che tu ora la veda in questo modo perchè il bicchiere della tua vita è pieno fino all'orlo. Una volta laureata secondo me tutto si razionalizzerà, potrai finalmente goderti a pieno la tua vita di mamma, di moglie, di donna che lavora e gestisce una casa, e secondo me se a quel punto il desiderio di un secondo figlio sarà ancora lì e deciderai di percorrere quella strada, avrai tutte le armi per farlo... Con la piccola sei stata fortunata, nei termini che tu hai spiegato, con il prossimo potrebbe non essere così ma è anche vero che avresti ormai una certa esperienza e poi, chi meglio di te lo sa, volere è potere... Un abbraccio a tutti voi, pelosi compresi!

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  2. Anche io penso spesso al figlio che non avrò: che tristezza.
    Solo dieci anni fa una cosa simile non avrei potuto neanche capirla.
    Vabbè: ci rifaremo coi nipotini!!!

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